Eni: maxi-commessa da 5 mld usd a Samsung Heavy (MF)
MILANO (MF-DJ)--Il consorzio formato dal gruppo navalmeccanico sudcoreano Samsung Heavy Industries, dalla giapponese Jgc e dalla francese Technip è pronto a incassare un ordine del valore di 5 miliardi di dollari messo in palio dall'Eni per la costruzione chiavi in mano di una nave Flng. Si tratta, più precisamente, di un impianto industriale galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas alimentato da pozzi sottomarini che verrà impiegato in Mozambico nel campo estrattivo di Rovuma.
Secondo i media asiatici, si legge su MF, l'aggiudicazione del contratto sarebbe stata già annunciata da parte di Eni al consorzio controllato al 46% dai cantieri Samsung e mancherebbe dunque soltanto l'ufficialità. Alla gara per la costruzione di questa nave avevano partecipato anche altri due consorzi: uno formato da Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering e Kbr, l'altro composto da Hyundai Heavy Industries e dall'italiana Saipem.
Eni è presente in Mozambico dal 2006 ed è operatore con una quota del 50% dell'Area 4 nel bacino offshore di Rovuma che copre una superficie pari a 12.956 chilometri quadrati e raggiunge una profondità d'acqua di 2.600 metri. Oltre alla partecipazione di Eni detenuta attraverso Eni East Africa (Eea), gli altri concessionari sono Galp Energia, Kogas e Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (Enh).
Secondo quanto spiega sul proprio sito internet la compagnia petrolifera guidata dall'amministratore delegato Claudio Descalzi, questa zona si trova in un bacino geologico finora inesplorato e l'iniziativa s'inquadra nella strategia di Eni volta a individuare nuove aree ad alto potenziale minerario. I risultati esplorativi finora ottenuti hanno portato alla scoperta di enormi giacimenti di gas (finora sono state accertate risorse in posto pari a circa 2.500 miliardi di metri cubi, localizzate in differenti sezioni dell'area) e aprono straordinarie opportunità di sviluppo in Asia, dove il fabbisogno energetico cresce a ritmi sostenuti.
Eni a proposito delle attività in Mozambico spiegava nei mesi scorsi che la finalizzazione dei contratti Epcic per le fasi di costruzione, installazione e commissioning è prevista entro la fine del 2015 e lo start-up produttivo è atteso per la fine del 2019. Il progetto Mamba prevede nella fase iniziale la realizzazione di due treni Gnl onshore e la perforazione di 16 pozzi sottomarini, con start-up fissato per il 2022.