Bund, bond e la bband : Obama is calling YOU vm69 (2 lettori)

ditropan

Forumer storico
guarda al tel m'è bastato fare qualche trade con iw sulle commodities:D:lol::down:
non sono tipo da andare a mercato:no: o aspettare mezz'ora per avere telefonata di ritorno dell'eseguito:D questo quando ancora c'erano tutte le fosse pienamente operative

ho già capito che quà tocca cambiare :rolleyes: ... cosa mi consigli come piatta fleurs ?
 

PILU

STATE SERENI
da repubblica ...


Usa-Ue-Cina
triangolo ad alta tensione In coincidenza con l'improvvisa "apertura delle ostilità" Usa-Cina da parte dell'Amministrazione Obama, con l'accusa di manipolazione del renminbi mossa ai cinesi dal neosegretario al Tesoro Geithner, anche il Congresso di Washington lancia un segnale nella stessa direzione. 53 deputati hanno firmato una lettera per chiedere al governo federale che ogni sussidio pubblico sia "condizionato alla creazione di posti di lavoro americani in America, non posti di lavoro cinesi in Cina".

Riemerge così a Washington l'idea di inserire nelle leggi di spesa pubblica una clausola contro l'outsourcing. Sarebbero escluse da ogni sovvenzione statale quelle imprese che delocalizzano una parte delle loro attività in filiali estere. E' una proposta di difficile applicazione, e se mai venisse varata sarebbero dolori per molte multinazionali Usa. Ma è la conferma che l'Anno del Bue rischia di essere turbolento per le relazioni fra Washington e Pechino.

Mentre sono chiusi per le ferie del Capodanno lunare i mercati finanziari in Cina, Corea del Sud, Taiwan e Singapore, e molti suoi connazionali si godono un'intera settimana di vacanze, il premier cinese Wen Jiabao è partito oggi per una lunga tournée europea, che sarà dominata dalla recessione e dalla ricerca di risposte concertate da parte dei governi.

I dietrologi osserveranno con malizia che il capo del governo di Pechino omaggia l'Europa prima di rendersi in visita alla nuova Amministrazione americana. Ma le illazioni sono probabilmente infondate: questo viaggio era programmato da tempo, in concomitanza con l'invito di Wen al World Economic Forum di Davos; e l'Amministrazione Obama non ha avuto né tempo né voglia di inserire inviti a dignitari stranieri nella prima settimana post-insediamento.

Inoltre non bisogna dimenticare che l'Unione europea è il principale partner commerciale della Cina, avendo sostituito in questa posizione gli Stati Uniti fin dal 2007. La visita di Wen Jiabao avviene dopo alcuni mesi di alta tensione durante la presidenza francese: i leader della Repubblica Popolare reagirono molto duramente dopo che Nicolas Sarkozy (allora presidente di turno dell'Unione) ricevette il Dalai Lama all'Eliseo. Pur preoccupata dalla recessione, la dirigenza cinese non rinuncia mai a regolare i conti: Parigi non farà parte delle tappe di Wen che includono oltre alla Svizzera la Gran Bretagna, la Germania e la Spagna.

Di particolare interesse sarà l'incontro tra Wen e Gordon Brown perché il premier inglese presiede il G-20, cioè la cornice istituzionale che sta progressivamente sostituendo il G-8 per affrontare i temi della governance globale in questa crisi. Con l'Europa è sempre aperta la questione del ri-bilanciamento dei pesi di ciascuna nazione in seno al Fondo monetario internazionale.

Se vogliono che la Cina si prenda più responsabilità in questa crisi, per esempio aumentando il proprio contributo finanziario al Fmi per aiutare i paesi a rischio-bancarotta, le nazioni europee devono accettare di vedere ridimensionati le proprie quote e i propri diritti di voto. Non va dimenticato che il Fmi può avere una voce decisiva proprio per stabilire se sia vero o no che Pechino manipola la valuta offrendo un vantaggio competitivo sleale alle proprie esportazioni.

La questione commerciale è un tema di primaria importanza non solo nelle relazioni Usa-Cina ma anche per l'Europa. I dati finali del 2008 sul disavanzo europeo verso la Cina non sono stati ancora resi noti, ma è certo che si tratterà di un deficit-record, superiore ai 160 miliardi di euro del 2007. I contenziosi anti-dumping con la Cina sono aperti in vari settori, dal tessile e calzaturiero fino ad alcuni prodotti di acciaio.

In India gli ultimi sviluppi dello scandalo Satyam fanno tremare la società di certificazione Pricewaterhouse Cooper. La polizia indiana infatti ha arrestato due dirigenti locali della multinazionale specializzata nella revisione dei conti, accusati di avere avallato il falso in bilancio per un miliardo di dollari. Gli sviluppi dell'indagine sul crac della società di servizi informatici di Bangalore possono avere ricadute negli Stati Uniti, dove la Satyam era quotata in Borsa. La legislazione americana consente agli azionisti di citare in giudizio per danni anche i revisori dei bilanci. Il crac della Enron (2001) portò alla rovina anche la sua società di certificazione, Arthur Andersen.

attenzione alle illusioni che i musetti gialli si piegano agli americani per poter esportare le proprie merci .....

p.s. mi dite per favore dove si trovano i dati delle aste dei titoli usa ?

grazie
 

msldnl

Nuovo forumer
da repubblica ...


Usa-Ue-Cina
triangolo ad alta tensione In coincidenza con l'improvvisa "apertura delle ostilità" Usa-Cina da parte dell'Amministrazione Obama, con l'accusa di manipolazione del renminbi mossa ai cinesi dal neosegretario al Tesoro Geithner, anche il Congresso di Washington lancia un segnale nella stessa direzione. 53 deputati hanno firmato una lettera per chiedere al governo federale che ogni sussidio pubblico sia "condizionato alla creazione di posti di lavoro americani in America, non posti di lavoro cinesi in Cina".

Riemerge così a Washington l'idea di inserire nelle leggi di spesa pubblica una clausola contro l'outsourcing. Sarebbero escluse da ogni sovvenzione statale quelle imprese che delocalizzano una parte delle loro attività in filiali estere. E' una proposta di difficile applicazione, e se mai venisse varata sarebbero dolori per molte multinazionali Usa. Ma è la conferma che l'Anno del Bue rischia di essere turbolento per le relazioni fra Washington e Pechino.

Mentre sono chiusi per le ferie del Capodanno lunare i mercati finanziari in Cina, Corea del Sud, Taiwan e Singapore, e molti suoi connazionali si godono un'intera settimana di vacanze, il premier cinese Wen Jiabao è partito oggi per una lunga tournée europea, che sarà dominata dalla recessione e dalla ricerca di risposte concertate da parte dei governi.

I dietrologi osserveranno con malizia che il capo del governo di Pechino omaggia l'Europa prima di rendersi in visita alla nuova Amministrazione americana. Ma le illazioni sono probabilmente infondate: questo viaggio era programmato da tempo, in concomitanza con l'invito di Wen al World Economic Forum di Davos; e l'Amministrazione Obama non ha avuto né tempo né voglia di inserire inviti a dignitari stranieri nella prima settimana post-insediamento.

Inoltre non bisogna dimenticare che l'Unione europea è il principale partner commerciale della Cina, avendo sostituito in questa posizione gli Stati Uniti fin dal 2007. La visita di Wen Jiabao avviene dopo alcuni mesi di alta tensione durante la presidenza francese: i leader della Repubblica Popolare reagirono molto duramente dopo che Nicolas Sarkozy (allora presidente di turno dell'Unione) ricevette il Dalai Lama all'Eliseo. Pur preoccupata dalla recessione, la dirigenza cinese non rinuncia mai a regolare i conti: Parigi non farà parte delle tappe di Wen che includono oltre alla Svizzera la Gran Bretagna, la Germania e la Spagna.

Di particolare interesse sarà l'incontro tra Wen e Gordon Brown perché il premier inglese presiede il G-20, cioè la cornice istituzionale che sta progressivamente sostituendo il G-8 per affrontare i temi della governance globale in questa crisi. Con l'Europa è sempre aperta la questione del ri-bilanciamento dei pesi di ciascuna nazione in seno al Fondo monetario internazionale.

Se vogliono che la Cina si prenda più responsabilità in questa crisi, per esempio aumentando il proprio contributo finanziario al Fmi per aiutare i paesi a rischio-bancarotta, le nazioni europee devono accettare di vedere ridimensionati le proprie quote e i propri diritti di voto. Non va dimenticato che il Fmi può avere una voce decisiva proprio per stabilire se sia vero o no che Pechino manipola la valuta offrendo un vantaggio competitivo sleale alle proprie esportazioni.

La questione commerciale è un tema di primaria importanza non solo nelle relazioni Usa-Cina ma anche per l'Europa. I dati finali del 2008 sul disavanzo europeo verso la Cina non sono stati ancora resi noti, ma è certo che si tratterà di un deficit-record, superiore ai 160 miliardi di euro del 2007. I contenziosi anti-dumping con la Cina sono aperti in vari settori, dal tessile e calzaturiero fino ad alcuni prodotti di acciaio.

In India gli ultimi sviluppi dello scandalo Satyam fanno tremare la società di certificazione Pricewaterhouse Cooper. La polizia indiana infatti ha arrestato due dirigenti locali della multinazionale specializzata nella revisione dei conti, accusati di avere avallato il falso in bilancio per un miliardo di dollari. Gli sviluppi dell'indagine sul crac della società di servizi informatici di Bangalore possono avere ricadute negli Stati Uniti, dove la Satyam era quotata in Borsa. La legislazione americana consente agli azionisti di citare in giudizio per danni anche i revisori dei bilanci. Il crac della Enron (2001) portò alla rovina anche la sua società di certificazione, Arthur Andersen.

attenzione alle illusioni che i musetti gialli si piegano agli americani per poter esportare le proprie merci .....

p.s. mi dite per favore dove si trovano i dati delle aste dei titoli usa ?

grazie
Ma il cambio del renminbi non è fissato palesemente dal governo? Cosa c'entra la parola manipolato, veramente è la parola usata da Geithner? Se si cominciamo proprio bene.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Ha detto che la Cina è un manipolatore del cambio... inteso con il fatto che dopo la rivalutazione effetuata negl ultimi due anni ora sembra che la valuta sia fermata e gli USA hanno paura della tentazione della svalutazione. :)
 

msldnl

Nuovo forumer
Ha detto che la Cina è un manipolatore del cambio... inteso con il fatto che dopo la rivalutazione effetuata negl ultimi due anni ora sembra che la valuta sia fermata e gli USA hanno paura della tentazione della svalutazione. :)

E' la parola manipolare che induce a pensare a manovre nascoste e invece la cina lo fa alla luce del sole, almeno in questo somo onesti:D
 

f4f

翠鸟科
gli USA hanno paura della tentazione della svalutazione.

gli usa hanno davanti una ( a mio parere) inevitabile svalutazione
il quando-come-quanto (soprattutto il quanto) però lo voglioni decidere loro
 

Fernando'S

Forumer storico
deciso: questo è forum di segaioli mentali :)

..... mi sa che mi compro l'etf di gipa .....

questo sta facendo un bel triplo minimo ... è la solita vecchia conta ottimista .... non ci sono nuovi minimi e se continuano a non esserci ci si puo' leggere una onda 1 e una onda 2 ....con quel che segue per il futuro prox

Dax260109.gif
 

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