Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca

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Il Fatto Quotidiano, oggi in edicola.
 
Arriva il via libera del Garante della Privacy al decreto dell’Economia che aprirà le porte alle richieste di indennizzo dei risparmiatori travolti dai crack bancari. Ma l’ora X per l’avvio operativo del Fondo da 1,5 miliardi non è ancora segnata. La lunga attesa, insomma, continua. Tutto dipenderà dai tempi della firma finale e soprattutto della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La bozza, proprio per queste incognite, non indica esplicitamente la data di avvio per le istanze. A far decorrere i termini, e i 180 giorni disponibili per le domande, sarà l’arrivo del provvedimento in Gazzetta.
L’esame che ha portato al bollino del Garante, senza rilievi critici, in realtà è stato concluso in tempi strettissimi. Ad allungare il calendario attuativo per il Fondo a 1,5 miliardi messo a disposizione dall’ultima legge di bilancio sono stati i passaggi precedenti, a partire dal complicato negoziato con l’Antitrust europeo che i tecnici del ministero dell’Economia hanno dovuto condurre per evitare la bocciatura delle norme scritte in manovra.
Se tutto si chiuderà prima della pausa estiva, gli oltre 200mila risparmiatori avranno quindi tempo fino a febbraio per fare domanda di rimborso. Ma l’esame delle domande partirà subito, senza aspettare i 180 giorni che le regole offrono per la presentazione dei documenti. Chi busserà prima alla porta, insomma, dovrebbe arrivare prima al traguardo. Va però segnalato che un correttivo approvato al decreto crescita ha introdotto una precedenza per chi ha diritto a rimborsi fino a 50mila euro. Sarà compito della commissione tecnica presieduta da Gianfranco Servello (Sole 24 Ore del 5 luglio) far andare d’accordo questa corsia preferenziale con l’esigenza di far partire gli indennizzi senza aspettare il 2020.
Il documento del Garante approva anche le regole d’ingaggio della commissione tecnica, che sarà responsabile del trattamento dei dati personali. E non avrà accesso all’anagrafe dei conti correnti per verificare le singole posizioni. Perché si tratta di materiale delicato, precisa l’Authority, che solleva «rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati», per cui l’accesso ai dati non può uscire dai binari «tassativamente individuati dalla legge». Sempre per ragioni di riservatezza, la presentazione delle istanze dovrà avvenire seguendo le regole del Codice dell’amministrazione digitale.
Tutto il meccanismo viaggerà infatti sul canale telematico, attraverso il portale gestito dalla Consap (già attivo all’indirizzo FIR | Home Page per ora solo sul piano informativo).
Pilastro delle regole messe a punto dopo la complicata trattativa con l’Unione europea è il doppio binario che guiderà la gestione delle domande. La corsia veloce sarà riservata a chi non supera i 35mila euro di reddito Irpef 2018 o i 100mila euro di patrimonio mobiliare (la richiesta italiana di alzare la soglia a 200mila euro non ha per ora avuto seguito). Per gli altri (circa il 10% della platea secondo le stime Mef) ci sarà una verifica più puntuale del misselling, che però scatta in automatico nei casi «tipizzati» dal primo dei decreti attuativi. È il caso in particolare delle vendite di titoli in violazione degli obblighi di trasparenza, o delle operazioni «baciate» in cui l’acquisto di bond e azioni è stato imposto dalla banca per concedere crediti (pratica considerata nulla da una sentenza del Tribunale di Venezia su PopVicenza), oppure delle modifiche al profilo di rischio assegnato al cliente realizzate solo per vendere i titoli poi azzerati.
 
Banche: Mef, Tria firma decreto su domande indennizzo Fir
ROMA (MF-DJ)--Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha firmato il decreto ministeriale che fissa i termini per la presentazione delle istanze di indennizzo al Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir), istituito dalla legge di bilancio 2019 con una dotazione complessiva di 1,5 miliardi di euro. Il decreto sarà ora sottoposto alla registrazione da parte della Corte dei Conti.
Per consentire l'erogazione delle prestazioni del Fir, si legge in una nota del Mef, le domande devono essere inviate entro i 180 giorni che decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale, il terzo ed ultimo decreto attuativo relativo al Fondo per gli indennizzi ai risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate. Le istanze, corredate dall'idonea documentazione, possono essere inviate esclusivamente in via telematica utilizzando i moduli presenti sulla apposita piattaforma informatica gestita da Consap.
(END) Dow Jones Newswires
August 08, 2019 10:40 ET (14:40 GMT)
 
Nel ringraziare il dr. Carlo D’Andrea – scrive Patrizio Miatello, Ass.ne Ezzelino III da Onara Giustizia Risparmiatori – responsabile della tesoreria CONSAP, per la disponibilità e trasparenza dimostrata nell’incontro presso CONSAP Roma, comunichiamo che le procedure e le modalità di accesso al fondo indennizzo risparmiatori sono state tutte ultimate, tutto rimane in attesa dell’iter della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale firmato dal Ministro Tria in data 7 agosto 2019.
Riteniamo pertanto fondamentale tranquillizzare i risparmiatori che il fondo potrà partire a breve, escludendo in maniera assoluta ritardi o blocchi a causa della situazione politicaattuale.
Siamo stati anche alla Corte dei Conti che ci ha confermato che ha ricevuto il decreto ministeriale con oggetto presentazione delle istanze indennizzo FIR di cui art 1 comma 501 legge 145 del 30/12/2018, protocollato in data 9 agosto 2019 e revisionato dai Magistrati nell’immediato stesso giorno 9 agosto 2019, restituendo il decreto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ritenendo che la procedura e l’iter amministrativo sia stato definito, ora attendiamo a breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e con le immediate pubblicazioni delle procedure nel sito della CONSAP

Crac bancari, ecco il fondo di indennizzo per risparmiatori
Adn Kronos
 
E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto con le norme per permettere ai risparmiatori truffati delle banche in crisi di accedere al Fondo per gli indennizzi, Fir. E da domani è attivo il portale per la presentazione delle istanze di rimborso. Lo comunica il Mef. Sul Portale, spiega il Mef in una nota, [email protected], sarà possibile registrarsi, compilare in modo guidato la domanda in tutte le sue parti, caricare gli allegati richiesti, produrre la domanda compilata in formato pdf da stampare e firmare, caricare la domanda firmata e infine inviarla telematicamente.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visto l'art. 1, comma 501, della legge 30 dicembre 2018, n. 145,
recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario
2019 e per il bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», come
modificato dall'art. 36 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 59, il
quale ha stabilito, tra l'altro, che le domande di indennizzo,
corredate di idonea documentazione, sono inviate entro il termine di
centottanta giorni decorrenti dalla data individuata con apposito
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze;
Visto il proprio decreto del 10 maggio 2019, recante «Modalita' di
accesso alle prestazioni del Fondo indennizzo risparmiatori (FIR) in
applicazione delle disposizioni di cui all'art. 1, commi da 493 a
507, della legge 30 dicembre 2018, n. 145», pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 135 dell'11 giugno 2019;
Visto il proprio decreto del 4 luglio 2019, recante «Nomina e
relativi compensi dei componenti della commissione tecnica di cui
all'art. 1, comma 501, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.»;
Considerata l'esigenza di adeguare il citato decreto del 10 maggio
2019 secondo le disposizioni approvate dalla legge 28 giugno 2019, n.
59, di conversione dell'art. 36 del decreto-legge 30 aprile 2019, n.
34, e la disciplina in materia di trattamento dei dati personali;
Visto che Consap S.p.a. ha comunicato di avere realizzato quanto
previsto dall'art. 10 del citato decreto del 10 maggio 2019;
Considerata la necessita' di stabilire la data di decorrenza del
termine di centottanta giorni per la presentazione delle istanze di
indennizzo al FIR, previsto dall'art. 1, comma 501, della legge 30
dicembre 2018, n. 145, in corrispondenza alla pubblicazione del
presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;
Acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati
personali in data 30 luglio 2019;

Decreta:

Art. 1


Decorrenza del termine di presentazione delle istanze di indennizzo

1. Ai fini della erogazione delle prestazioni del Fondo indennizzo
risparmiatori (FIR) istituito dall'art. 1, comma 493, della legge 30
dicembre 2018, n. 145, le domande di indennizzo, corredate di idonea
documentazione, sono inviate esclusivamente in via telematica entro
il termine di centottanta giorni decorrenti dal giorno successivo
alla data della pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana, secondo moduli informatici
rinvenibili e compilabili tramite apposita piattaforma informatica
accessibile all'indirizzo internet
FIR | Home Page e gestita da Consap
S.p.a., individuata allo scopo ai sensi dell'art. 1, comma 501-bis,
legge 30 dicembre 2018, n. 145, dall'art. 8, comma 5, del decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze del 10 maggio 2019.

Gazzetta Ufficiale
 
Ultima modifica:
ROMA - Il Fondo Indennizzi per i risparmiatori truffati dalle banche è operativo. L'ultimo dei decreti attuativi necessario per far partire la procedura verrà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale. Lo comunica il ministero dell'Economia, aggiungendo che già da domani sarà possibile registrarsi sul portale [email protected] , compilare in modo guidato la domanda in tutte le sue parti, caricare gli allegati richiesti, produrre la domanda compilata in formato pdf da stampare e firmare, caricare la domanda firmata e infine inviarla telematicamente.
Tirano un sospiro di sollievo gli oltre 200 mila ex piccoli azionisti e obbligazionisti travolti dai fallimenti delle due banche venete e delle due banche del Centro Italia: il timore era che la caduta del governo interrompesse la procedura per rendere operativo il fondo e permettere l'erogazione degli indennizzi, garantiti da un miliardo e mezzo di euro, che provengono dai "conti dormienti". E' quello che è successo con il precedente governo: i decreti attuativi non sono mai stati pubblicati. Il premier dimissionario Giuseppe Conte aveva garantito l'attuazione del Fondo convocando personalmente le associazioni dei risparmiatori a Palazzo Chigi, poco dopo aver ricevuto l'incarico di formare il governo, eppure non era scontato che le norme diventassero operative, considerando anche gli ostacoli incontrati in sede Ue per la prima versione dei testi, ritenuta illegittima rispetto alle leggi sulla concorrenza. E considerato che, secondo l'analisi di Pagella Politica, il governo uscente ha mantenuto solo uno su dieci degli impegni assunti.
Soddisfatti anche i protagonisti delle battaglie per i risparmiatori: "Per noi si tratta di un punto di svolta dopo 4 anni di battaglia. Ora speriamo che sia usufruibile da tutti, domani lo verificheremo", dice Luigi Ugone, presidente dell'associazione 'Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza'. "Finalmente si chiude un percorso durato tanti anni. Esprimiamo soddisfazione perché, seppur con tanti piccoli intoppi, siamo arrivati al traguardo", dice Letizia Giorgianni, presidente dell'associazione 'Vittime del Salvabanche'. "Per meno di otto ore tutto sarebbe stato vanificato", dice Patrizio Miatello, presidente dell'associazione di Treviso "Ezzelino III da Onara", sottolineando il lavoro febbrile delle ultime ore di Mef, Consap, Corte dei Conti per varare i provvedimenti prima del definitivo naufragio del governo.
Il Fir erogherà gli indennizzi per il 30% delle somme perdute agli ex azionisti e per il 95% agli ex obbligazionisti delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018. Per chiedere il dovuto gli interessati hanno 180 giorni di tempo a partire da domani. Gli indennizzi saranno automatici per una platea stimata del 90% del totale, ovvero, ricorda il Mef, per chi ha un reddito imponibile inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro. Per gli altri è previsto un processo di verifica semplificata da parte di una Commissione tecnica istituita presso il ministero.

La Repubblica
 

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