E oggi vediamo chi era ...
Ferdinando Chevrier (Wikipedia)
(
Livorno,
6 gennaio 1920 –
Livorno,
31 luglio 2005) è stato un
pittore italiano, che negli anni cinquanta divenne una figura importante dell'astrattismo italiano entrando a far parte del M.A.C.
Movimento arte concreta e che ha vissuto ed operato per molti anni a Milano.
Il suo esordio pubblico risale al
1948, quando espone le sue prime opere di chiara ispirazione neocubista in due mostre collettive a Bottega d'Arte di Livorno. Al passaggio del nuovo decennio, Chevrier abbandona la figurazione per abbracciare un tipo di
astrazione geometrica caratterizzata da un marcato senso del movimento dato dal rapporto fra la forma in superficie e il fondo che l'accoglie. Nel
1950 Chevrier entra a far parte del
M.A.C. (Movimento arte concreta) seguendo di poco il
pisano Gianni Bertini ed il
pistoiese Mario Nigro. Nel
1951 partecipa alla mostra "Arte Astratta e Concreta in Italia" alla
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma . Chevrier partecipò alla VI e VIII edizione della
Quadriennale di Roma (1951, 1959)
Dal
1955-
'56, sciolti i legami con il M.A.C., Chevrier indirizza le sue ricerche pittoriche verso la poetica, allora molto diffusa in tutta Europa, dell'"
Informale", concentrandosi sull'espressività del gesto e della materia. Nell'aprile del 1960 fonda il circolo ricreativo "
la Strega" insieme ai concittadini Jean Mario Berti ed
Elio Marchegiani, con i quali, già l'anno prima, aveva dato vita ad un sodalizio artistico, battezzato dalla critica "I tre dell'astrattismo". Nel
1974 Chevrier si trasferisce a Milano e vi rimarrà fino al
2004. La sua produzione artistica all'insegna di un "informale segnico" con connotazioni futuriste ed organiche (la velocità ed il movimento nelle sue composizioni sia geometriche che informali) caratterizza la sua singolare produzione artistica. Nel 2016 La mostra "Omaggio a Chevrier" a cura della Prof.ssa
Elena Pontiggia, è stata ospitata all'Università Bocconi di Milano.
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