Purtroppo devo dar ragione a chi ha deciso di rivolgersi direttamente alla magistratura ordinaria.
Nel mio caso non è opportuno, avendo oramai risolto (dopo quasi 9 mesi) la quasi totalità dei problemi.
Specifico i motivi. Sono oramai trascorsi i tempi previsti per il ricorso all'ACF, senza esito. Scrivo alla segreteria chiedendo cosa succede e, stavolta solertemente, mi arriva la seguente risposta, che sembra preconfezionata:
"Le confermiamo che il ricorso in oggetto ha esaurito la fase del contraddittorio ed è in attesa di essere sottoposto all’attenzione del Collegio, corredato dalla relazione istruttoria predisposta dal funzionario incaricato della Segreteria Tecnica.
Si rappresenta che nello svolgimento della propria attività l’Arbitro per le Controversie Finanziarie si pone come prioritario l’obiettivo del rispetto dei termini previsti dal Regolamento n. 19602 del 2016.
Dato il considerevole numero di ricorsi che pervengono non sempre, purtroppo, risulta possibile l’osservanza dei suddetti termini comunque ordinatori.
Alcuni ricorsi, inoltre, in ragione di economia “di scala”, possono essere trattati e decisi contestualmente a ricorsi presentati precedentemente, ma aventi contenuti del tutto analoghi.
Ad oggi, non siamo purtroppo in grado di indicarLe una data precisa certa cui il ricorso di Suo interesse sarà deciso dal Collegio. Nello stesso tempo, tuttavia, Le rappresentiamo che è in atto un’importante opera di recupero dell’arretrato, che sta dando risultati tangibili, tanto che residuano allo stato pochi ricorsi per concludere l’esame di tutti quelli contrassegnati da un ID fino a 7.000.
La rassicuriamo, pertanto, che il ricorso sarà quanto prima portato all’esame del Collegio, non senza aggiungere che potrà acquisire informazioni aggiornate in proposito tramite visualizzazione del cambiamento di stato del procedimento, che sarà oggetto di notifica tramite mail all’indirizzo indicato in sede di presentazione del ricorso.
Un cordiale saluto
Segreteria Tecnica ACF"
Riepiloghiamo:
- il rispetto dei termini previsti per il ricorso è "un obiettivo prioritario" non la norma
- tali termini sono solo ordinatori, quindi possono essere superati senza motivazione alcuna (alla faccia di quello che recita il regolamento medesimo)
- ad oggi non può ancora essere definita una data certa
- manca poco per esaminare il ricorso 7000 (il mio ha un protocollo che supera di gran lunga l'ID 8000 per cui hai voglia)
Con questa premesse, come si può avere fiducia negli organismi per la difesa dei consumatori?
Se lo avessi solo potuto immaginare in precedenza, avrei subito venduto tutto e mi sarei cavato la mola senza indugio.
Ma io avevo altre aspettative: ai tempi del disciolto Ombudsman Bancario altre erano le attenzioni nelle controversie tra consumatori ed istituti bancari. Ho vinto senza problemi alcune controversie in cui, pur essendo dalla parte della ragione, non ero in grado di portare prove a mio supporto. Orbene, tale organo costringeva la controparte bancaria a provare che quanto affermassi io non corrispondeva al vero e la sanzionava senza tanti riguardi.
Oggi tra istanza, deduzioni, controdeduzioni, controcontrodeduzioni, e tempistica prevista (ancorché non ordinatoria) non rispettata siamo tornati indietro piuttosto che andare avanti.
Ben mi sta, così imparo ad aver fiducia nella mia nazione!
Scusate lo sfogo, ma solo questo ci rimane.