Claire
ἰοίην
Non credo che sia una buona idea, ma certamente, se una donna vuol fare la casalinga ha diritto di avere comunque una comunità accogliente.Ma perche' i 2 modelli non possono convivere?
Voglio dire, alla fine e' una questione di soldi. Se dobbiamo tirarli fuori per servizi e personale che dovra' accudire i figli delle madri che lavorano, allora tanto vale darli direttamente alla madre consentendole di fare la casalinga, se lo desidera.
Non credo che l'asilo nido possa dare al bambino un servizio migliore di chi l'ha messo al mondo.
Mettere al centro di un nuovo paradigma sociale il concetto di "cura" va a vantaggio proprio di tutte e tutti
Tornare indietro non è possibile. Le donne una volta trovavano come giustificazione del loro stare al mondo la maternità.
Una donna che non metteva al mondo figli, non aveva valore, nessun tipo di funzione, finiva male diciamo.
I figli capitavano e/o venivano al mondo per forza o per dovere, qualcuno sicuramente anche per desiderio ma non c'erano molte altre scelte e la maternità era tutto il mondo per le donne che spesso erano ignoranti e analfabete, incapaci o impossibilitate a provvedere a se stesse.
Ma le donne sono persone con altri desideri, altre capacità. Studiano, viaggiano, lavorano, costruiscono il mondo, scelgono.
Il loro mondo si è allargato.
Non si può pensare che esse tornino indietro a quando tutta la loro esistenza si riduceva a latte e pannolini.
È riduttivo, svilente, e poi la vita si è allungata.
È normale che le donne desiderino fare altre cose.