S.Berlinzani (Salex): alta tensione sui mercati valutari
di Saverio Berlinzani , 24.11.2004 09:14
Non accenna a placarsi la tensione sui mercati valutari con il dollaro che ogni giorno fa segnare un minimo storico contro Euro e resta vicino ai minimi nei confronti di Aud, Chf, Nzd, Yen ed in parte anche la sterlina.
Certamente le ragioni di tanta debolezza vanno ricercate sempre nel solito problema , legato alla perdita progressiva di fiducia del settore istituzionale verso il biglietto verde.
Ieri la Banca Centrale Russa ha iniziato a mettere in atto la diversificazione all’interno del proprio portafoglio riserve, pari a circa 110 miliardi di dollari, di cui circa il 30% ovvero 30 miliardi sarebbero rappresentati da Euro.
Ebbene questa percentuale, nelle intenzioni delle autorità monetarie di Mosca dovrebbe variare ed essere portata a circa il 60% , e quindi ieri sarebbero iniziati acquisti di Euro per circa 30 miliardi ancora.
Vi è però una considerazione da fare a margine che non è di poca rilevanza.
I debiti della Russia verso il Fondo Monetario Internazionale , ammonterebbero oggi a circa 48 miliardi di dollari, da pagare rigorosamente in valuta americana.
Di conseguenza , se venisse presa la decisione di utilizzare le riserve della Banca Centrale, come è logico che sia, per cancellare il debito , le riserve stesse scenderebbero a 60 miliardi di dollari.
Il 60% di questi 60 miliardi sarebbero quindi circa 33 miliardi di Euro , già detenuti in portafoglio dalle autorità monetarie per cui non ci sarebbe il bisogno di comprarne ancora.
A questo punto quindi occorrerà attendere gli eventi, anche se ieri, è quasi certo che il movimento impulsivo di Euro da 1.2990 ai prezzi attuali di circa 1.3100 sia stato dettato dagli acquisti della Banca centrale di Mosca.
Infatti gli altri cross contro Euro non avevano inizialmente seguito la stessa sorte con EurGbp ed EurYen ancora nel limbo e il primo addirittura in controtendenza a causa di acquisti aggressivi di GbpUsd, anch’essa al centro dell’attenzione dei mercati.
Ebbene, quali saranno le prospettive da qui a qualche settimana ?
Abbiamo la netta impressione che il mercato voglia testare le banche centrali in area 1.3500 e 100 rispettivamente per Eurusd e UsdYen per cui crediamo che fino ad allora vi potrà essere enorme pressione rialzista, e solo successivamente entreremo nella cosiddetta zona di “panic risk” verso la quale molti giocatori di questo mercato inizieranno a chiudere le posizioni a favore del dollaro per timore di un collasso valutario.
Sarà quello il momento di entrare in controtendenza per sfruttare l’eventuale intervento e ritorno in area 1.3000.
Non si devono però escludere correzioni prima che ciò avvenga e movimenti rapidi e contraddittori per cui occorre molto sangue freddo a capacità di estraniarsi dalle voci di mercato e dalle migliaia di commenti riguardanti al situazione delle valute che ormai anche le televisioni più importanti trasmettono.