(Teleborsa) - Non si arresta l'ondata di vendite che sta colpendo il settore delle materie prime.
Ieri il Bloomberg commodities price index, che replica un paniere delle risorse di base più utilizzate al mondo, è sceso a 95,5, ossia ai minimi da marzo del 2002.
Va precisato che l'erosione dell'indice non è cosa recente: dal settembre del 2011 ha infatti bruciato il 40% del proprio valore e il sell-off di questi ultimi giorni non ha fatto altro che accelerare il trend discensionale con inevitabili ripercussioni sul mercato azionario.
Parlando della rischiosità dei Certificati,
ti ringrazio per il richiamo, anche se sono pienamente cosciente del rischio che corro. Ed è per questo che di solito scelgo solo barriere discrete, con scadenze abbastanza brevi e, a parte eccezioni, sempre acquistati sotto 100.
Il certificato FR0012695641 è stato sottoposto a questo esame, i sottostanti non mi piacevano molto, ma ritenevo avessero già dato molto, in fatto di ribassi. Inoltre non pensavo che dei tre, il meno peggio sarebbe stato Saipem..

Comunque la scadenza è ancora lontana, e penso che di petrolio ce ne sarà sempre bisogno, soprattutto se in Africa la situazione migliorasse. Io penso che l'Africa potrebbe essere il prossimo grande consumatore di petrolio, perchè comunque l'industrializzazione del continente non può non passare attraverso il suo utilizzo. Certo non avverrà domani ma certe cose vanno viste in prospettiva..
Saluti
LEB