La Lai è brava ma non certo un genio così come mi ha riferito chi la conosceva personalmente e la frequentava ogni qualvolta andava in Sardegna.
Il suo caso è analogo a quello di Griffa, discreto artista adesso alla ribalta e sul quale mi sono pesantemente esposto nel FOL togliendomi un sassolino (altro furbetto del quartierino).
La storia di Griffa è arcinota e fino a 3-4 anni fa costava una cippa lippa al punto che il gallerista Giampiero Biasutti ne aveva a tonnellate accatastate in magazzino a prender muffa.
Non mi dilungo oltre sulla incredibile idea di tirare due righe colorate su una tela grezza a partire dai primi anni '70, dopo aver navigato a vista con il figurativo prima e dopo qualche abbozzo di pop (tardiva) art. Ammesso, e non concesso, abbia avuto un intuizione geniale, dopo 50 anni continua a tirar linee su una tela grezza; ma si puo? Dov'è il percorso, la ricerca, un qualche straccio di novità? Spero non sia la tela grezza perche altrimenti Burri ed Emblema si rigirano nella tomba. E sulla linea "aurea" passo perché lo stomaco inizia a fare fatica.
Caro Baleng, a proposito come vedi se voglio essere un feroce critico lo posso anche diventare, la verità vera è che il mercato dell'arte (quello importante) si sta spingendo sempre più su opere che non siano il classico supporto. Ho innumerevoli esempi che peraltro vedo personalmente andando in giro nel mondo per fiere e musei.Tra questi supporti quello della lana, tela grezza, cotone, tappeti a muro, ecc... è una nicchia sempre più ricercata e sempre più danarosa. Vuoi mettere che figo un tappeto al muro invece che per terra? Mondino docet.
La Lai e Griffa rientrano perfettamente in questo categoria e riguardo l'ultimo che caxxo fosse la pittura analitica lo sapevano 4 gatti divisi tra Italia e Francia. Figurati se Kaplan gli frega di riscoprire un movimento, che non era neanche tale e in America avevano gia indagato 40 anni prima