Bund, bond e la bband : Obama is calling YOU vm69 (1 Viewer)

Metatarso

Forumer storico
ah dimenticavo di dirvi: dall'economia reale (e non da cazzari su forum e blog alla Beppe Grillo :D) mi giungono buone notizie :up:
Ricordate 2 settimane fa, che parlavamo della fiducia dei consumatori italiani, e io vi dicevo che avevo conferme e mi toccavo le bolas ?
Ebbene, le conferme di ripresa si moltiplicano da più fonti, che non si conoscono fra di loro e sono in settori diversi

Boh, forse ne parlano tutti volentieri per tirare un sospiro di sollievo rispetto allo stop di dicembre-gennaio, comunque... continuamo a toccarci vigorosamente, speriamo che non sia il rimbalzo del gatto morto... potremmo già essere nella fase in cui è stato metabolizzato l'impatto degli inevitabili licenziamenti, e la gente ha preso le misure dell'impatto della crisi su sè stessi :up:
 

PILU

STATE SERENI
ah dimenticavo di dirvi: dall'economia reale (e non da cazzari su forum e blog alla Beppe Grillo :D) mi giungono buone notizie :up:
Ricordate 2 settimane fa, che parlavamo della fiducia dei consumatori italiani, e io vi dicevo che avevo conferme e mi toccavo le bolas ?
Ebbene, le conferme di ripresa si moltiplicano da più fonti, che non si conoscono fra di loro e sono in settori diversi

Boh, forse ne parlano tutti volentieri per tirare un sospiro di sollievo rispetto allo stop di dicembre-gennaio, comunque... continuamo a toccarci vigorosamente, speriamo che non sia il rimbalzo del gatto morto... potremmo già essere nella fase in cui è stato metabolizzato l'impatto degli inevitabili licenziamenti, e la gente ha preso le misure dell'impatto della crisi su sè stessi :up:

che l'ottimismo sia sempre positivo siamo d'accordo, ma se l'ottimismo sfonda nella speranza o illusione allora fa decisamente male, caro meta lo sai bene che la propagazione sull'economia reale è solo agli inizi, per vedere i veri effetti bisogna attendere almeno giugno p.v., e se la bce afferma questo ...

Bce: economia mondiale attraversa fase di grave recessione
di ANSA
Persiste la debolezza europea, e' sos protezionismo

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - L'economia mondiale 'sta attraversando una fase di grave recessione' e persiste la debolezza nell'euro-zona, per la Bce.Nel bollettino di febbraio, l'organizzazione rileva che 'l'entita' e la durata del rallentamento dipenderanno in misura fondamentale dai tempi di soluzione della crisi finanziaria'. E sottolinea che occorre 'arginare le richieste di misure protezionistiche' sebbene 'a oggi non si rilevino evidenze importanti di un aumento delle misure concrete' in tal senso.La Bce evidenzia che il livello di incertezza sull'inflazione 'resta eccezionalmente elevato' ma si attende un'ulteriore riduzione a meta' anno portandosi 'su livelli molto bassi' con un ripresa della crescita 'nella 2/a meta'dell'anno'. Ritiene poi che i governi europei che hanno visto aumentare il deficit pubblico a casa della crisi e degli interventi a sostegno delle banche debbano ristabilire 'quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine'. E conclude che nel 1/o trimestre 2009 le banche dell'area europea dovrebbero mostrare meno rigidita' nella concessione di mutui per l'acquisto di abitazioni dopo la forte stretta dei due trimestri precedenti.(ANSA).
index.asp


quando solitamente è molto dosata nel modo di diffondere notizie ... allora oserei dire a qs punto che ancora non abbiamo visto il peggio
 

gipa69

collegio dei patafisici
ah dimenticavo di dirvi: dall'economia reale (e non da cazzari su forum e blog alla Beppe Grillo :D) mi giungono buone notizie :up:
Ricordate 2 settimane fa, che parlavamo della fiducia dei consumatori italiani, e io vi dicevo che avevo conferme e mi toccavo le bolas ?
Ebbene, le conferme di ripresa si moltiplicano da più fonti, che non si conoscono fra di loro e sono in settori diversi

Boh, forse ne parlano tutti volentieri per tirare un sospiro di sollievo rispetto allo stop di dicembre-gennaio, comunque... continuamo a toccarci vigorosamente, speriamo che non sia il rimbalzo del gatto morto... potremmo già essere nella fase in cui è stato metabolizzato l'impatto degli inevitabili licenziamenti, e la gente ha preso le misure dell'impatto della crisi su sè stessi :up:

avranno comprato tutti oro.. :D però ora storna (visto anche il discorso del trema) e l'economia ne risente! :p

scherzo..... però dopo aver pensato al peggio diciamo che ora sono solo cauti ma non pensano al peggio.
E per dare retta ai cazzari sui mercati :D questo si riflette nel comportamento degli spread obbligazionari divisi sui diversi rating, fino alla A il recupero è stato consistente mentre sotto ci son state un po più difficoltà...

Dimenticavo, ben guarito! :)
 

eneacim

Nuovo forumer
ma scusa la scommessa falla con il future bund....se va bene guadagni lo stesso ma non tocchi il mutuo. Non ha senso scommetere con un mutuo, ci sono altri strumenti per la tua view.

Non sono ancora un trader su derivati.... vi leggo (ormai da anni..) semplicemente come canale di informazione e per farmi un'idea macro. (e per le donnine :p )

E poi non avrei la liquidità per gestire la posizione. (e forse neanche troppo tempo..ma la prima condizione è già sia necessaria che sufficiente per impedirmi la cosa...)
Per intenderci: la mia situazione finanziaria non mi permette attualmente "investimenti/flussi di cassa negativi"... quindi l'obiettivo è solo di avere flussi di cassa il meno negativi possibile nei prox 25 anni e cmq sostenibili.
E' per questo che andrò o sul fisso o alla ricerca di una cap (se non costa troppo per lo stesso motivo di prima), io temo rischi di iperinflazione a medio/lungo e l'impossibilità di far fronte a quelle rate.
Purtroppo di un tetto ne ho bisogno e ora come ora pur spendendo una cifra ragionevole son sempre 6000 € annui d'affitto...
 

eneacim

Nuovo forumer
che l'ottimismo sia sempre positivo siamo d'accordo, ma se l'ottimismo sfonda nella speranza o illusione allora fa decisamente male, caro meta lo sai bene che la propagazione sull'economia reale è solo agli inizi, per vedere i veri effetti bisogna attendere almeno giugno p.v., e se la bce afferma questo ...

Bce: economia mondiale attraversa fase di grave recessione
di ANSA
Persiste la debolezza europea, e' sos protezionismo

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - L'economia mondiale 'sta attraversando una fase di grave recessione' e persiste la debolezza nell'euro-zona, per la Bce.Nel bollettino di febbraio, l'organizzazione rileva che 'l'entita' e la durata del rallentamento dipenderanno in misura fondamentale dai tempi di soluzione della crisi finanziaria'. E sottolinea che occorre 'arginare le richieste di misure protezionistiche' sebbene 'a oggi non si rilevino evidenze importanti di un aumento delle misure concrete' in tal senso.La Bce evidenzia che il livello di incertezza sull'inflazione 'resta eccezionalmente elevato' ma si attende un'ulteriore riduzione a meta' anno portandosi 'su livelli molto bassi' con un ripresa della crescita 'nella 2/a meta'dell'anno'. Ritiene poi che i governi europei che hanno visto aumentare il deficit pubblico a casa della crisi e degli interventi a sostegno delle banche debbano ristabilire 'quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine'. E conclude che nel 1/o trimestre 2009 le banche dell'area europea dovrebbero mostrare meno rigidita' nella concessione di mutui per l'acquisto di abitazioni dopo la forte stretta dei due trimestri precedenti.(ANSA).
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quando solitamente è molto dosata nel modo di diffondere notizie ... allora oserei dire a qs punto che ancora non abbiamo visto il peggio

la mia view si basa poi su questo....
 

Metatarso

Forumer storico
che l'ottimismo sia sempre positivo siamo d'accordo, ma se l'ottimismo sfonda nella speranza o illusione allora fa decisamente male, caro meta lo sai bene che la propagazione sull'economia reale è solo agli inizi, per vedere i veri effetti bisogna attendere almeno giugno p.v., e se la bce afferma questo ...

Bce: economia mondiale attraversa fase di grave recessione
di ANSA
Persiste la debolezza europea, e' sos protezionismo

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - L'economia mondiale 'sta attraversando una fase di grave recessione' e persiste la debolezza nell'euro-zona, per la Bce.Nel bollettino di febbraio, l'organizzazione rileva che 'l'entita' e la durata del rallentamento dipenderanno in misura fondamentale dai tempi di soluzione della crisi finanziaria'. E sottolinea che occorre 'arginare le richieste di misure protezionistiche' sebbene 'a oggi non si rilevino evidenze importanti di un aumento delle misure concrete' in tal senso.La Bce evidenzia che il livello di incertezza sull'inflazione 'resta eccezionalmente elevato' ma si attende un'ulteriore riduzione a meta' anno portandosi 'su livelli molto bassi' con un ripresa della crescita 'nella 2/a meta'dell'anno'. Ritiene poi che i governi europei che hanno visto aumentare il deficit pubblico a casa della crisi e degli interventi a sostegno delle banche debbano ristabilire 'quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine'. E conclude che nel 1/o trimestre 2009 le banche dell'area europea dovrebbero mostrare meno rigidita' nella concessione di mutui per l'acquisto di abitazioni dopo la forte stretta dei due trimestri precedenti.(ANSA).
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quando solitamente è molto dosata nel modo di diffondere notizie ... allora oserei dire a qs punto che ancora non abbiamo visto il peggio
Se tu a parlare di ottimismo ;) Il mio è realismo e parlo di Italia: immagino che lo shock c'è stato a dicembre. Adesso ognuno ha metabolizzato e ragionato sui propri mezzi.
Se hai uno stipendio abbastanza sicuro o delle disponibilità, perchè non dovresti spendere e fare le stesse cose di prima ? Chi è così scemo da privarsi dei piaceri e delle abitudini, sapendo che i mezzi li ha, e che la vita è breve ?
Considera che quando un consumatore spende, c'è un commerciante che vende e un industriale che fabbrica, e nessuno è costretto a licenziare ;) La tenuta del consumatore in questa fase è la chiave per fare reggere l'occupazione.

Poi gli italiani sono quelli assolutamente meno indebitati di tutta Europa. Che gliene frega della crisi del debito ? :D E mi sono rotto di leggere che l'Italia negli anni scorsi ha avuto basso PIL: è perchè gli italiani non si indebitavano come gli altri !

Gli italiani sono sempre stati un popolo di formiche, e ora le formiche facciano festa, fanqulo alle cicale :tie:
 

msldnl

Nuovo forumer
Ormai sappiamo tutti che il piano Obama sia una cagata pazzesca per servire le elite finanziarie che lo hanno sponsorizzato, comunque oggi Tremonti lo ribadisce "fra le righe" :rolleyes:




L’intervento
le Patologie del Mercato e il Piano di Obama
La degenerazione del capitalismo si è manifestata principalmente in 4 patologie. Prima patologia. Per secoli i banchieri hanno raccolto denaro sulla fiducia e prestato denaro a proprio rischio, valutando propriamente il rischio che così si assumevano. La nuova tecnica della finanza ha invece consentito, a chi raccoglie il denaro, di liberarsi dal rischio e di farlo con una tecnica per cui si vende a terzi il rischio, incorporandolo in nuovi prodotti finanziari. Così che meno rischi e più guadagni. È così che il rischio ha cominciato a circolare.
Esiste un'ampia «letteratura» secondo cui questi meccanismi avrebbero dovuto avere una funzione positiva, di riduzione progressiva, di ammortamento del rischio. Più o meno tutti avrebbero così beneficiato della distribuzione del rischio operata via prodotti «derivati», persino i contadini indiani. Insomma, secondo questa letteratura, i derivati avrebbero costituito una nuova e positiva scoperta sociale. Come se la grande scoperta sociale dell'Ottocento, l'imposta progressiva, fosse seguita da una nuova scoperta pure socialmente positiva: la finanza «derivativa». Questo ha fatto degenerare i modelli di comportamento. C'è un antico detto, secondo cui i banchieri ti prestano il denaro come l'ombrello. Ma te lo prestano quando c'è il bel tempo e te lo ritirano quando invece viene la pioggia. Qui è avvenuto l'opposto: più debito e ancora più debito. È così che si è diffusa l'arte di vivere indebitati, grazie al buon cuore delle banche, e nella progressione di un paradigma che, basato sull'azzardo matematizzato dei derivati, ha creato e sta creando effetti progressivi di crisi.
Seconda patologia. La possibilità di sviluppare attività economiche e finanziarie (il nuovo capitalismo emergente e performante) fuori dalle giurisdizioni ordinarie. È stato detto che questo tipo di evoluzione degenerativa del capitalismo è dovuto alla cosiddetta deregulation . In parte è stato così. In effetti negli Stati Uniti nel 1995, nel 1997, nel 1999 e ancora nel 2000, sono stati formalizzati provvedimenti legislativi assolutamente orientati nel senso della deregulation finanziaria. È così, ma non è solo così. La deregulation , infatti, non spiega tutto. L'Europa, per esempio, è un'area fortemente regolamentata. Eppure è un'area su cui pure c'è l'impatto della crisi. L'essenza del problema non sta in realtà solo nella deregulation , che pure — si ripete — ha avuto un suo ruolo, quanto nella possibilità di sviluppare attività fuori da ogni tipo di giurisdizione. La struttura geopolitica che si è aperta nel mondo ha in specie consentito di «fare shopping» di legislazione, di sviluppare attività non solo in aree caratterizzate da una giurisdizione ordinaria vera — vera perché congiuntamente formale e sostanziale — ma anche in aree che formalmente erano organizzate come giurisdizioni, ma sostanzialmente erano (e sono) aree nelle quali l'unica regola è quella di non avere regole. Ed è così che una quota importante del capitalismo è entrata, più che nello schema della deregulation , nel regno dell’anomia.
Terza patologia. Il capitalismo è essenzialmente basato sullo schema tipico, sull'idealtipo della società di capitali. Il capitalismo ha generato la società per azioni e viceversa. Come nella storia dell'uovo e della gallina. Ed è in specie proprio sullo schema della società di capitali che si è sviluppato quel sistema di equilibri di cui il capitalismo ha vitale bisogno. Il sistema dei controlli giurisdizionali, amministrativi, mediatici, giudiziari, è stato in specie ed è a sua volta basato proprio sullo schema della società per azioni. Questo è stato fino a pochi anni fa. Poi la parte affluente e più dinamica e performante del capitalismo è uscita dallo schema della società per azioni e ha utilizzato altri strumenti: gli hedge fund , gli equity fund . Questi sono strumenti che rappresentano una evoluzione assolutamente esterna e alternativa rispetto allo schema legale di base proprio del capitalismo, che è appunto quello della società per azioni.
Quarta patologia. Il capitalismo, e dentro il capitalismo lo strumento principe della società per azioni, si basano tra l'altro sul criterio della partita doppia. E questo è, come dire, un tributo che va pagato a un antico francescano, a fra' Luca Pacioli. Il criterio della partita doppia si organizza fondamentalmente e essenzialmente sulla distinzione tra conto patrimoniale e conto economico. Non esiste l'uno senza l'altro e non esiste l'altro senza l'uno. Diversamente, l'ultimo capitalismo si è liberato dal vincolo della partita doppia. Si è spostato solo sul conto economico, abbandonando la base del conto patrimoniale. Questo non è stato solo un passaggio contabile, è stato soprattutto un passaggio politico e morale. Il conto patrimoniale è infatti il mondo dei valori. Il conto economico è invece il mondo dei prezzi. Il conto patrimoniale è un mondo in cui vedi la struttura, la storia, l'origine, il presente e il futuro di una società, e anche la sua missione industriale e morale. Il conto economico è invece un'altra cosa. Se tutto il capitalismo vira sul conto economico e cessa di essere orientato nella logica della lunga durata, come è invece tipico e proprio del conto patrimoniale, se diventa corto e breve, perché così è la logica del conto economico, se non conta più la durata della società, ma l'anno sociale, questo a sua volta diviso in semestri, in trimestri, in fixing giornalieri, allora è chiaro che quasi tutto cambia. È così che il capitalismo ha preso la forma istantanea del conto economico. È così che è venuto via via configurandosi un capitalismo di tipo nuovo, di tipo take away : estrai ricchezza dal conto patrimoniale, saccheggi i valori che ci sono dentro e li porti fuori.
L’uscita dalla crisi: la via normale.
Nel biennio 2007-08 la via che si è tentato di percorrere per uscire dalla crisi è stata principalmente la via americana. Nel biennio 2007-08 negli Stati Uniti si è fatto di tutto. È stato applicato tutto l'arsenale della politica economica: iniezioni di liquidità, abbattimenti dei saggi di interesse, riduzioni fiscali, sospensioni di Borsa, salvataggi bancari, fallimenti bancari, piani di salvataggio bancari, azzeramento dei tassi di interesse (il capitale con rendimento zero non è solo o tanto un dato economico, è soprattutto un dato politico). Tutto questo è servito a ben poco. Non è salita la crescita economica. Per contro, è salito il debito pubblico.
La politica per il biennio 2009-10, concordata in novembre dal G20 di Washington e in aggiunta ora sviluppata dalla nuova presidenza statunitense, è una variante su questo schema. Una variante quantitativa (almeno altri 800 miliardi di interventi e di debito pubblico in più). Una variante qualitativa (l'aggiunta di forti politiche keynesiane di pubblica domanda e di investimento pubblico). In più, vi è la forza simbolica e perciò politica del nuovo presidente. L'ottimismo della volontà ci spinge in questa direzione. In considerazione più della forza simbolica del nuovo presidente che della forza economica del piano. Il pessimismo della ragione ci impone tuttavia di avanzare una ipotesi di soluzione alternativa, ispirata da una forma di «pensiero laterale».
Una «uscita di sicurezza?»
È più o meno come essere dentro un videogame. Quando sei in un videogame, ti trovi davanti un mostro: affronti il mostro, lo sconfiggi e passi al livello successivo. Ma, dopo la vittoria, proprio quando stai cercando di rilassarti, arriva un altro mostro, più grande del precedente.
Oggi ci sono sette mostri: il primo mostro era la crisi dei subprime , ed è stato gestito; il secondo era il collasso del mercato del credito; il terzo era la bancarotta delle maggiori istituzioni bancarie; il quarto era il collasso delle Borse. Ora, nascosti dietro l'angolo, ci sono il quinto mostro (le carte di credito), il sesto (le possibili bancarotte di società, prodotte dalle difficoltà di classamento dei loro corporate bond) e il settimo: i derivati, simbolo della finanza deviata. I derivati nel loro crescente importo sono 12,5 volte il Pil del pianeta. L'importo netto è stimato inferiore, tra i 50 e i 25 trilioni di dollari (il Piano Obama è atteso per meno di 1 trilione!). E tuttavia, lordo o netto che sia l'importo, quello generato dai derivati è un diffuso, indecifrabile, pervasivo rischio di controparte, tale da configurare quello che si definisce come «rischio incalcolabile». In un comune videogame, quando si è stanchi, si può semplicemente spegnere. Ma in questo gioco, in questo gioco reale, ciò non è possibile.
Che fare? Se hai un infarto curi il cuore e non le gambe. Se la crisi ha origine nella finanza, non la curi dalla parte sbagliata, con gli stimoli (sic!) applicati dal lato dell'economia reale. È certo giusto agire sulle strutture sociali ed economiche, per cercare di assicurarne la tenuta. Ma forse non è giusto pensare che bastino gli stimoli per invertire le tendenze dominanti e dominate da una crisi che è nata e produce i suoi effetti paralizzanti nell'altra parte dell'economia. E cioè non nell'economia reale, ma appunto nella finanza. Se l'origine della crisi è nella finanza, e dentro la finanza, se la causa della crisi è nella mancanza di fiducia tra banchieri e finanzieri, se la crisi non è una crisi di liquidità ma una crisi di solvibilità (perché temi che la tua controparte possa essere insolvente e quindi preferisci non averci rapporti), la medicina non è nel fondere banche fallite con banche fallite, non è nello switch o swap tra debito privato e debito pubblico, non è creando domanda privata artificiale addizionale. Se sei drogato, la cura non si fa con altra droga. Se il male è il debito — un eccesso di debito — la cura non è data da altro debito addizionale, privato o pubblico che sia.
Salvare tutto è missione divina. Se si pensa di salvare tutto, con l'ultima istanza dei governi, con i debiti pubblici, finisce che non si salva niente e si perdono alla fine anche i bilanci pubblici. Salvare il possibile è invece missione politica. La forma di pensiero da applicare in questa prospettiva è nuovissima e, anzi, vecchissima, è insieme secolare e sapienziale. È quella biblica: sabbatica o giubilare. E consiste nel separare il bene dal male. Salvare le famiglie, le industrie, la parte delle banche autenticamente funzionale per lo sviluppo. Separare il resto, immettendolo in veicoli ad hoc , stabilire una moratoria di tassi e di tempi, sterilizzare i relativi valori nei bilanci. Il nome tecnico può cambiare: bad bank o chapter 11 , ma la sostanza è la stessa, chiusa in una formula di radicale separazione del bene dal male, del funzionale dallo speculativo.
Il futuro non può in ogni caso essere il seguito o la proiezione del passato. I secoli passati sono stati, nelle relazioni economiche internazionali, soprattutto i secoli del gold standard . Il nuovo secolo deve, può essere il secolo del legal standard . Fatto da regole non limitate alla finanza, ma estese alla struttura sostanziale del capitalismo, come è degenerata negli ultimi anni. Senza nuove regole il superamento di questa crisi, fatto con i vari piani di salvataggio o con la bad bank , sarebbe infatti solo la preparazione della nuova.
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=PRIMA_PAGINA&doc=RICH2
Non ha menzionato la leva finanziaria che se usata male porta a situazioni simili a quella di Deutsche Bank che ha prestiti per un valore 50 volte superiore al proprio patrimonio, tutti noi usiamo la leva ma nessuno di noi si sogna di arrivare ad un tale livello, perchè loro lo hanno fatto ? Perchè sapevano che qualcuno avrebbe detto "sono troppo grandi per fallire" e da qui che deve iniziare Obama.
P.S. Se hai notizie più precise sul piano Obama postacele da quello che ho letto in giro non si capisce niente.
 

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