La guerra in Ucraina «o provocata o non impedita». Forse anche per l’interesse di «testare e vendere armi». E poi attenzione a ridurre la complessità alla distinzione tra buoni e “cattivi”, senza ragionare su radici e interessi, che sono complessi. Papa Francesco, in un colloquio con i direttori delle riviste europee dei gesuiti pubblicato oggi da Civiltà Cattolica e anticipato da alcuni quotidiano. «Un paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, che parla poco, davvero molto saggio», ha raccontato Bergoglio. «Dopo aver parlato delle cose di cui voleva parlare, mi ha detto che era molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato. Gli ho chiesto perché, e mi ha risposto: 'Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro'. Ha concluso: 'La situazione potrebbe portare alla guerra’».
Chi sarà questo uomo saggio di cui parla il Papa?