Le borse europee al traino dei rendimenti dei Treasury Bond
17.09.2003
Le borse europee al traino dei rendimenti dei Treasury Bond 28 agosto 2003 di Andrea Faravelli -
[email protected] L'analisi dell'andamento seguito dai mercati finanziari nel corso degli ultimi quattro anni, mostra la presenza di una forte correlazione tra le variazioni che interessano i rendimenti dei Treasury Bond aventi scadenza decennale e l'evoluzione del prezzo dei titoli di rischio europei E' noto che il mondo finanziario è caratterizzato dalla presenza di un numero cospicuo di studi che cercano di spiegare le correlazioni esistenti le diverse grandezze che caratterizzano la vita degli strumenti finanziari in essere. L'esperienza degli ultimi quattro anni dimostra come le variazioni inerenti la redditività offerta dai titoli di debito a tasso fisso costituisca la variabile che presenta il più elevato livello di correlazione con il livello dei prezzi dei titoli di rischio. Stando ai contenuti inclusi all'interno di uno studio presentato dagli analisti di Standard and Poor's, il trend dei mercati azionari europei sarebbe fortemente correlato con l'evoluzione seguita dal livello dei tassi di interesse offerti dalle diverse emissioni del debito pubblico statunitense. Decisamente più contenuta risulterebbe invece la correlazione esistente con le variazioni sperimentate da variabili quali il prezzo del petrolio e i rapporti di cambio tra valute forti. In pratica, il miglioramento sperimentato dai listini internazionali nel corso degli ultimi mesi, sarebbe da imputarsi non tanto alle oscillazioni seguite dal dollaro statunitense, quanto invece alle variazioni che hanno di volta in volta interessato la redditività offerta dai Treasury bond aventi scadenze medio - lunghe. I tassi di interesse statunitensi rappresenterebbero un'attendibile anticipazione delle prospettive economiche. In virtù di tale caratteristica, i rendimenti dei Treasury bond decennali possono essere considerati un'ottima bussola a cui far riferimento per cercare di anticipare le direzioni seguite dai prezzi dei titoli di rischio del Vecchio Continente. Come già evidenziato in precedenza, la validità del trend fin qui descritto può essere riscontrata soprattutto attraverso un confronto parallelo tra rendimenti dei bond e quotazioni dei titoli di rischio. A partire dal 1999, la correlazione statistica esistente tra l'andamento seguito da alcuni importanti indicatori sintetici e il rendimento dei titoli di Stato Usa con scadenza decennale, ha raggiunto un livello pari a 0,9. Ricordiamo che quanto più tale valore si avvicina ad uno, tanto maggiore risulta essere il livello di correlazione. Ovviamente, quanto più il valore tende a zero, tanto maggiore sarà l'indipendenza che ciascuna variabile presenterà nei confronti dell'altra. Gli indicatori sintetici a cui fanno riferimento gli analisti di Standard and Poor's, sono rappresentati da indici quali l'EuroStoxx 50 e lo Standard and Poor's 500. Un livello di correlazione pari a 0,9, si traduce in un trend che vede i prezzi dei titoli di rischio scendere mano a mano che i rendimenti sui titoli di Stato seguono la medesima direzione. Un aspetto particolare messo in evidenza dalla ricerca in questione, è costituito dall'intensa dipendenza dei listini azionari europei con i rendimenti dei Treasury bond decennali. Sempre a proposito di titoli di rischio europei, i ricercatori hanno invece riscontrato la presenza di una correlazione molto più contenuta con l'andamento dei rendimenti relativi ai titoli di Stato europei di pari durata. In quest'ultimo caso, è stato evidenziato un livello di correlazione pari a 0,625 tra l'EuroStoxx 50 e i rendimenti del Bund a dieci anni. Inoltre, l'analisi dei dati mostra come il trend seguito dalle azioni europee sia influenzato in misura maggiore dalle variazioni del rendimento delle obbligazioni di lunga scadenza Usa piuttosto che da quelle che interessano i tassi di riferimento dei Fed Funds. A livello di singole Borse, il listino europeo che presenta il più elevato livello di correlazione con l'indice Standard and Poor's 500, è quello di Madrid. In quest'ultimo caso, il livello di correlazione è pari a 0,965. Relativamente al mercato delle divise, il livello di correlazione con le Borse è risultato essere davvero infimo. La correlazione osservata tra la valuta unica europea e l'EuroStoxx 50 è addirittura pari a – 0,55. Ciò significa che il verificarsi di una situazione in cui l'euro è debole rispetto al dollaro, non implica una spinta al rialzo dei corsi delle azioni. Altrettanto ininfluente sembra essere l'incidenza delle variazioni del prezzo del petrolio sul trend seguito dalle Borse internazionali. In tal senso, la correlazione misurata è infatti pari allo 0,12. Tale valore implica un livello di indipendenza quasi totale. Gli analisti precisano come tale bassa correlazione non significhi automaticamente che un prezzo elevato del barile sia una cosa positiva per l'economia nel suo complesso. Ciò che si vuole evidenziare è che gli effetti negativi derivanti da eccessivi incrementi nel prezzo del petrolio, sono sempre da imputare a situazioni di breve periodo e non a trend di medio- lungo periodo ben definiti. L'analisi condotta dagli analisti della firma Usa sembra dunque dare ragione a tutti coloro che sono convinti dello stretto legame intercorrente tra le Borse del Vecchio Continente e la congiuntura economica che caratterizza il sistema produttivo statunitense. Fondi esposti sulle Large Cap area euro Performance YTD % A 1 anno % A 3 anni % JPMF GERMAN EQUITY D + 37,1 + 3,0 / CAF IBERIA PRIVATE + 25,3 + 9,9 / CAF IBERIA CLASSIC S + 24,8 + 9,6 / JPMF GERMANY EQUITY FUND A + 22,1 - 8,5 - 51,8 CREDIT SIUSSE EQUITY FUND SPAIN B + 22,0 + 8,2 - 42,9 Primi 5 fondi di diritto estero ordinati secondo le performance decrescenti YTD Dati aggiornati al 27 / 08 / 03 Le informazioni contenute in questo articolo di FondiOnline.it si basano su fonti ritenute attendibili, tuttavia non ne possiamo garantire l'assoluta esattezza o veridicità. Le opinioni espresse in questo scritto possono essere modificate senza preavviso. Questo articolo è redatto al solo scopo informativo e non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio. Chiunque ne faccia uso diverso da quello per cui è stato pensato se ne assume la piena responsabilità. Questo scritto non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in parte.