Ghibli
Forumer attivo
...la cosa che ho saputo è normale o nasconde qualche classica furbata propria delle nostra banche.
Un mio conoscente,ex dipendente BNL, ha avuto accesso ad un mutuo ipotecario al 2% (non chiedetemi i particolari) però, prima di andare dal notaio per il rogito, è stato debitamente avvertito dal funzionario di turno che le cifre del piano di ammortamento e della rata che sarebbero comparse sull'atto della compravendita e che lui avrebbe sottoscritto, sarebbero state circa il DOPPIO di quanto effettivamente pattuito con la banca stessa!!
Ed aggiungeva di NON spaventarsi perchè, con il pagamento della prima scadenza, avrebbe potuto constatare che sul conto (sempre BNL) gli sarebbero stati addebitati i soldi concordati.
In realtà questo mio conoscente, fino a questa prima scadenza,non ha dormito sonni tranquilli,in quanto gli incartamenti firmati alla presenza del notaio,e da questi controsiglati,recavano una rata il doppio di quella pattuita e poichè il piano di ammortamento viene allegato alla compravendita,esso diviene parte integrante dell'atto.
Alla scadenza, invece, si è verificato quello che il funzionario aveva preavvisato e quindi anche tutte le rate successive (sono passati 6 mesi) sono state dell'importo pattuito e cioè la metà di quelle del rogito.
Aggiungo che questo mio conoscente ha accertato presso suoi colleghi che tale prassi è d'uso comune in tale banca.
Ora io mi domando:ma il notaio cosa ha certificato?
Ed in seconda battuta: sorge il dubbio se la banca non eroghi effettivamente tutto l'importo stabilito al rogito e poi "faccia sparire" la metà tra i meandri dei suoi uffici...
Qualcuno ne sa qualcosa di questa prassi?
Grazie ed un saluto a tutti.
Un mio conoscente,ex dipendente BNL, ha avuto accesso ad un mutuo ipotecario al 2% (non chiedetemi i particolari) però, prima di andare dal notaio per il rogito, è stato debitamente avvertito dal funzionario di turno che le cifre del piano di ammortamento e della rata che sarebbero comparse sull'atto della compravendita e che lui avrebbe sottoscritto, sarebbero state circa il DOPPIO di quanto effettivamente pattuito con la banca stessa!!
Ed aggiungeva di NON spaventarsi perchè, con il pagamento della prima scadenza, avrebbe potuto constatare che sul conto (sempre BNL) gli sarebbero stati addebitati i soldi concordati.
In realtà questo mio conoscente, fino a questa prima scadenza,non ha dormito sonni tranquilli,in quanto gli incartamenti firmati alla presenza del notaio,e da questi controsiglati,recavano una rata il doppio di quella pattuita e poichè il piano di ammortamento viene allegato alla compravendita,esso diviene parte integrante dell'atto.
Alla scadenza, invece, si è verificato quello che il funzionario aveva preavvisato e quindi anche tutte le rate successive (sono passati 6 mesi) sono state dell'importo pattuito e cioè la metà di quelle del rogito.
Aggiungo che questo mio conoscente ha accertato presso suoi colleghi che tale prassi è d'uso comune in tale banca.
Ora io mi domando:ma il notaio cosa ha certificato?

Ed in seconda battuta: sorge il dubbio se la banca non eroghi effettivamente tutto l'importo stabilito al rogito e poi "faccia sparire" la metà tra i meandri dei suoi uffici...

Qualcuno ne sa qualcosa di questa prassi?
Grazie ed un saluto a tutti.