Certificati di investimento - Cap. 5

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Chiusa ad ulteriori risposte.
io non so se hanno un "obbligo" ad investire in quelle schifezze, ma potrebbero, come abbiamo fatto un po tutti, una volta resesi conto che la situazione è ampiamente compromessa per alcuni sottostanti, provare a cambiare strategia e spostarsi su qualcos'altro tentando un recupero, casomai spostandosi in Europa, pur nell'indirizzo di investimento "aggressivo".

Le quotazioni di quei certificati sono molto sacrificate e sul medio-lungo dovrebbero recuperare di più (a sottostanti che non ruzzolano ancora più giù ovviamente)...
 
Le quotazioni di quei certificati sono molto sacrificate e sul medio-lungo dovrebbero recuperare di più (a sottostanti che non ruzzolano ancora più giù ovviamente)...
Nelle valutazioni di medio-lungo meglio cominciare a mettere in conto anche il rischio tassi di interesse...
 
Le prospettive geopolitiche no?
Quelle, per me, non sono minimamente calcolabili, mentre il rialzo dei tassi di interesse lo vedo inevitabile. Quindi tra 2 anni se ci fossero tassi al 2% (cifra a caso) i certificati a parità di condizioni dei sottostanti dovrebbero prezzare più bassi (o rendere di più).

La variabile tassi è anche nelle formule di Black e Scholes, anche se in questi anni la abbiamo del tutto ignorata...
 
io non so se hanno un "obbligo" ad investire in quelle schifezze, ma potrebbero, come abbiamo fatto un po tutti, una volta resesi conto che la situazione è ampiamente compromessa per alcuni sottostanti, provare a cambiare strategia e spostarsi su qualcos'altro tentando un recupero, casomai spostandosi in Europa, pur nell'indirizzo di investimento "aggressivo".

In realtà la componente europea è maggiore di quella americana

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Fonte: https://derinet.vontobel.ch/api/factsheet?isin=DE000VX0N5M1&language=it
 
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