BUND BOND e tutta la BBBanda v.m.18anni (5 lettori)

dan24

Forumer storico
Andrea 53 ha scritto:
accidenti i tedeschi si sono gia calmati ........chiuso metà dei certificati short + 20 % peccato la cifra sia ridicola :)

ecco se avessi fatto cosi sempre cioè rispettato il mio punto di profit ora sarei in gain , ma invece di solito mi dicevo "aspetta perchè uscire propio ora che comincia il bello ".
scusate sto scrivendo più per me che per voi :-D

ora chiudo il resto e vado a fare shopping su incarico di mia moglie
e con il mio misero gain mi prendo una bottiglia di buon vino :p
e a voi giovanissimi dico divertitevi e ricordatevi che tutto passa quindi GODETEEEEEEEEEEEEEE :love:

te pensa il paradosso...io di solito chiudo troppo presto anzi togli il di solito e quando tengo mi rimangia tutto il gain se non peggio...

ciao andrea buone compere
 

f4f

翠鸟科
Andrea 53 ha scritto:
accidenti i tedeschi si sono gia calmati ........chiuso metà dei certificati short + 20 % peccato la cifra sia ridicola :)

ecco se avessi fatto cosi sempre cioè rispettato il mio punto di profit ora sarei in gain , ma invece di solito mi dicevo "aspetta perchè uscire propio ora che comincia il bello ".
scusate sto scrivendo più per me che per voi :-D

ora chiudo il resto e vado a fare shopping su incarico di mia moglie
e con il mio misero gain mi prendo una bottiglia di buon vino :p
e a voi giovanissimi dico divertitevi e ricordatevi che tutto passa quindi GODETEEEEEEEEEEEEEE :love:

grazie dei consigli
scrivere qui serve a sè stessi per fissare le idee
e agli altri, per imparare
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
è finito il rock'nd'roll si ritorna al vecchio refrain
cè i dati puoi trovarli su futuresource.com e sul sito dell'eurex

ciao Andrea , metti in moto i consumi :lol:
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
US Treasuries hit by technical selling for 2nd day

By Wayne Cole

NEW YORK, Dec 17 (Reuters) - Treasuries prices were swept lower for a second straight session on Friday as technical selling from different pockets of the market overshadowed a moderate set of U.S. inflation numbers.

The benchmark 10-year note <US10YT=RR> lost 10/32 in price, lifting its yield to 4.23 percent from 4.19 percent late Thursday. Yields had got as low as 4.07 percent mid-week but many investors has since rushed to book profits, particularly on curve flattening trades.

The sell-off came in spite of an as-expected rise of 0.2 percent in both the consumer price index and the core index excluding food and energy.

This should have been a relief to the bond market after two months of upside surprises on inflation, but an initial bounce in Treasuries was quickly smothered by sellers.

"The data should tend to encourage views that the Fed is correct and that inflation looks to be contained," said Alan Ruskin, director of research at 4CAST.

"Net-net nothing here for the market to get excited at all, and the bond sell-off after the data does not look like it is allied to the numbers, but more of a continuation from yesterday, notably from mortgage selling," he added.

Some traders did note that annual growth in the core CPI rate ticked up to 2.2 percent from 2.0 percent, the highest reading since October 2002.

"I've heard people use this to explain the sell-off, but that's just an excuse. Clearly some people just wanted to sell," said one trader at a U.S. primary dealer. "The Fed is focused on the core PCE measure and that's still stuck at 1.5 percent."

The Federal Reserve's favored gauge of inflation is the core personal consumption expenditures index, or CPE, and that rose at an annual 1.5 percent pace in October, well within the central bank's comfort zone.

Such was cold comfort to bond bulls, however, as sellers took advantage of illiquid year-end conditions to dominate. The two-year note <US2YT=RR> eased 2/32 in price, taking its yield to 3.04 percent from 2.99 percent.

Five-year notes <US5YT=RR> fell 7/32, leaving yields at 3.62 percent from 3.57 percent. The 30-year bond <US30YT=RR> slid 18/32, yielding 4.86 percent, up from 4.82 percent.

The pressure on longer-dated debt reflected profit-taking on curve flattening trades. These involve borrowing short to buy longer-dated debt on a bet the latter will outperform in an environment of rising official interest rates but still subdued inflation expectations.

Such trades have been very popular, and profitable, in recent weeks and some unwinding was no surprise before year-end, said traders.

Across the Atlantic, euro debt had trouble of its own after after the influential Ifo survey of German business showed a surprise improvement. This followed strong surveys of regional U.S. manufacturing out this week and suggested global industry was proving more resilient than bond bulls had hoped.

On the other hand, investors have been shorting Treasuries to buy German bunds recently, partly in expectations of a falling dollar, and anything that hurts euro debt can be a short-term positive for Treasuries.
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
Ah un saluto e un a cagher generalizzato + vadavia le ciapet da parte di Riccardo















non l'ha detto esplicitamente ma era facilmente leggibile tra le righe :D :smile: :D :-o
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
ok ok ok non è successo niente , come l'altro giorno hanno finto o provato a rompere al rialzo, oggi è toccato alla parte sud del grafo, si ritorno nel ventre materno alias range 112,5 -113
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
istantanea di un bundarolo X , il nome secretato perchè il 3d è spiato dalle autorità

1103297137danfumello.jpg
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
FED: L'AUMENTO DEI TASSI NON E' COSI' SCONTATO
NEW YORK (WSI) -- L'indice dei prezzi al consumo di novembre ha registrato una variazione mensile in linea con le attese. Ciò nonostante il dato presenta interessanti spunti di riflessione.

In termini tendenziali il dato generale ha raggiunto il livello massimo dalla metà del 2001. L'indice core a sua volta si è posizionato al 2,2%, il valore massimo dalla fine del 2002.

Gli indici generali evidenziano pertanto una graduale fase di ripresa delle spinte inflative, un elemento che gli operatori hanno interpretato come una conferma della possibilità che la Fed continui nel processo moderato di rialzo dei tassi: in concreto gli operatori si attendono rialzi da 25bps sia nel Fomc del 2 febbraio che del 22 marzo.

Il dato ha pertanto avuto un impatto negativo sui bond, soprattutto i Treasuries, avvantaggiando lievemente il Dollaro.

Vi sono interessanti elementi di attenzione con riferimento alle prospettive della spesa per consumi. In particolare sono stati piuttosto marcati i rialzi delle sottocomponenti energetiche relative al settore case: più in dettaglio il combustibile da riscaldamento e l'elettricità. Il gas naturale ad esempio ha segnato un rialzo del 5,4%, l'incremento più elevato dal mese di marzo 2003, con un tendenziale pari al 17,1%.

Non a caso, l'attenzione degli operatori si è recentemente spostata in modo più marcato sulle sottocomponenti del settore energetico, maggiormente consumer sensitive soprattutto nell'ambito della stagione invernale. Se si analizza ad esempio il diverso andamento delle tre principali sottocomponenti del settore energetico si osservano le seguenti variazioni da inizio anno calcolate sui rispettivi futures trattati al NYMEX: 1) benzina +20%; 2) petrolio +37%; 3) combustibile da riscaldamento +53%. E' soprattutto quest'ultima componente ad essere minacciosa per il potenziale effetto erosivo sui redditi reali.

I dati consuntivi stanno confermando tali timori: proprio oggi il dipartimento del lavoro Usa ha anche diffuso il dato inerente i redditi settimanali reali di novembre, in calo dell'1,6% in termini tendenziali, il livello più basso dagli inizi del '96 (si veda il grafico allegato).

Pertanto, il progressivo e graduale incremento delle pressioni inflative sta anche impattando in modo significativo sui redditi reali e potenzialmente in ultima analisi sulla spesa per consumi.

Queste considerazioni in prospettiva, qualora confermate da una spesa per consumi deboli, potrebbero spostare l'attenzione della Fed dall'andamento dei prezzi alla crescita, rimettendo in discussione i possibili rialzi dei tassi (ora atteso dagli operatori fino al raggiungimento del 3,25% a fine 2005) meno verosimili.

Per tale ragione riteniamo che rimane ancora in essere la possibilità di una fase di arresto del rialzo dei tassi da parte della Fed nel corso del primo semestre.
 

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