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La classe politica non è complice dei complottismi e dell'ignoranza dilagante grazie alla rete, ma è lo specchio della società dei social e questa è la cosa più preoccupante di tutta la faccenda.
Un conto è il mal governo di qualche furbacchione, tangenti o altro, un conto è vedere un ex-presidente americano che ha appena perso le elezioni, avere un sostegno popolare talmente alto (grazie al lavaggio del cervello con i social) da poter mandare a puttane (come dici tu) tutte le istituzioni, fino alla Corte Suprema, e aizzare una folla di sostenitori per assaltare il Congresso pieno di parlamentari! Abbiamo tutti la memoria corta (io per primo) ma certe cose che abbiamo visto sono di una gravità inaudita e non è detto che non si possano ripetere in futuro.
"Interrompere il rubinetto del gas" dalla Russia "significa andare verso recessione certa, con una perdita di posti di lavoro a questo punto significativa". Lo ha dichiarato l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'inaugurazione delle Gallerie d'Italia a Torino.
"Se stacchiamo il gas entriamo in uno scenario in cui credo dovremo soffrire per qualche anno". "Poi se si decide che questo deve essere il nostro contributo alla guerra lo faremo, ma dobbiamo essere disponibili ad accettare un picco della disoccupazione e una recessione importante", ha notato ancora Messina. Interrogato sull'alternativa tra "pace e condizionatori" evocata nei mesi scorsi dal presidente del Consiglio Mario Draghi, Messina ha poi notato che in caso di grave recessione "l'alternativa rischia di essere piu' tra pace e mangiamo, ma io sono piu' per cercare di riuscire a fare entrambe le cose, anche perche' non credo che il nostro Paese sia fondamentale".
14.50 – Hacker russi Killnet annunciano attacco globale contro Usa, Germania, Regno Unito, Italia, Polonia
Gli hacker russi di Killnet hanno annunciato il lancio di un attacco informatico globale contro Usa, Germania, Regno Unito, Italia, Lettonia, Romania,Lituania, Estonia, Polonia, Ucraina. Lo riferisce in un tweet il sito di notizie indipendente bielorusso Nexta Tv. "Non abbiamo attaccato Eurovision. Ma oggi dichiariamo guerra ufficialmente a 10 Paesi". Si legge dal collettivo filorusso Killnet nella rivendicazione dell'attacco al sito della Polizia italiana.
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