Certificati di investimento - Cap. 3 (15 lettori)

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NoWay

It's time to play the game
un talebano proprio eh...;)....è ovvio che non possono essere pari nello stesso momento altrimenti come farebbero ad avere un saldo negativo tra posizioni lunghe e corte. Ma quello che oggi è con alte posizioni corte, prima o dopo sarà quello che avrà i maggiori acquisti ( al netto delle dinamiche contingenti al business aziendale) perchè chi è corto si deve ricoprire a un certo punto. E la storia ci ha insegnato che i più shortati sono stati quelli che poi hanno rimbalzato maggiormente , vedi Azimut come ha già ricordato qualcuno o la stessa BPER. Quindi, è innegabile che lo short affossa le quotazioni se mancano i compratori forti ma saranno gli stessi shorters, se nel frattempo sul titolo non scattano le vendite vere, a ritirare su i prezzi quando avranno la pancia piena.

Un'altra cosa che chiedevi mi sembra se fossero solo posizioni nette corte su titoli, no, questo è il dato che include anche i derivati e qualsiasi altro strumento legato alle azioni

Talebano su questo tema mi piace come definizione... :d:
Direi che possiamo partire da un punto "certo". Non tutti i titoli svenduti sono in crisi aziendale. Posto questo, se nel giro poco tempo i più massacrati ritornano a livelli pre-short furente, significa che si tratta di operazioni puramente speculative che secondo me potrebbero tranquillamente essere vietate. Ma poi statisticamente i recuperi sono così numerosi? Io avrei dei grossi dubbi... :mumble:
Altra domanda. Quindi nelle PNC rientrano anche i "nostri" turbo e mini fin dal momento della loro emissione?
 

NoWay

It's time to play the game
Non sono molto d'accordo (amichevolmente) con il tuo discorso. Gli scalmanati vanno sempre zittiti, magari ascoltati (dopo che si son dati una calmata) ma mai giustificati. Il virus e le difficoltà ce l'abbiamo tutti ma se ci mettiamo tutti a far cortei minacciosi e vandalismi, sicuramente non risolveremo nulla, anzi.

Scontri anche a Roma. La situazione si fa sempre più difficile da gestire... :tristezza:
 
Ciao Roberto,
benvenuto!

Se hai acquistato i certificati il 15/10 hai assolutamente diritto alla cedola e il pagamento era previsto 5 gg lavorativi successivi: 22/10.
Alcuni intermediari ci mettono un paio di giorni per accreditarla, superati i quali ti conviene richiedere a Unicredit la conferma che il pagamento sia stato effettuato e fare pressione sul tuo intermediario.
Segui il forum, in molti sono dentro al certificato e saranno i primi ad informarti se il pagamento sia stato effettuato.
Ok, grazie. I certificati li ho acquistati ad agosto.
 

Cleto64

Forumer attivo
una info per i gestori di CedLAb . Manca la categoria per i seguenti ISIN

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Fabrib

Forumer storico
DOMANI/Stefano Feltri
L’incapacità di programmare il futuro uccide
OCTOBER 25, 2020
  • In tempi normali chi è al governo non resta ma in carica abbastanza da vedere il risultato dei propri errori. Ci vogliono mesi o anni perché sia chiaro che qualche miliardo è stato speso male o che una riforma non ha dato i risultati sperati.
  • Nel Covid bastano poche settimane per misurare gli effetti delle decisioni. E non si misurano in qualche zero virgola di deficit in più, ma in centinaia di morti.
  • Ecco, le decisioni sbagliate delle ultime settimane da parte del governo stanno producendo decine di morti, quelle incerte di questi giorni possono produrne centinaia. Spiace essere così brutali, ma non c’è un altro modo per dirlo.
In tempi normali chi è al governo non resta ma in carica abbastanza da vedere il risultato dei propri errori. Ci vogliono mesi o anni perché sia chiaro che qualche miliardo è stato speso male o che una riforma non ha dato i risultati sperati. Nel Covid bastano poche settimane per misurare gli effetti delle decisioni. E non si misurano in qualche zero virgola di deficit in più, ma in centinaia di morti.
Ecco, le decisioni sbagliate delle ultime settimane da parte del governo stanno producendo decine di morti, quelle incerte di questi giorni possono produrne centinaia. Spiace essere così brutali, ma non c’è un altro modo per dirlo.
Prendiamo le previsioni del gruppo di lavoro coordinato dal professor Giuseppe De Nicolao dell’Università di Pavia, coerenti con quelle nella lettera di 100 accademici dei Lincei al capo dello Stato.
Sulla base delle rilevazioni del 23 ottobre, l’attuale ritmo di crescita dei contagi implica un tempo di raddoppio ogni dieci giorni. A metà novembre ci saranno 900.000 positivi, 50.000 ricoverati, 5,000 pazienti in terapia intensiva e 500 morti al giorno (ora siamo a 150).
In questa crisi le decisioni vanno prese oggi guardando la situazione attesa tra due settimane, o tra un mese. Perché i dati giornalieri sono una fotografia che ci arriva con grande ritardo rispetto a quando è stata scattata.
Passa anche più di una settimana, tra quando una persona si contagia e quando, dopo aver fatto il tampone e ottenuto il risultato, entra nelle statistiche.
Eppure il governo Conte continua a seguire lo stesso metodo: prende una decisione chiaramente insufficiente, aspetta di vedere se produce effetti, quando i numeri ne certificano il fallimento inizia a pensare alla stretta successiva, fa circolare le bozze per testare la reazione, poi adotta un nuovo provvedimento. Questo approccio non ha mai - ma proprio mai - prodotto risultati dall’inizio della pandemia.
Il lockdown ha ridotto la velocità di contagio ma il sistema è rimasto fragile come prima: i bandi per assumere 1500 tra medici e personale sanitario, per esempio, sono partiti soltanto ieri.
Dopo quasi un anno non ci sono più giustificazioni per l’assenza di dati, che non vengono raccolti o che vengono tenuti nascosti, per prendere decisioni che non hanno una base scientifica, per costringerci a interpretare Dpcm incomprensibili che hanno introdotto nel diritto la categoria della “raccomandazione”: fai quello che vuoi ma non dire che non ti avevamo avvertito.
L’ossessivo ripetersi degli stessi errori ha una sola possibile spiegazione: questo governo non riesce a guardare oltre l’immediato, decide sulla base di informazioni già invecchiate, che siano i contagi o i sondaggi di popolarità. Eppure è chiamato alla doppia sfida di superare l’emergenza e programmare i prossimi decenni con un piano che si chiama, appunto, Next Generation Eu: prossima generazione.
Se una volta gli statisti si distinguevano dai politicanti perché erano capaci di guardare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni, per la nostra sopravvivenza avremmo bisogno di qualcuno che sia in grado almeno di ragionare sul prossimo trimestre. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e molti altri al governo hanno dimostrato di non essere capaci di farlo.
La fiducia riposta in loro si sta trasformando in rabbia. Presto il governo, o almeno i partiti che lo sostengono, dovranno prenderne atto: la popolarità nei sondaggi è come il dato sui contagi, fotografa un mondo che è già finito.
 

CarloConti

Forumer storico
Talebano su questo tema mi piace come definizione... :d:
Direi che possiamo partire da un punto "certo". Non tutti i titoli svenduti sono in crisi aziendale. Posto questo, se nel giro poco tempo i più massacrati ritornano a livelli pre-short furente, significa che si tratta di operazioni puramente speculative che secondo me potrebbero tranquillamente essere vietate. Ma poi statisticamente i recuperi sono così numerosi? Io avrei dei grossi dubbi... :mumble:
Altra domanda. Quindi nelle PNC rientrano anche i "nostri" turbo e mini fin dal momento della loro emissione?
C’è anche un altro fattore secondo me delle pesanti posizioni short su in titolo, e cioè che molti “normali” investitori vedendo il titolo scendere lo abbandonano o vendono amplificando l’effetto short rischiando di far amplificare le perdite del titolo tanto che le ricoperture degli short non riescono poi a compensare.
Insomma quella distorsione del mercato amplificata da dinamiche e sofisticazioni finanziarie che rischia di minare alla base la sostenibilità dei corsi azionari.
Anche io non sono convinto che short e ricopertura sia a somma zero, proprio perchè condizionando il prezzo dei titoli, anche in maniera importante il resto del mercato si muoverà di conseguenza modificando notevolmente una normale dinamica.
Ma perchè c’è tanto bisogno nel mercato finanziario di ricercare sistemi e tecnicismo che dopano e alterano un normale mercato di domanda e offerta su un titolo? Troppo ingenuo?
 

NoWay

It's time to play the game
C’è anche un altro fattore secondo me delle pesanti posizioni short su in titolo, e cioè che molti “normali” investitori vedendo il titolo scendere lo abbandonano o vendono amplificando l’effetto short rischiando di far amplificare le perdite del titolo tanto che le ricoperture degli short non riescono poi a compensare.
Insomma quella distorsione del mercato amplificata da dinamiche e sofisticazioni finanziarie che rischia di minare alla base la sostenibilità dei corsi azionari.
Anche io non sono convinto che short e ricopertura sia a somma zero, proprio perchè condizionando il prezzo dei titoli, anche in maniera importante il resto del mercato si muoverà di conseguenza modificando notevolmente una normale dinamica.
Ma perchè c’è tanto bisogno nel mercato finanziario di ricercare sistemi e tecnicismo che dopano e alterano un normale mercato di domanda e offerta su un titolo? Troppo ingenuo?

Secondo me perché così guadagnano di più...
 
Stato
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