Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Buongiorno, ho visto che un mese fa parlavate di una (per quanto remota) possibilità che Intesa possa in futuro essere coinvolta nel risarcimento ai subisti delle venete.

Chiedevo: avendo io acquistato le obbligazioni nel novembre del 2016 , a fine di quest'anno penso che mi intervenga la prescrizione dei 5 anni per chiedere un domani un qualsiasi ristoro (che non sia il FIR) a chicchessia .

Va fatta una richiesta danni a qualcuno (raccomandata a Intesa od ai liquidatori delle banche Venete) per interrompere la prescrizione e poter quindi approfittare di eventuali (per quanto remoti) sviluppi giudiziari relativamente alla responsabilità di Intesa?

Grazie a quanti mi vorranno rispondere
 
Buongiorno, ho visto che un mese fa parlavate di una (per quanto remota) possibilità che Intesa possa in futuro essere coinvolta nel risarcimento ai subisti delle venete.

Chiedevo: avendo io acquistato le obbligazioni nel novembre del 2016 , a fine di quest'anno penso che mi intervenga la prescrizione dei 5 anni per chiedere un domani un qualsiasi ristoro (che non sia il FIR) a chicchessia .

Va fatta una richiesta danni a qualcuno (raccomandata a Intesa od ai liquidatori delle banche Venete) per interrompere la prescrizione e poter quindi approfittare di eventuali (per quanto remoti) sviluppi giudiziari relativamente alla responsabilità di Intesa?

Grazie a quanti mi vorranno rispondere
Bpvi, Intesa esclusa dal processo Sorato
  • Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
  • 11 Nov 2021
  • Benedetta Centin
VICENZA Il tempo di un’udienza e Banca Intesa, di cui era stata autorizzata la citazione in giudizio come responsabile civile, chiamata quindi a pagare i danni in caso di condanna, è stata estromessa. Così ha deciso ieri pomeriggio il tribunale nel corso del processo a carico di Samuele Sorato, l’ex direttore generale di Banca popolare di Vicenza alla sbarra per i reati di aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo agli organismi di vigilanza. I legali di Intesa, Paola Severino e Guido Carlo Alleva, avevano chiesto di chiamare fuori l’istituto di credito nel processo, così come era già stato deciso nella scorsa udienza per Bpvi in liquidazione coatta, Bankitalia e Kpmg. Quindi nessun obbligo in solido con l’imputato al risarcimento danni, come hanno sollecitato i difensori di Intesa che si sono appellati al decreto di liquidazione del 25 giugno 2017, definito «una complessa operazione di salvataggio bancario». Provvedimento che consegnò, al prezzo simbolico di un euro, Popolare di Vicenza e Veneto Banca a Intesa Sanpaolo, aggiungendo 4,785 miliardi dallo Stato. Un decreto legge che ieri in aula l’avvocato Alberto Berardi, che assiste Sorato con il collega Fabio Pinelli, ha chiesto di dichiarare incostituzionale. Questione di legittimità costituzionale «non rilevante al fine della decisione» ha stabilito il tribunale nell’ordinanza letta in aula. Un nodo che sarà la
Consulta a dover sciogliere, chiamata a farlo dal tribunale di Firenze che doveva esprimersi sulla causa di risarcimento di un azionista toscano di Bpvi e che in un’ordinanza – citata in aula da Berardi - solleva la questione. Detto che la difesa di Sorato – che immancabilmente ieri ha presentato istanza di legittimo impedimento per il suo assistito, le cui condizioni rimangono gravi ma stabili – aveva chiesto comunque che Intesa rimanesse nel processo, per quanto «presenza precaria». Dello stesso avviso i legali delle parti civili, mentre la procura si era rimessa.
 
ciao a tutti, sono un risparmiatore veneto sub truffato, finalmente stiamo risolvendo questa incresciosa vicenda.

vorrei dire a tutti che sarebbe il caso di unirsi contro consap e il fidt per far correggere il calcolo contro legge applicato.
 
Fir, le domande evase salgono a 113 mila Via agli indennizzi sopra i 50 mila euro
Parte la valutazione delle richieste ordinarie. E tutti vogliono entrare nel Fir

  • Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
  • 14 Nov 2021
VENEZIA (g.f.) Ex popolari, Consap la società del Tesoro che gestisce il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) da 1.575 milioni per i possessori di titoli delle banche liquidate, fra cui Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ha già evaso 113 mila istanze sulle 144 mila totali, per un importo superiore ai 700 milioni. Lo comunica il presidente della commissione Bilancio del Senato, Daniele Pesco (M5s), secondo cui «le 113 mila istanze sono il 90% degli indennizzi da regime forfettario e il 78% delle totali pervenute. Inoltre i primi bonifici superiori ai 50mila euro, per 70 milioni, sono già stati disposti da Consap: saranno effettuati la prossima settimana».
Ma nel balletto dei giudizi sull’efficienza della macchina, la segnalazione di un ritardo sul cronoprogramma indicato all’inizio della procedura giunge dalle associazioni «Noi che credevamo nella Bpvi» e «don Enrico Torta». Diversamente, una relativa soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi prodi viene dal comitato «Ezzelino da Onara», guidato da Patrizio Miatello.
Sulla celerità dei rimborsi s’inserisce una criticità che pare tuttavia risolta nei giorni scorsi. La legge del Fir prevede che prima fossero liquidati i rimborsi forfettari sotto i 50 mila euro. Ma molte sono le domande con errori da sanare, che ha bloccato la coorte di richiedenti in attesa. Inciampo superato. La commissione Tecnica del ministero dell’Economia, la scorsa settimana, secondo quanto appreso, avrebbe dato il via ai bonifici superiori ai 50 mila euro. E in questi giorni poi paiono iniziate le valutazioni anche delle richieste «ordinarie», le circa 20 mila pratiche presentate da chi abbia redditi e patrimoni più alti rispetto ai tetti del forfettario, sulle quali siano necessari accertamenti puntuali. «Non mi stupirei – sostiene tuttavia Andrea Arman, del coordinamento ‘don Torta’ – se fra un anno non fossero ancora stati evasi tutti i dossier».
Sullo sfondo, si profila poi una minaccia per le risorse del Fir che pochi giorni fa ha preso la forma di una petizione alle Camere a firma M5s. Chiede che gli obbligazionisti della Deiulemar, compagnia di navigazione di Torre del Greco (Napoli), fallita nel 2012 e in cui quasi 13 mila persone avevano investito oltre 720 milioni possano attingere anch’essi al Fondo. «Sappiamo che nella ‘Milleproroghe’ può andar dentro tutto la sera prima – chiude Arman – e in questo dai parlamentari veneti, a parte rare eccezioni, giunge solo indifferenza». «Se vogliono, anche per Popolare di Bari, lo devono fare aumentando la cifra a disposizione del Fir, oltre i 1.575 milioni per i risparmiatori delle banche liquidate, che hanno solo questo - dice da Ferrara Milena Zaggia, del Movimento risparmiatori traditi -. Chiediamo ad alta voce il piano di riparto, suddividendo i residui per alzare la quota del 30% a chi ha avuto accesso al Fir».
A ritenere inaccettabile una simile ipotesi è il deputato vicentino Pierantonio Zanettin (Fi), che fa presente come i fondi Fir «sono stati appositamente stanziati nella legge di Bilancio 2019 solo per far fronte alle liquidazioni di Carife, Etruria, Banca delle Marche, Carichieti, Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Le risorse vengono dai conti dormienti delle banche; e Deiulemar, fino a prova contraria, era una società di navigazione».
 
click

riporto:
" "Queste 113mila istanze - aggiunge in una nota - rappresentano il 90% degli indennizzi da regime forfettario, diretti cioe' a risparmiatori che nel 2018 avevano un reddito lordo inferiore ai 35 mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100 mila euro. "

seriamente... quanta gente conoscente sul primo binario che non ha avuto il rimborso?

il 90% mi sembra assurdo...

Mah a me risulta sempre in istruttoria ...
 
chiedi a Consap se è arrivato il flusso di calcoli dal fitd e in caso affermativo fai richiesta di accesso agli atti.

poi diffida a consap, fitd e mef, anche preventiva. male non fa.

tanto li smontiamo, dove scappano? hai visto come rispondono?

fare una diffida non è a costo zero...
non saprei neanche da dove cominciare...
 

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