BUFFER banche italiane

tontolina

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B.Popolare: Buffer Eba stimato a 2,731 mld Dowjones
MILANO (MF-DJ)--Secondo l'esercizio sul capitale condotto dall'Eba, in cooperazione con l'autorita' nazionale competente, il Banco Popolare manifesterebbe esigenze di rafforzamento patrimoniale pari a 2,731 mld di euro.
Il Banco Popolare, si legge in una nota, cosi' come le altre banche che manifestano esigenze di rafforzamento dovra' presentare alla Banca d'Italia entro il 20 gennaio 2012 un piano per il raggiungimento di un Core Tier 1 ratio pari al 9% entro la fine di giugno 2012.
Banco Popolare rimarca che i diversi metodi di ponderazione degli attivi adottati nei diversi Paesi rendono non confrontabili le situazioni patrimoniali delle diverse Banche attraverso un unico indicatore sintetico (il Core Tier 1), generando esiti in cui puo' apparire raccomandabile un rafforzamento di capitale di fatto non necessario.
Inoltre, il Banco Popolare rileva il fatto che la decisione di ipotizzare il conseguimento di un Core Tier 1 ratio del 9% entro giugno 2012 non appare appropriata per banche che svolgono quasi esclusivamente attivita' di credito a servizio delle famiglie e delle piccole e medie imprese e i cui rischi finanziari sono legati sostanzialmente all'esposizione verso titoli governativi italiani. Tale richiesta comporta infatti gravi impatti negativi per l'economia italiana, con specifico riferimento all'attivita' di erogazione del credito, nonche' distorsioni della concorrenza su scala europea e nazionale. Per tali ragioni, il Banco Popolare si augura che le attuali previsioni di EBA possano essere riviste quanto prima, prevedendo un diverso livello di Core Tier 1 per le banche domestiche a vocazione retail.
Il Banco Popolare, conclude la nota, salvo le riserve di cui sopra, fara' ogni miglior sforzo per raggiungere un Core Tier 1 ratio del 9% entro la fine di giugno del 2012, tramite un mix di azioni che consentano di escludere ulteriori ricorsi al mercato.
(END) Dow Jones Newswires
December 08, 2011 12:23 ET (17:23 GMT)
 
Unicredit: Buffer Eba stimato a 7,974 mld euro Dowjones
MILANO (MF-DJ)--L'esercizio sul capitale condotto dall'Eba, in cooperazione con l'autorita' nazionale competente, ha determinato che UniCredit ha esigenze di rafforzamento patrimoniale pari a 7,974 mld euro. Ad esse deve essere data soluzione entro la fine di giugno 2012 (in crescita rispetto ai 7.379 milioni di euro di ottobre, a causa della perdita registrata nel terzo trimestre).
UniCredit, si legge in una nota, assicurera' il raggiungimento di un Core Tier 1 ratio del 9% entro la fine di giugno 2012 e presentera' alla Banca d'Italia un piano per il raggiungimento di tale obiettivo. Il piano conterra' l'insieme di azioni predisposte per soddisfare l'obiettivo del 9%, riducendo cosi' il fabbisogno a zero entro giugno 2012. Il piano dovra' essere presentato entro il 20 gennaio 2012 e verra' discusso con le autorita' nazionali competenti, nell'ambito dei collegi dei supervisori e con l'Eba.
A questo proposito, includendo la ristrutturazione dei Cashes e l'aumento di capitale recentemente annunciato, UniCredit avra' un capital buffer di 1,7 mld come conseguenza di un Core Tier 1 ratio (che include i Cashes e l'annunciato aumento di capitale) del 9,4% rispetto al livello richiesto del 9%.
Le misure sul capitale sono finalizzate a restituire fiducia ai mercati, a facilitare l'accesso delle banche ai mercati della raccolta, a consentire alle banche di continuare a fornire adeguato sostegno finanziario all'economia reale. com/alb
(END) Dow Jones Newswires
December 08, 2011 12:23 ET (17:23 GMT)
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il Cda di Unicredit ha convocato l'assemblea straordinaria per il 15 dic. prossimo per l'ADC di 7,5 miliardi
 
Ubi B.: Buffer Eba stimato a 1,393 mld euro Dowjones
BERGAMO (MF-DJ)--Ubi B., sulla base dell'esercizio sul capitale condotto dall'Eba, manifesterebbe esigenze di rafforzamento patrimoniale pari a 1,393 mld euro.
In relazione alle risultanze, si legge in una nota, la richiesta dell'Eba risulta cosi' articolata: Ubi B., cosi' come le altre banche che manifestano esigenze di rafforzamento patrimoniale sulla base dell'esercizio suddetto, dovra' presentare alla Banca d'Italia entro il 20 gennaio 2012 un piano per il raggiungimento di un Core Tier 1 ratio pari al 9% entro la fine di giugno 2012; il piano verra' discusso con le autorita' nazionali competenti nell'ambito dei collegi dei supervisori e con l'Eba.
Ubi B. rimarca come l'esistenza di diversi metodi di ponderazione degli attivi nei diversi Paesi renda piu' difficilmente confrontabili le situazioni patrimoniali delle diverse banche attraverso un unico indicatore sintetico (il Core Tier 1), generando esiti in cui puo' apparire raccomandabile un rafforzamento di capitale di fatto non necessario. Questo potrebbe inoltre comportare implicazioni procicliche sull'economia reale a causa del freno indotto negli impieghi.
Per tali ragioni Ubi B. auspica che le criticita' evidenziate possano essere risolte nelle sedi opportune coerentemente con le scadenze previste.
Ubi B., conclude la nota, fara' tuttavia ogni miglior sforzo per raggiungere un Core Tier 1 ratio del 9% entro la fine di giugno del 2012, tramite un mix di azioni che verranno presentate all'Autorita' di Vigilanza nazionale entro il 20 gennaio 2012. com/alb
(END) Dow Jones Newswires
December 08, 2011 12:24 ET (17:24 GMT)
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farà un altro ADC?
 
B.Mps: Buffer Eba stimato a 3,267 mld euro
B.Mps: Buffer Eba stimato a 3,267 mld euro Dowjones
SIENA (MF-DJ)--B.Mps, sulla base dell'esercizio sul capitale condotto dall'Eba, manifesterebbe esigenze di rafforzamento patrimoniale pari a 3,267 mld euro.
In relazione a queste risultanze, si legge in una nota, la richiesta dell'Eba risulta cosi' articolata: B.Mps, cosi' come le altre banche che manifestano esigenze di rafforzamento patrimoniale sulla base dell'esercizio, dovra' presentare alla Banca d'Italia entro il 20 gennaio 2012 un piano per il raggiungimento di un Core Tier 1 ratio pari al 9% entro la fine di giugno 2012; il piano verra' discusso con le autorita' nazionali competenti nell'ambito dei collegi dei supervisori e con l'Eba.
B.Mps rimarca il fatto che la decisione di ipotizzare il conseguimento di un Core Tier 1 ratio del 9% entro giugno 2012 non appare appropriata per banche che svolgono quasi esclusivamente attivita' di credito a servizio delle famiglie e delle imprese e i cui rischi finanziari sono legati sostanzialmente all'esposizione verso titoli governativi italiani. Tale richiesta ha comportato e rischia di comportare gravi impatti negativi per l'economia italiana, con specifico riferimento all'attivita' di erogazione del credito, nonche' distorsioni della concorrenza su scala europea e nazionale. Per tali ragioni B.Mps si augura che le attuali previsioni dell'Eba possano essere riviste quanto prima, prevedendo un diverso livello di Core Tier 1 per le banche domestiche a vocazione retail.
B.Mps, salvo queste riserve, fara' ogni miglior sforzo per raggiungere un Core Tier 1 ratio del 9% entro la fine di giugno del 2012, tramite un mix di azioni che verranno presentate all'Autorita' di Vigilanza nazionale entro il 20 gennaio 2012.
Cio' premesso, B.Mps ha gia' avviato iniziative tese alla riduzione del buffer, per effetto della computabilita' a capitale della riserva sovrapprezzo delle azioni sottostanti il "Fresh 2008" e con la attesa conversione in capitale, prevista entro il 31/12/2011, del "Fresh 2003".
B.Mps, inoltre, proseguira' nell'estensione dei modelli avanzati per la misurazione e la gestione dei rischi di credito (Airb - Advanced Internal Rating Based), con conseguente riduzione degli attivi ponderati, i cui coefficienti di ponderazione devono riflettere le specificita' dell'attivita' tipicamente commerciale di B.Mps; nell'attuazione di iniziative tese alla cessione di parte del patrimonio immobiliare non strumentale; nella valorizzazione delle fabbriche prodotto, anche attraverso joint venture con principali operatori del settore; verra' perseguita, inoltre, la valorizzazione di altri attivi, taluni rilevati a fini contabili ma non a fini prudenziali.
Nel prendere atto del risultato dell'esercizio condotto dall'Eba, la banca sottolinea che il buffer patrimoniale individuato per B.Mps, straordinario e temporaneo, ha come determinante sostanziale l'esposizione verso il rischio sovrano Italiano, il cui valore e' fortemente volatile in questi ultimi mesi. Tale volatilita', peraltro, non puo', in alcun modo, mettere in dubbio la solidita' dello Stato Italiano. com/alb
(END) Dow Jones Newswires
December 08, 2011 12:30 ET (17:30 GMT)



Farà un ulteriore ADC?
se la sta passando davvero male
 
Ultima modifica:
B.Mps: Buffer Eba stimato a 3,267 mld euro
B.Mps: Buffer Eba stimato a 3,267 mld euro Dowjones
SIENA (MF-DJ)--B.Mps, sulla base dell'esercizio sul capitale condotto dall'Eba, manifesterebbe esigenze di rafforzamento patrimoniale pari a 3,267 mld euro.
In relazione a queste risultanze, si legge in una nota, la richiesta dell'Eba risulta cosi' articolata: B.Mps, cosi' come le altre banche che manifestano esigenze di rafforzamento patrimoniale sulla base dell'esercizio, dovra' presentare alla Banca d'Italia entro il 20 gennaio 2012 un piano per il raggiungimento di un Core Tier 1 ratio pari al 9% entro la fine di giugno 2012; il piano verra' discusso con le autorita' nazionali competenti nell'ambito dei collegi dei supervisori e con l'Eba.
B.Mps rimarca il fatto che la decisione di ipotizzare il conseguimento di un Core Tier 1 ratio del 9% entro giugno 2012 non appare appropriata per banche che svolgono quasi esclusivamente attivita' di credito a servizio delle famiglie e delle imprese e i cui rischi finanziari sono legati sostanzialmente all'esposizione verso titoli governativi italiani. Tale richiesta ha comportato e rischia di comportare gravi impatti negativi per l'economia italiana, con specifico riferimento all'attivita' di erogazione del credito, nonche' distorsioni della concorrenza su scala europea e nazionale. Per tali ragioni B.Mps si augura che le attuali previsioni dell'Eba possano essere riviste quanto prima, prevedendo un diverso livello di Core Tier 1 per le banche domestiche a vocazione retail.
B.Mps, salvo queste riserve, fara' ogni miglior sforzo per raggiungere un Core Tier 1 ratio del 9% entro la fine di giugno del 2012, tramite un mix di azioni che verranno presentate all'Autorita' di Vigilanza nazionale entro il 20 gennaio 2012.
Cio' premesso, B.Mps ha gia' avviato iniziative tese alla riduzione del buffer, per effetto della computabilita' a capitale della riserva sovrapprezzo delle azioni sottostanti il "Fresh 2008" e con la attesa conversione in capitale, prevista entro il 31/12/2011, del "Fresh 2003".
B.Mps, inoltre, proseguira' nell'estensione dei modelli avanzati per la misurazione e la gestione dei rischi di credito (Airb - Advanced Internal Rating Based), con conseguente riduzione degli attivi ponderati, i cui coefficienti di ponderazione devono riflettere le specificita' dell'attivita' tipicamente commerciale di B.Mps; nell'attuazione di iniziative tese alla cessione di parte del patrimonio immobiliare non strumentale; nella valorizzazione delle fabbriche prodotto, anche attraverso joint venture con principali operatori del settore; verra' perseguita, inoltre, la valorizzazione di altri attivi, taluni rilevati a fini contabili ma non a fini prudenziali.
Nel prendere atto del risultato dell'esercizio condotto dall'Eba, la banca sottolinea che il buffer patrimoniale individuato per B.Mps, straordinario e temporaneo, ha come determinante sostanziale l'esposizione verso il rischio sovrano Italiano, il cui valore e' fortemente volatile in questi ultimi mesi. Tale volatilita', peraltro, non puo', in alcun modo, mettere in dubbio la solidita' dello Stato Italiano. com/alb
(END) Dow Jones Newswires
December 08, 2011 12:30 ET (17:30 GMT)



Farà un ulteriore ADC?
se la sta passando davvero male
MUSSARI presidenti dell'ABI e di MPS
non ci sta e....

Banche: Abi; da Eba esercizio viziato, valuteremo legittimita' Dowjones
ROMA (MF-DJ)--L'Associazione Bancaria Italiana conferma la sua valutazione negativa sull'esercizio condotto dall'EBA. Come anche rappresentato formalmente all'EBA, l'esercizio appare viziato da una non omogenea applicazione dei criteri di determinazione delle attivita' ponderate per il rischio tra le differenti giurisdizioni europee.
Nel presentare i risultati degli stress test, si legge in una nota dell'Abi, la stessa EBA ha dovuto rendere evidente che le Autorita' Nazionali adottano diverse modalita' di calcolo dei cosiddetti "floors" in caso di utilizzo da parte della banca di modelli di rating interni (IRB e AMA) e ha dovuto procedere ad indicare per ciascuna banca quale opzione di calcolo dei floor fosse stata adottata. E' evidente che queste differenze possono far emergere deficit patrimoniali che non riflettono una reale esposizione al rischio, costringendo pero' le banche ad effettuare delle ricapitalizzazioni non necessarie con rilevanti conseguenze negative.
Aver inoltre adottato il criterio del mark to market per i titoli di Stato, in assenza di qualsivoglia segnale in ordine alla solvibilita' degli emittenti, oltre ad aver causato un'anomala volatilita' sul mercato di detti titoli, appare del tutto incongrua rispetto alla difficile fase economica che l'Europa sta attraversando. Si ribadisce, inoltre, come i tempi dell'esercizio e delle conseguenti ricapitalizzazioni siano inopportuni e in netta controtendenza rispetto alla condivisa opinione che le regole non debbano aumentare la ciclicita' dell'economia.
In un momento in cui tutti i centri di ricerca segnalano forti revisioni al ribasso delle prospettive di crescita delle economie europee, l'EBA impone alle banche misure che possono spingere ad una riduzione degli attivi e ad una conseguente contrazione del credito erogato all'economia. Sotto questo profilo sorprende che l'esercizio dell'EBA non sia stato preceduto da alcuna valutazione d'impatto. Per tali ragioni l'Abi, oltre a richiedere formalmente che l'esercizio sia profondamente rivisto, si riserva di verificare in ogni sede la legittimita' dello stesso. liv
(END) Dow Jones Newswires
December 09, 2011 06:10 ET (11:10 GMT)
 
in effetti
tutti i torti non li ha

se l'EBA emette i suoi responsi e costringe le banche a nuove ricapitalizzazioni
è allora è giusto che si avvalga di criteri uniformi e uguali per tutti


e pensare che noi qui in Italia pensavamo che soli i nostri politici erano ignoranti

anche l'europa non scherza...

l'importante è danneggiare i PIIGS
 
Per le banche italiane la fine del tunnel è vicina



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La manovra salva Italia, approvata alla Camera venerdì 16 dicembre, stronca le finanze dei cittadini ma almeno prova a mettere le banche in salvo.





Secondo gli analisti, grazie ai finanziamenti illimitati della Bce e alle garanzie di Stato, gli istituti italiani possono tirare un sospiro di sollievo sulla raccolta 2012, quando in tutta Europa saranno in scadenza circa 600 miliardi di euro di bond bancari da rifinanziare in base alle stime di Morgan Stanley.

Un problema che pendeva come una spada di Damocle sul mondo del credito del Paese, stretto tra la crisi del funding nel mercato interbancario e dei titoli di Stato e le richieste di ricapitalizzazione da parte dell’Eba.







Secondo le investment bank si tratta di una ricetta che ricorda quella adottata dagli Stati Uniti nel 2009 per salvare il sistema bancario americano dopo il fallimento Lehman.
Tre anni fa proprio le garanzie dello Stato Usa sugli istituti di credito, assieme alla politica iper-espansiva della Fed, diedero il via al grande recupero dei mercati da marzo del 2009.

Questa volta la politica espansiva potrebbe arrivare non attraverso un quantitative easing diretto da parte del governatore Mario Draghi, ma con una triangolazione che salva le apparenze e i timori elettorali di Angela Merkel, arrivando però a dare una risposta alla crisi dei debiti sovrani.

La Bce dà liquidità illimitata alle banche, queste comprano titoli di Stato e così le tensioni si allentano e la politica avrà il tempo di procedere sulla strada della revisione dei trattati e dell’Unione fiscale.
Per ora la strategia trova un solo forte ostacolo: l’Eba. Authority nata per stabilizzare il sistema creditizio europeo, che però al momento sta raggiungendo il risultato opposto con la scelta di obbligare le banche a contabilizzare le posizioni in titoli di Stato al valore di mercato e non a quello nominale.

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201112162113099442&chkAgenzie=TMFI
 
all’indecente spettacolo da circo equestre dell’ European Banking Authority, un ente che ha perso qualunque legittimità. Non solo l’EBA non ha rivisto la demenziale regolina contabile che penalizza le banche italiane (… soprattutto MPS e UNICREDIT che dovrà procedere ad un aumento di capitale per quasi la metà della sua attuale capitalizzazione ) ma ha raddoppiato la richiesta di capitale per il fallimentare sistema finanziario tedesco dal quale si è levato un urlo di dolore … ! (…) Le banche tedesche, in attesa della pubblicazione dei dati dell’Eba sul bisogno di ricapitalizzazione degli istituti di credito europei, denunciano risultati “arbitrari” che non servono a stabilizzare il mercato (…) e’ ridondante esigere entrambe le cose perche’ questo ha come effetto di gonfiare artificialmente il bisogno di ricapitalizzazione degli istituti di credito. Inoltre, continua la nota, il fatto che l’Eba abbia piu’ volte cambiato i suoi metodi di calcolo e i suoi criteri ha “minato la sua credibilita’”.Corriere


da http://icebergfinanza.finanza.com/2011/12/09/accordo-al-vertice-ue-europa-draghi-eba-il-vortice-del-fallimento/
 

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