BANDONATE OGNI SPERANZA A VOi CHE ENTRATE.....

-La crisi finanziaria ha messo in crisi il capitalismo americano, ma in un certo senso ha spinto molte capitali europee a seguire in altro modo l'esempio degli Usa. In scia alla riduzione delle attivita' di prestito da parte delle banche, le societa' hanno infatti cominciato a rivolgersi al mercato dei bond per finanziare le loro operazioni, proprio come sono solite fare le aziende americane.
Le societa' europee sono abituate a fare affidamento su fondi ottenuti dal comparto bancario. Quest'anno, invece, hanno emesso una cifra record di 250 miliardi di euro di bond. La nuova tendenza anticipa un debutto sul mercato obbligazionario anche di quelle societa' ed istituzioni che sino ad oggi non hanno mai operato in questo segmento, rendendo cosi' la finanza internazionale sempre piu' simile a quella a stelle e strisce. Gia' nel quarto trimestre del 2009 societa' di piu' piccole dimensioni e prive di rating sul debito hanno cominciato ad emettere bond. Persino l'universita' di Cambridge ha deciso di finanziarsi in questo modo e sembra che presto verra' seguita anche dalla squadra di calcio del Manchester United.
Questo fenomeno va avanti grazie a tre fattori chiave. In primo luogo, i bassi rendimenti dei bond governativi ed il credit crunch hanno ridotto i costi delle obbligazioni. Inoltre le banche sono ancora impegnate in un processo di deleverage e preferiscono non accollarsi il rischio di nuovi crediti sui loro bilanci. Infine, gli investitori preferiscono avere rendimenti piu' alti.
Le Autorita' finanziarie europee sono coscienti da tempo del rischio associato al fare eccessivo riferimento ai finanziamenti provenienti dal settore bancario. Eppure creare un solido mercato dei bond non e' un'operazione facile. Le obbligazioni, infatti, devono offrire liquidita' oltre che rendimenti elevati e per questo motivo e' necessario un drastico cambiamento dell'intero mercato, soprattutto in Europa
 

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