Fir, i rimborsi salgonoal40% «Ai soci340milioni inpiù» È legge l’aumento del 10% entro ottobre. Ma la soluzione non piace a tutti
- Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
- 29 Jun 2023
- Federico Nicoletti
Ex popolari, è legge l’aumento dal 30 al 40% dei rimborsi Fir. Con il voto di fiducia positivo (100 sì, 74 no), ieri in Senato, al decreto Enti locali, è diventato legge anche l’emendamento inserito e già approvato nel testo giunto blindato dalla Camera, che interessa gli ex soci azzerati delle banche venete. Quello che aumenta dal 30 al 40% del prezzo d’acquisto il rimborso per 120 mila (esclusi gli obbligazionisti e chi ha già avuto il massimo di centomila euro di rimborso) dei 144 mila risparmiatori delle banche liquidate (in Veneto, oltre a Bpvi e Veneto Banca, anche le Bcc Crediveneto e Banca Padovana), già rimborsati con il Fondo indennizzo risparmiatori.
In ballo la soluzione del riparto dei 500 milioni residui del Fir, dopo aver distribuito 1.030 milioni. Richiesta avanzata dai comitati dei risparmiatori, che temevano che i soldi venissero dirottati altrove. La soluzione è in linea con quanto dichiarato a Vicenza, a inizio maggio, dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: «Per gli azionisti potrebbe esserci un’ulteriore distribuzione dal 5 al 10% in più. Potranno essere distribuiti 300-340 milioni. Servirà una modifica normativa».
Quadro confermato con l’emendamento divenuto legge, che ha mandato avanti l’ulteriore distribuzione a 120 mila azionisti già ristorati, senza attendere per il riparto finale la soluzione delle seimila domande respinte e ancora bloccate dai contenziosi (tremila circa per le errate dichiarazioni di reddito, il resto per errori formali). Proprio qui stava il rischio che saltasse tutto, dopo la lettera, la scorsa settimana, delle maggiori associazioni dei consumatori riunite nel Cncu, che chiedevano invece di partire dalla sanatoria proprio per le domande bloccate.
«L’ammonotare è ingente, a spanne circa 340 milioni, non un piatto di lenticchie, con un aumento del 33% - ha ricordato ieri in aula il senatore vicentino Pierantonio Zanettin - se un’azionista ha ricevuto finora mille euro, ora ne riceverà altri 333». Zanettin spinge comunque per una soluzione, entro fine ottobre, quando scadrà la commissione tecnica del Mef, sulle domande al palo: «Si dovrà trovare un modo per consentire di ridiscutere le posizioni, permettendo a chi ne ha i requisiti - chi ha commesso errori più o meno colpevoli ma comunque ha i requisiti - di accedere al fondo, dove rimangono ancora 150 milioni. Qualche idea ce l’abbiamo: la presenteremo al governo. Ma non aveva senso far attendere chi poteva già ricevere l’integrazione».
Per intanto la procedura di ulteriore rimborso dovrebbe andare avanti in maniera più o meno automatica ai già indennizzati entro ottobre. «Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, chi dovesse aver cambiato l’Iban della banca lo dovrà comunicare entro il 31 luglio: noi manderemo le istruzioni su come procedere - dice Patrizio Miatello, dell’associazione Ezzelino, tra i 17 comitati che hanno spinto per questa soluzione.
Che però non piace a tutti. «Siamo contenti per il 10% in più ai risparmiatori, ma non è l’emendamento che volevamo: così ci sono comunque 200 milioni sottratti al territorio - dice Luigi Ugone, di Noi che credevamo nella Bpvi, che l’8 luglio riunirà gli associati in assemblea al centro sportivo Palladio di Vicenza -. Abbiamo lavorato sette anni per portare a casa un Fir da 1,5 miliardi, qualcuno ci dovrà spiegare questa scelta, compiuta per anticipare i tempi di distribuzione entro ottobre».
Il tema sul tavolo è, insomma, perché fissare il 10% in più. «Non è stata un’indicazione nostra, è venuta dal Mef - dice Milena Zaggia, del Movimento risparmiatori traditi, riferimento nel caso Cariferrara, che a Vicenza aveva posto la domanda a Giorgetti da cui era uscita la risposta sull’ulteriore riparto -. Ma a fine anno torneremo alla carica sulle domande ferme. Di certo non saremo noi a bloccare la possibilità di riprendere in mano quelle scartate per errori formali».
"Zanettin L’ammonta re in più è ingente Per le domande rigettate troveremo una via: i fondi ci sono