Atlantia (ATL) ATLANTIA: Crolla viadotto a Genova

GRILLO DI LOTTA: “PERCHE’ I PONTI CROLLANO? PERCHE’I COSTRUTTORI HANNO FATTO APPALTI AFFINCHE’ SI SBRICIOLASSERO DOPO DUE MESI PER AVERE LA MANUTENZIONE” (VIDEO!) – BEPPE GRILLO DI GOVERNO: “SCIACALLI” CHI RICORDA AI 5 STELLE DI AVER BOLLATO COME UNA “FAVOLETTA” L’IMMINENTE CEDIMENTO DEL PONTE MORANDI - “VERGOGNA ITALIA” TITOLA IL “TIMES” DI LONDRA MENTRE I GIORNALONI ITALIANI NASCONDONO LE RESPONSABILITA’ DELL’AZIONISTA FORTE DI ATLANTIA, GILBERTO BENETTON
quando beppe grillo lottava:'ponti crollano? ecco perché'. oggi chi gli rinfaccia la 'favoletta'…
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DAGONOTA

Cavalcare il risentimento e la protesta popolare, cioè raccogliere i voti in libertà lasciati per strada dai vecchi partiti come hanno fatto il 4 marzo (sia pure divisi su tutto) la Lega e i 5 Stelle, per poi andare a sedersi insieme a palazzo Chigi e occupare tutte le stanze del potere, è ben diverso dal governare un Paese la cui immagine nel mondo oggi è rappresentata, ahinoi, dal Ponte Morandi che crolla sotto il peso delle inefficienze del potere politico e l’avidità del big business.

BEPPE GRILLO IN PRIMA PERSONA CONTRO LA GRONDA Beppe grillo in prima persona contro la gronda - Dago fotogallery

Allora perché Beppe Grillo, garante del movimento e Masaniello della protesta, oggi accusa i media di “sciacallaggio” se gli viene ricordato come i 5 Stelle per combattere (magari anche giustamente) la realizzazione delle bretella della Gronda e guadagnarsi i consensi dei negazionisti dell’opera alternativa, parlavano sul loro blog di “favoletta” sull’imminente cedimento del Ponte Morandi. E stando sempre alle assicurazioni della società Autostrade (prese per vere dai pentastellati), “può restare in piedi ancora 100 anni”.

Che fine ha fatto il Beppe Grillo del “Vaffa day” che qualche anno fa sulla Rai sosteneva, a proposito di tangenti e grandi opere: “Se un ponte crolla siamo più ricchi o più poveri? Il ponte è stato fatto per crollare (…) per oltre 50 anni i costruttori hanno fatto appalti che si sbriciolavano dopo due mesi per avere la manutenzione…” (vedi video). Autostrade è forse la stessa società dei Benetton buona per raccogliere consensi elettorali in Liguria con il metodo della pesca a strascico per far abboccare i pesci, alla quale ora il vice premier, Di Maio vuol revocare invece la concessione? O no?

Il Times di Londra titola in prima pagina: “Vergogna Italia”. I quotidiani italiani (e la tv di stato) al momento di contare i morti sotto le macerie nel torrente Polcevera, si sono dimenticati di chiamare in causa Gilberto Benetton. Il primo azionista di Atlantia il quale e grazie alle privatizzazioni - altro che le liberalizzazioni decantate a suo tempo dall’ex premier-boiardo Romano Prodi! -, incassa ai caselli autostradali i soldi che una volta finivano nelle casse pubbliche. E da concessionario, secondo quanto prevede il protocollo, dovrebbe provvedere alla sua manutenzione.

MOVIMENTO NO GRONDA GENOVA

Già. “Tutti sapevano”, ma nessuno più di Autostrade italiane (gruppo Atlantia) forse era a conoscenza che il Ponte Morandi che collegava le due Genova era a rischio crollo. O, a dir poco fatiscente. E con il forte aumento del traffico estivo andavano presi almeno dei provvedimenti-tampone come, ad esempio, far viaggiare i mezzi su una corsia unica.

“Tutti sapevano”, ma al momento del disastro (annunciato) molti hanno scelto di esternare il proprio pensiero invece di tacere e assumersi le proprie responsabilità. Con l’unico scopo di confondere le acque. A iniziare dal neo ministro pentastellato delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, dal cui dicastero dipende la vigilanza sulle opere.

Al concedente (cioè lo Stato, cioè al dicastero di Toninelli) spettano i controlli: “Il concedente – recita la convenzione in vigore - vigila affinché i lavori di adeguamento delle autostrade siano eseguiti a perfetta regola d’arte a norma dei progetti approvati, senza che per il fatto di tale vigilanza resti diminuita la responsabilità del concessionario in ordine all’esecuzione dei lavori. Il concedente – proseguono le norme - vigila anche sui lavori di manutenzione ordinaria, straordinarie e sui ripristini”.


Lo Stato ha pure il potere di richiedere informazioni ed effettuare controlli presso Autostrade, “con potere di ispezione, di accesso, di acquisizione della documentazione e delle notizie utili”.

Invece di andare in tv, Toninelli frughi negli uffici ministeriali di sua competenza, acquisisca le carte sui controlli effettuali (o meno) sulla rete autostradale. E le invii al magistrato competente. Con buona pace del bravo Enrico Mentana (la7), non sembra una forzatura quella del governo Conte di studiare la revoca della concessione ai Benetton.



CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

Dopo i filmati del cedimento del Ponte Morandi neppure Autostrade immagina che siano state altre le cause del crollo se non l’incuria. Tant’è che ha proposto di ricostruirlo in soli cinque mesi (sic). E tra gli avvocati del diavolo spunta pure l’archistar Renzo Piano il quale pensa (le prove?) che “la manutenzione (del ponte maledetto) non sia mai mancata”. E gli fa buona compagnia il fotografo Oliviero Toscani: “Prendersela con i Benetton è sciacallaggio…hanno sempre fatto le cose al massimo…”.

Quanto alla magistratura inquirente che parla di “errore umano e non di finalità”, proceda rapida e senza guardare in faccia nessuno onorando i morti della tragedia. Mandi la Guardia di Finanza negli uffici di Atlantia, di Autostrade e del Ministero delle Infrastrutture per accertare i responsabili della catastrofe di Ferragosto.

Altrimenti, visti tempi infiniti di certi processi, dovremo aspettare la riesumazione del cadavere dell’ideatore del ponte, l’ing. Riccardo Morandi, per avere giustizia e magari un solo colpevole?
 
beh il sistema degli indennizzi anche in caso di colpe del concessionario è ormai acclarato, quindi vale tutto il mio (e non solo mio) sdegno per chi ha sottoscritto un contratto simile nel governo di turno. La chiamiamo privatizzazione questa? Dare a un privato un monopolio che rende miliardi e lo liberiamo anche dal rischio d'impresa?
purtroppo così è stato fatto

chiedi a Letta che è stato nel CDA di ASPI

ma a me pare che Atlantia sia azionista di maggioranza di ASPI ma non controlla tutto il capitale
chi sa dirmi di più
 
''AUTOSTRADE SI CONTROLLA DA SOLA IN TEMA DI SICUREZZA, SENZA ALCUN RUOLO DELLO STATO. È SCONCERTANTE E INACCETTABIE''. PARLA UGO ARRIGO, ECONOMISTA DEI TRASPORTI: ''SONO STATI FATTI ALMENO DUE GROSSI FAVORI ALLA FAMIGLIA BENETTON. IL PRIMO? DARE LA CONCESSIONE SENZA CHE CI FOSSE UN REGOLATORE INDIPENDENTE, COME PREVISTO DALLA LEGGE. E IL SECONDO È ANCORA PIÙ UNA BEFFA…''
ugo arrigo:'autostrade si controlla da sola. inaccettabile. ecco i favori fatti ai benetton'

PROFESSOR UGO ARRIGO

“Autostrade si controlla da sola in tema di sicurezza, senza alcun ruolo in merito da parte di organismi pubblici. E’ sconcertante . E’ inaccettabile”. Parola di Ugo Arrigo, economista dei trasporti che insegna all’università degli studi di Milano-Bicocca.
Arrigo spiega e approfondisce la questione dei controlli di sicurezza sulla rete autostradale dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova e sulla scia di un articolo del quotidiano La Stampa in cui si sostiene: “Autostrade è, di fatto, l’unico controllore di se stesso, esegue con personale proprio ispezioni e (auto)certificazioni, oppure le affida a consulenti pagati dalla medesima società”.

IL NODO DELLA VIGILANZA E DELLE VERIFICHE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA

Che obblighi di vigilanza aveva Autostrade per l’Italia? Chi esegue le verifiche? A queste domande, l’inchiesta di due giornalisti della Stampa e del Secolo XIX risponde così: “Poiché il viadotto è stato realizzato nel 1967, il gestore non deve fornire un piano di manutenzione (il diktat vige per chi ha in carico le strutture nate dal ‘99 in poi).
Non solo.
Autostrade esegue per legge due tipi d’ispezione, certificate una volta compiute: trimestrale con personale proprio (controlli sostanzialmente visivi) e biennale con strumenti più approfonditi. In quest’ultimo frangente, al massimo, la ricognizione viene affidata a ingegneri esterni, ma alla fine sempre pagati da Autostrade. Né gli enti locali, né il ministero delle Infrastrutture intervengono con loro specialisti. E di fatto non esistono certificazioni di sicurezza recenti che non siano state redatte da tecnici retribuiti da Autostrade per l’Italia”.

DA DOVE NASCE LA NORMATIVA ATTUALE PRO AUTOSTRADE SECONDO IL PROF. ARRIGO
Ma perché sono queste le regole?
Quando e perché sono state stabilite?
Arrigo ha ricostruito la genesi della normativa: “Quando Autostrade era Iri si controllava da sola in quanto pubblica. Non avrebbe avuto senso che un soggetto pubblico con la mano sinistra (ossia Anas) controllasse un soggetto pubblico con la mano destra”, ha twittato ieri: “Con la privatizzazione il controllo pubblico è invece divenuto indispensabile ma non è stato attivato in quanto immagino abbiano ‘copiato’ la concessione precedente che non lo prevedeva. Non so se questo sia avvenuto per miopia burocratica o volutamente per favorire l’acquirente”.

D'ALEMA



I DUE FAVORI DI CUI GODE IL GRUPPO ATLANTIA DEI BENETTON

In ogni caso – aggiunge Arrigo con Start Magazine – “almeno due altri grossi favori sono stati fatti all’acquirente, ossia alla società della famiglia Benetton ora Atlantia che controlla la concessionaria Autostrade per l’Italia”. Il primo favore? “E’ stata la vendita senza previa istituzione di un regolatore indipendente dei trasporti, come esplicitamente previsto dalle norme generali allora vigenti sui processi di privatizzazione”. Infatti l’obbligo dell’istituzione del regolatore indipendente ante privatizzazione per le società di servizi pubblici era previsto dall’articolo 1 bis della legge 474 del 1994. “Dunque la privatizzazione di Autostrade avvenne in violazione di questa norma”, chiosa l’economista.



IL BLUFF DELL’AUTORITA’ DEI TRASPORTI

L’autorità di regolazione dei trasporti (Art) è stata istituita (con 17 anni di ritardo) da un decreto legge del 2011, il collegio è stato nominato nel 2012 e l’authority è pienamente operativa dal 2013, ossia 19 anni dopo la legge del 1994. Ma c’è una sorpresa, di certo apprezzata molto dalla società Autostrade per l’ITalia: “L’Art ha competenza su tutte le tipologie di trasporto, comprese le autostrade, ma solo per le ‘nuove concessioni’. Non dunque su quelle in essere e tra esse neppure su quella più importante per la quale vi era un obbligo di istituzione ante privatizzazione”.

CONVENZIONI SECRETATE O NO?

In questi giorni si dibatte anche sul segreto delle convenzioni che legano lo Stato alle concessionarie autostradali. E’ vero che sono ancora secretate? Risponde Arrigo: “Tutte le concessioni autostradali sono da sempre secretate e non è possibile sapere all’opinione pubblica cosa prevedono. Il ministro Delrio effettivamente ha finalmente deciso all’inizio di quest’anno di renderle pubbliche.

GRAZIANO DELRIO

Esse sono state dunque rese disponibili sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Peccato manchino gli allegati di maggiore interesse., in particolare i piani finanziari che giustificano le tariffe e loro variazioni”. Secondo Arrigo, “solo dai piani finanziari è possibile comprendere se le tariffe e la loro crescita nel tempo sono giustificate o meno e se i concessionari rispettano le promesse di investimento che le tariffe permettono comunque di recuperare”.

TOSCANI AUTOSTRADE BENETTON



TUTTI I DIFETTI DELLE REGOLE SU TARIFFE-PEDAGGI

Ma qual è il secondo favore elargito ad Autostrade? “E’ stato – risponde Arrigo, come ha scritto anche su Twitter – il mantenimento del principio che si possa caricare in tariffa già oggi un investimento che si farà (forse) in futuro. Esso ha senso solo per gestori pubblici non per gestori privati. Andava bene per un sindaco che doveva rifare un acquedotto e che anziché aumentare le tasse ai cittadini aumentava la tariffa dell’acqua potabile, così poteva mettere da parte i soldi per l’investimento. Ma la stessa cosa non ha alcun senso per un gestore privato il quale, una volta incamerata la maggiorazione tariffaria per investimenti futuri inizia a distribuirla sotto forma di dividendi agli azionisti e bonus ai manager”.
 
Ah ho capito :
No Tav
No Tap
No Ilva
No Atlantia

quale sarà il prossimo mantra di questo esecutivo ? Cioe intendo ...prima del botto finale che ci ridurrà tutti im braghe di tela .... (????)
 
Autostrade, chi sono gli azionisti di Atlantia? Singapore e la Fondazione Crt soci di Benetton
Chi sono i soci di Benetton in Atlantia (Autostrade)
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