Banche, la Regione avvia controlli
Percentuale sui rimborsi, partono verifiche sui fondi alle associazioni che seguono i truffati
Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)27 Aug 2019Nicoletti
Crac bancari, la Regione conferma che le verifiche sui contributi andati alle associazioni sono avviati e «ferrei». Non si fermano le reazioni intorno alla questione dei compensi per la presentazione delle domande al Fondo di indennizzo risparmiatori. E il sottosegretario all’economia, Alessio Villarosa: «Le domande devono essere gratuite. Verifiche sui casi di aggiramento».
«Sono scioccato. La procedura deve rimanere gratuita». Ha sollevato il coperchio sui rischi legati alle procedure di rimborso, ora che il fondo da 1,5 miliardi è entrato nella fase operativa, la vicenda del 7% su quanto sarà incassato, chiesto dall’associazione Movimento diritti europei, con un contratto per attivare l’assistenza ai risparmiatori per presentare la domanda di indennizzo al Fir. E Alessio Villarosa, il sottosegretario dei Cinque Stelle al ministero dell’economia che ha seguito la partita del fondo indennizzo risparmiatori per i crac bancari, tenendo i rapporti con le associazioni nella fase della stesura dei decreti attuativi e delle correzioni inserite nel decreto Crescita dopo la trattativa con l’europa, e poi tallonando la firma dei decreti, ora è alla prese con la nuova grana.
Quella della campagna dell’associazione Movimento diritti europei di Treviso, in tandem con lo studio legale Tlc Lawyers che fa capo all’avvocato Sergio Calvetti, che sta spedendo a tappeto agli ex soci di Bpvi, Veneto Banca e Banca delle Marche la proposta di assistenza per raccogliere la documentazione e presentare poi la domanda per via informatica sul portale internet della società pubblica Consap. Mettendo in campo una serie di quasi trenta incontri, in Veneto ma anche in Piemonte, Marche e Puglia, di qui a fine ottobre per raccogliere le adesioni.
E adesso? «Lo spirito del fondo d’indennizzo è tale, che abbiamo impedito per legge i compensi - sostiene il sottosegretario -. Per questo registro con rammarico questo aggiramento delle regole e ringrazio per averlo fatto emergere». Ma in attesa di capire se l’iniziativa abbia profili censurabili dal punto di vista della deontologia degli avvocati (il ricorso a un’associazione può costituire una forma di accaparramento di clientela vietata?), che possibilità pratica c’è d’intervenire almeno sui casi più abnormi, di fonte al divieto posto dalla legge di ottenere compensi intorno alla presentazione della domanda?
«Faremo ulteriori approfondimenti al ministero su cosa fare contro questi aggiramenti - aggiunge Villarosa -. Penso ad esempio alla possibilità di esclusione dall’invio telematico delle domande. Faremo di tutto per evitare le speculazioni». Tema per altro che s’incrocia anche con la crisi di governo e il mantenimento dell’esecutivo. Ma Villarosa sostiene un’ultima cosa: «La procedura di presentazione della domanda dev’essere gratuita. È davvero semplice: abbiamo fatto accordi con Fondo interbancario e banche per mettere a disposizione dei risparmiatori i documenti che loro non trovano. Per la procedura semplificata davvero non serve un avvocato. Al massimo i risparmiatori si facciano aiutare dalle associazioni che hanno seguito la vicenda».
Altri consigli vengono forniti da Franco Conte, leader regionale del Codacons: «Premesso che da noi questo gradino specifico è gratuito per chi è tesserato, invitiamo alla cautela su queste offerte che si moltiplicano. Meglio fare un po’ di fatica e far da soli. Altrimenti di verificare l’affidabilità delle associazioni che deriva dall’essere operative da tempo. E di mettere precisi paletti sui costi, legandoli a fatti precisi».
E poi c’è l’altro fronte sul capitolo assistenza ai risparmiatori. Molto si è detto anche degli 1,1 milioni di euro di contributi dalla Regione alle associazioni giusto in tema di assistenza legale. Con il dubbio ulteriore, di fronte agli ultimi casi, che la consulenza non rischi di esser pagata due volte. «I controlli sono ferrei, perché nemmeno un euro del fondo di solidarietà per le vittime dei crac bancari vasa speso in modo indebito e a fini di lucro», ha sostenuto ieri l’assessore al sociale, Manuela Lanzarin. La Lanzarin ha riassunto che la Regione ha già liquidato 500 mila euro alle associazioni, «offrendo un contributo per le spese legali ad un migliaio di risparmiatori, previa presentazione delle fatture per spese giudiziali. Tra il 2018 e 2019 abbiamo reperito altri 600 mila euro». I risparmiatori che è possibile aiutare hanno un tetto di reddito fino a 36 mila euro e un investimento massimo in azioni fino a 80 mila euro.
Lanzarin riassume le associazioni che sono state ammesse a ricevere i contributi: Noi che credevamo nella Bpvi, Associazione nazionale azionisti Bpvi di Malo, Associazione soci banche popolari di Castelfranco Veneto, Federconsumatori di Venezia, Adoc Veneto, Associazione casa del consumatore di Schio, Lega consumatori Regione Veneto di Ficarolo (Rovigo), Coordinamento don Torta. A un acconto fisso del 30% seguirà un saldo in proporzione al numero dei mandati conferiti. Il saldo, sostiene una nota emessa dalla Regione, sarà liquidato dopo una relazione finale che indichi l’elenco dei mandati, le informazioni per individuare i cittadini assistiti, la rendicontazione delle spese legali,l’attestazione di iscrizione a ruolo delle cause o la presentazione del ricorso all’acf o ad altro organismo arbitrale.