Molti anni fa per sapere le quotazioni si guardavano i maggiori cataloghi di gallerie ed aste: Prandi, Ketterer Hotel Drouot. Nei primi anni di internet si trovava ancora abbastanza senza pagare nulla. Oggi in effetti molti dati sono divenuti a pagamento: ma ormai personalmente mi sento fuori, e comunque si possono conoscere ancora molti prezzi con Gonnelli, Tajan, Ader Pican e molte librerie, , persino eBay e simili, basta saperli filtrare. Personalmente non intendo contribuire alla fiera della speculazione sull'arte. E se proprio una volta ogni tre anni mi serve un dato o un riscontro, beh, vado a trovare o una galleria che conosco, oppure una casa d'aste nella sua sede, e il piacere me lo fanno (anche perché alla fine gli conviene).
No, "a pagamento" è una locuzione che evitare è bello.