Buffoni

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
:ciao:



FISCO: CONFCOMMERCIO, DA 10 ANNI PRESSIONE SUPERIORE ALLA MEDIA UE
FISCO: CONFCOMMERCIO, DA 10 ANNI PRESSIONE SUPERIORE ALLA MEDIA UE



:ciao::ciao::ciao:
questa classe politicastra continua ad impoverire la classe media/mediobassa
facendo sì che la povertà dilaghi nel paese

continuando di questo passo i consumi continueranno nel loro trend al ribasso

e la recessione diventerà la norma in una nazione dove i politici maschi sono vecchi ed incapaci di provvedere a se stessi
sanno solo derubare la nazione

poi ci sono le politichesse giovani..... le uniche .... ma pare che siano lì non per capacità economiche ma sexuali


insomma abbiamo un parlamento ricco di avvocati ma pochi pochissimi economisti


abbiamo bisogno di liberalizzazioni e non dell'ennesima riforma pensionistica...
che tende a tagliare le pensioni dei miseri calpestando ogno loro diritto acquisito ma conservare quelle dei privilegiati (Cicciolina è pensionata con 3000 euro al mese per aver lavorato... si fa per dire.... ben 5 anni come deputata in parlamento)
 
questa classe politicastra continua ad impoverire la classe media/mediobassa
facendo sì che la povertà dilaghi nel paese

continuando di questo passo i consumi continueranno nel loro trend al ribasso

e la recessione diventerà la norma in una nazione dove i politici maschi sono vecchi ed incapaci di provvedere a se stessi
sanno solo derubare la nazione

poi ci sono le politichesse giovani..... le uniche .... ma pare che siano lì non per capacità economiche ma sexuali


insomma abbiamo un parlamento ricco di avvocati ma pochi pochissimi economisti


abbiamo bisogno di liberalizzazioni e non dell'ennesima riforma pensionistica...
che tende a tagliare le pensioni dei miseri calpestando ogno loro diritto acquisito ma conservare quelle dei privilegiati (Cicciolina è pensionata con 3000 euro al mese per aver lavorato... si fa per dire.... ben 5 anni come deputata in parlamento)
Risparmio: Acri-Ipsos; 80% preoccupati per dopo pensione Dowjones
ROMA (MF-DJ)--I preoccupati per il futuro dopo la pensione, in dieci anni, crescono dal 38% all'80%. E' quanto emerge dall'indagine 'Gli italiani e il risparmio', realizzata da Acri e Ipsos e presentata in occasione della 87a giornata mondiale del risparmio.
"Se nel 2001 i molto preoccupati per il futuro dopo la pensione erano il 14%, oggi, a distanza di 10 anni e dopo l'introduzione della riforma sul Tfr, sono il 41% (con picchi del 45% nel Nord Ovest e del 47% fra i 30 e i 44 anni); in questi anni crescono anche coloro che sono abbastanza preoccupati: dal 24% al 39%".
"Per gli italiani risparmiare e' quindi fondamentale soprattutto per la sicurezza economica dopo la pensione (47%) e per la possibilita' di programmare il proprio futuro (44%); ma pensano anche che abbia una valenza etico-pedagogica e che educhi a un consumo piu' responsabile e sostenibile. Inoltre, sembrano attribuire al risparmio pari importanza per la crescita economica e per quella sociale, anche se le virtu' pubbliche del risparmio sembrano essere considerate secondarie rispetto a quelle private: e' ritenuto fondamentale per la crescita economica di una nazione dal 24% degli italiani (7 punti percentuali in meno rispetto al 2010)". pev [email protected]
(END) Dow Jones Newswires
October 25, 2011 06:22 ET (10:22 GMT)
 
Panico Usa: è Wall Street a detenere il nostro debito


91Share



Gli Usa sono letteralmente terrorizzati: se crolla uno Stato europeo, uno qualsiasi, vanno in crisi le grandi banche francesi e tedesche sorrette da Wall Street. Ecco perché Washington è così attenta alla crisi europea e raccomanda a Bruxelles di scongiurare il rischio di default, a cominciare da quello della Grecia: il collasso a catena porterebbe alla bancarotta delle centrali finanziarie statunitensi.
Lo afferma Robert Reich, docente di politiche pubbliche all’università californiana di Berkeley, già ministro del lavoro del presidente Clinton nonché autore di tredici libri. «Perché l’America dovrebbe essere così preoccupata? Se volete sapere la vera ragione, seguite i soldi. Un default greco (o irlandese, spagnolo, italiano o portoghese) avrebbe sul nostro sistema finanziario lo stesso effetto dell’implosione della Lehman Brothers nel 2008. Il caos finanziario».
in ogni caso, sono una goccia nel mare dell’economia statunitense». Se il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha «unito la sua voce a quella di coloro che sono preoccupati per la crisi del debito europea», la vera ragione risiede nella drammatica fragilità del sistema finanziario creato da Wall Street ed esteso all’Europa: «Un default della Grecia o di qualsiasi altra nazione europea affogata nei debiti – scrive Reich – può facilmente colpire le banche tedesche o francesi, che hanno prestato molto alla Grecia». E qui «entra in ballo Wall Street», che «ha prestato una montagna di soldi alle banche tedesche e francesi». E’ l’analista Debora Billi a sottolineare l’intervento di Reich affidato al web: «Sì, esportiamo in Europa – ammette il professore – ma le esportazioni non finiranno e,
La totale esposizione all’eurozona, continua Reich, è pari a 2700 miliardi di dollari, e quella verso Francia e Germania rappresenta circa la metà del totale. E non sono solo i prestiti alle banche tedesche e francesi ad essere preoccupanti: «Wall Street è anche coinvolta in ogni sorta di derivati emessi dallEuropa – sull’energia, la moneta, i tassi di interesse e di cambio. Se una banca tedesca o francese fallisce, l’effetto domino è incalcolabile».

Capito?

Seguite i soldi, raccomanda Reich: «Se la Grecia crolla, gli investitori cominceranno a fuggire da Irlanda, Spagna, Italia e Portogallo.

Tutto ciò farà annaspare le banche tedesche e francesi.

Se una di queste banche collassa, o mostra gravi segni di stress, Wall Street è in guai seri. Persino in guai più seri che dopo la Lehman Brothers».


Ecco perché le azioni delle principali banche Usa sono scese così tanto nel mese scorso, osserva l’economista californiano, fiutando il peggio: Morgan Stanley ha chiuso al punto più basso dal dicembre 2008.
La gigantesca banca d’affari mondiale è in pericolo, sottolinea Debora Billi nel suo blog “Crisis.blogosfere“: «Reich sostiene che, se le banche europee falliscono, la Morgan può perdere 30 miliardi di dollari», ovvero «2 miliardi in più del totale dei suoi assets», pur sostenendo di non avere alcuna esposizione
Robert-Reich.jpg
verso lebanche francesi: «In realtà, l’esposizione deriva da assicurazioni, derivati e swaps. Ecco perché a Washington sono terrorizzati – e perché il segretario al Tesoro Tim Geithner continua a supplicare gli europei di salvare la Grecia e le altre nazioni indebitate».
«Non vi confondete», avverte la Billi: «Gli Usa vogliono che l’Europa salvi le nazioni indebitate così che esse possano ripagare le banche europee. Altrimenti, le banche potrebbero implodere – portando Wall Street con loro. E una delle tante ironie è che alcune delle nazioni indebitate (l’Irlanda è l’esempio migliore), si trovano in tale situazione proprio perché hanno fatto un bailout alle loro banche nella crisi che è cominciata a Wall Street. Chiuso il cerchio».

In altre parole, conclude Debora Billi,

non è la Grecia il problema.

Né l’Italia, il Portogallo, o la Spagna.



«Il vero problema è il sistema finanziario – centrato a Wall Street. E noi non l’abbiamo ancora risolto».
Panico Usa: è Wall Street a detenere il nostro debito | LIBRE

 
Panico Usa: è Wall Street a detenere il nostro debito


91Share



Gli Usa sono letteralmente terrorizzati: se crolla uno Stato europeo, uno qualsiasi, vanno in crisi le grandi banche francesi e tedesche sorrette da Wall Street. Ecco perché Washington è così attenta alla crisi europea e raccomanda a Bruxelles di scongiurare il rischio di default, a cominciare da quello della Grecia: il collasso a catena porterebbe alla bancarotta delle centrali finanziarie statunitensi.
Lo afferma Robert Reich, docente di politiche pubbliche all’università californiana di Berkeley, già ministro del lavoro del presidente Clinton nonché autore di tredici libri. «Perché l’America dovrebbe essere così preoccupata? Se volete sapere la vera ragione, seguite i soldi. Un default greco (o irlandese, spagnolo, italiano o portoghese) avrebbe sul nostro sistema finanziario lo stesso effetto dell’implosione della Lehman Brothers nel 2008. Il caos finanziario».
in ogni caso, sono una goccia nel mare dell’economia statunitense». Se il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha «unito la sua voce a quella di coloro che sono preoccupati per la crisi del debito europea», la vera ragione risiede nella drammatica fragilità del sistema finanziario creato da Wall Street ed esteso all’Europa: «Un default della Grecia o di qualsiasi altra nazione europea affogata nei debiti – scrive Reich – può facilmente colpire le banche tedesche o francesi, che hanno prestato molto alla Grecia». E qui «entra in ballo Wall Street», che «ha prestato una montagna di soldi alle banche tedesche e francesi». E’ l’analista Debora Billi a sottolineare l’intervento di Reich affidato al web: «Sì, esportiamo in Europa – ammette il professore – ma le esportazioni non finiranno e,
La totale esposizione all’eurozona, continua Reich, è pari a 2700 miliardi di dollari, e quella verso Francia e Germania rappresenta circa la metà del totale. E non sono solo i prestiti alle banche tedesche e francesi ad essere preoccupanti: «Wall Street è anche coinvolta in ogni sorta di derivati emessi dallEuropa – sull’energia, la moneta, i tassi di interesse e di cambio. Se una banca tedesca o francese fallisce, l’effetto domino è incalcolabile».

Capito?

Seguite i soldi, raccomanda Reich: «Se la Grecia crolla, gli investitori cominceranno a fuggire da Irlanda, Spagna, Italia e Portogallo.

Tutto ciò farà annaspare le banche tedesche e francesi.

Se una di queste banche collassa, o mostra gravi segni di stress, Wall Street è in guai seri. Persino in guai più seri che dopo la Lehman Brothers».


Ecco perché le azioni delle principali banche Usa sono scese così tanto nel mese scorso, osserva l’economista californiano, fiutando il peggio: Morgan Stanley ha chiuso al punto più basso dal dicembre 2008.
La gigantesca banca d’affari mondiale è in pericolo, sottolinea Debora Billi nel suo blog “Crisis.blogosfere“: «Reich sostiene che, se le banche europee falliscono, la Morgan può perdere 30 miliardi di dollari», ovvero «2 miliardi in più del totale dei suoi assets», pur sostenendo di non avere alcuna esposizione
Robert-Reich.jpg
verso lebanche francesi: «In realtà, l’esposizione deriva da assicurazioni, derivati e swaps. Ecco perché a Washington sono terrorizzati – e perché il segretario al Tesoro Tim Geithner continua a supplicare gli europei di salvare la Grecia e le altre nazioni indebitate».
«Non vi confondete», avverte la Billi: «Gli Usa vogliono che l’Europa salvi le nazioni indebitate così che esse possano ripagare le banche europee. Altrimenti, le banche potrebbero implodere – portando Wall Street con loro. E una delle tante ironie è che alcune delle nazioni indebitate (l’Irlanda è l’esempio migliore), si trovano in tale situazione proprio perché hanno fatto un bailout alle loro banche nella crisi che è cominciata a Wall Street. Chiuso il cerchio».

In altre parole, conclude Debora Billi,

non è la Grecia il problema.

Né l’Italia, il Portogallo, o la Spagna.



«Il vero problema è il sistema finanziario – centrato a Wall Street. E noi non l’abbiamo ancora risolto».
Panico Usa: è Wall Street a detenere il nostro debito | LIBRE

 
GRAZIE X AVER RIMANDATO....

OKKASSIONI STRASICURE
evvai...prese unicredito a 0,852
ringrazio chi me le ha svendute...grazie

CHE CULO CHE HO AVUTO
altro giro altra corsa
èer me è un affare
stop loss stretto sotto a 0,81
evvai ..con questa volatilità si fanno i gain

 
GRAZIE X AVER RIMANDATO....

OKKASSIONI STRASICURE
evvai...prese unicredito a 0,852
ringrazio chi me le ha svendute...grazie
CHE CULO CHE HO AVUTO
altro giro altra corsa
èer me è un affare
stop loss stretto sotto a 0,81
evvai ..con questa volatilità si fanno i gain


MA LASCIA PERDERE DEXIA è GIA STATA SALVATA...

avete visto...ha tenuto bene i0,85 e anche indice tiene i 15800
solo sotto questi valori c'è da preoccuparsi e stoppare ma adesso si allunga
long long anche i ciclisti danno long
tesya e spalla rialzista anche sull'euro/dollaro fino a 1,45
tranquilli
accumulate e ringraziate


NON ASPETTATE,COME CERTI ,,,,, CHE ASPETTANO UNICREDITO A 0,8 PERCHè POI SCAPPA E NON LA PRENDONO PIU....
ACCUMULATE E RINGRAZIATE
SP500 TIENE BENE E ANCHE L'EURO...
LONG SICURO
è COME RUBARE LE CARAMELLE AI BAMBINI..ALTRO GIRO...SICURO FINO A 1,05
 
MA LASCIA PERDERE DEXIA è GIA STATA SALVATA...

avete visto...ha tenuto bene i0,85 e anche indice tiene i 15800
solo sotto questi valori c'è da preoccuparsi e stoppare ma adesso si allunga
long long anche i ciclisti danno long
tesya e spalla rialzista anche sull'euro/dollaro fino a 1,45
tranquilli
accumulate e ringraziate


NON ASPETTATE,COME CERTI ,,,,, CHE ASPETTANO UNICREDITO A 0,8 PERCHè POI SCAPPA E NON LA PRENDONO PIU....
ACCUMULATE E RINGRAZIATE
SP500 TIENE BENE E ANCHE L'EURO...
LONG SICURO
è COME RUBARE LE CARAMELLE AI BAMBINI..ALTRO GIRO...SICURO FINO A 1,05
non hai letto bene

non parlavo di dexia
ma di Crediop che è una banca italiana interamente controllata da dexia e che ha rifilato 10 miliardi di obbligazioni agli italiani
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto