A proposito di complotti.
I veri complotti esistono. Alla Volkswagen hanno complottato per falsificare i collaudi sulle emissioni dei motori diesel. La National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti d’America ha segretamente spiato molti utenti di internet. L’industria del tabacco ha ingannato i consumatori e l’opinione pubblica riguardo agli effetti del fumo sulla salute. Si è venuti a conoscenza di questi complotti grazie a documenti interni all’industria, indagini dei governi o rivelazioni d’informatori interni (noti anche in italiano col nome inglese di “whistleblower”).
Le teorie del complotto, per contro, in genere persistono a lungo anche in assenza di prove certe. Si fondano su tutta una serie di ragionamenti e modi di pensare notoriamente fallaci e inaffidabili per ricostruire la realtà. Una teoria del complotto non è quasi mai avallata da prove che tengano ad un esame approfondito, anche se ciò non impedisce di svilupparsi.
La credenza diffusa che gli attacchi terroristici alle torri gemelle l’11 settembre 2001 fossero di matrice interna agli USA, per esempio, ha continuato a circolare per molti anni.
A distanza di decenni, ancora, la grande maggioranza della gente negli Stati Uniti crede che il governo nasconda la verità sull’assassinio di J.F.K.
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Le teorie del complotto sono molto diffuse, soprattutto sul web. Esse sono alcune volte frutto della fantasia degli utenti altre volte nascono
www.sapernedipiu.it
A_Web_of_Conspiracy_Internet_and_Conspir.pdf