Se tu esplodi il debito pubblico giapponese e poi esplodi quello USA la differenza macro significativa sono un debito privato kmolto più alto negli USA rispetto al Giappone, un debito pubblico molto più alto in Giappone rispetto agli USA ed un debito corporate che nella fase acuta della crisi in Giappone aveva raggiunto livelli impensabili mentr enegli USA il debito corporate ex-finanziario è basso.
dal grafico che ho trovato qui (l'ho allegato a fondo pagina)
THE PRAGMATIC CAPITALIST CHART OF THE DAY: HOW TO SOLVE A DEBT CRISIS
Il jappone nel 1997 sembra gli USA nel 2007 (grossomodo eh)
Mi sembra che in seguito, siano successe le stesse cose che stanno cercando di fare in USA.
Tu fai distinzione fra privato (familiare) e corporate, ma anche il corporate è privato... nel senso che il settore corporate prende decisioni autonome, non influenzate dal governo.
Mi spiego, il governo e la banca centrale possono decidere di aumentare il debito pubblico ma non possono convincere il settore privato ad indebitarsi se non lo vogliono. Il cavallo se non vuole bere, non beve.
Ora le politiche USA al momento hanno tentato una doppia strada per sostenere il debito privato: il riacquisto da parte pubblica di una elevata quota di debito privato e un tentativo di stimolare nuovamente le transazioni nei settori più in crisi per far riprendere valore agli stessi e ridurre i fenomeni deflattivi.
Notizie natalizia che sostiene quanto da me detto sopra:
U.S. Treasury Ends Cap on Fannie, Freddie Lifeline for 3 Years - Bloomberg.com
Ora è evidente che le spinte deflattive sono presenti ma ci sono prima degli evidenti punti demografici e macro che mi fanno pensare che le contromisure antideflattive potrebbero prima causare spinte inflattive soprattutto a causa dell'inevitabili correnti inflazionistiche di tutti quei paesi ancorati tecnicamente (Cina e medio oriente) oppure per riflesso (paesi emergenti asiatici e paesi emergenti in generale) al dollaro.
Inflazione=crescita della quantità di moneta=crescita della quantità del debito.
Deflazione= il viceversa
Abbiamo già detto più indietro che gli USA diversamente dal jappone, grazie a Goldman%C. possono manovrare il prezzo delle materie prime, ma questo non può causare inflazione sul lungo termine. Ad es. l'aumento dei prezzi del petrolio causa un rialzo dei prezzi al consumo, che subito ammazza il potere d'acquisto e la domanda. E così la domanda di petrolio diminuisce, e il suo prezzo diminuirà.
E' vero invece che un rialzo delle materie prime modifica le
aspettative, e forse è proprio questo il gioco.
Sto leggendo sui forum americani che la gente della strada sembra bersi il bluff della FED sulla ripresa nel 2010 e quant'altro...
da adesso e per i prossimi 5 anni è prevista una crescita demografica degli over 19 anni e quindi una ulteriore rischiesta di prodotti finanziari e di indebitamento per questa categoria (si prevede ad esempio che l'acquisto delle auto si riprenderà negli USA in maniera significativa grazie a questo flusso demografico in entrata sul mercato piuttosto che in termini assoluti)
Inoltre esplodendo il debito privato statuniteste per quintile in base al reddito quello che si può notare è che la bolla speculativa del debito si è sviluppata essenzialmente sul quintile più povero mentre per gli altri quintili il debito è risultato stabile rendendo quindi di fatto possibile un aqumento della situazione debitoria USA ed anche un miglioramento della qualità del rischio.
Detto questo non sono certo io quello che sosterrò che l'economia non avrà casini ma secondo me arriveranno molto probabilmente da dove non ce li aspettiamo.
non ho indagato gli effetti di una spinta demografica, ma così a naso non mi convince... tieni conto che piu' ragazzi entrano in età lavorativa, piu' devono trovare lavoro... e la disoccupazione aumenta...
In ogni caso diamo un occhiata all'andamento di un titolo aurifero durante la grande depressione per capire cosa fare nel caso di crisi deflazionistica...
marooooò... basta con questi paralleli col '29 !
