Certificati di investimento - Cap. 5 (8 lettori)

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Alexreferee11

Forumer storico
questa potrebbe essere finalmente la svolta per perdere lo short e far schizzare il long......... se le banche centrali con il boom conseguente non accrescono il martellamento con i tassi

Piani Ue per crisi energetica sono solo soluzione a breve termine - Ceo Aramco
Oggi 13:50 - RSF
DUBAI, 20 settembre (Reuters) - I piani europei che prevedono di fissare un tetto alle bollette energetiche dei consumatori e di tassare le società energetiche non sono soluzioni a lungo termine o utili al fine di risolvere la crisi energetica globale, causata in gran parte dalla scarsità di investimenti negli idrocarburi.

Lo ha detto Amin Nasser, Ceo del colosso petrolifero saudita Aramco .

"Il congelamento o il tetto sulle bollette energetiche potrebbero aiutare i consumatori nel breve periodo, ma non intervengono sulle cause reali e non sono una soluzione a lungo termine", ha detto Nasser a un forum in Svizzera.

"E tassare le aziende quando si vuole che aumentino la produzione non è certo utile", ha aggiunto.

I governi di tutta Europa hanno stanziato centinaia di miliardi di euro in tagli fiscali, finanziamenti e sussidi per affrontare una crisi energetica che sta facendo impennare l'inflazione, costringendo le industrie a chiudere la produzione e facendo lievitare le bollette in vista dell'inverno.

Secondo i piani Ue annunciati la scorsa settimana, gli extra profitti delle società energetiche verrebbero ridistribuiti per alleviare l'onere sui consumatori.

Nasser, che dirige il più grande esportatore di petrolio al mondo, sostiene che la causa del problema sia da ricercarsi nella continua mancanza di investimenti negli idrocarburi, in un momento in cui le alternative ai combustibili fossili non sono ancora facilmente disponibili.

"Il conflitto in Ucraina ha certamente intensificato gli effetti della crisi energetica, ma non ne è la causa principale", ha precisato.

"Purtroppo, anche se il conflitto dovesse cessare oggi, come tutti noi desideriamo, la crisi non finirebbe", ha aggiunto.
 

Luca_niubbo

Forumer storico
viene sempre pagata l'inflaz. semestrale con 2 mesi di ritardo... finchè c'è inflaz la cedola aggiuntiva viene sempre pagata... trovi una esauriente spiegazione di là( post encadenado)

ti ringrazio e ho visto anche il pm, ma forse stiamo dicendo la stessa cosa...
se tra i due semestri non c'è variazione, non c'è rivalutazione del capitale, no?

Cioè, se il FOI resta, ipotizzo, pari a 110, magari 110,5, 111, nei semestri, la rivalutazione è quasi nulla...

Mi sembra basso come rendimento...
 

Losco&Lasco

È l'unico gioco in cittá.
Intanto il prezzo del gas continua a scendere...

Forse si sono accorti che ormai gli europei hanno abbastanza gas stoccato per l'inverno?


quando ci si accorgerà che non è così ci sarà da ballare
 

CarloConti

Forumer storico
Piani Ue per crisi energetica sono solo soluzione a breve termine - Ceo Aramco
Oggi 13:50 - RSF
DUBAI, 20 settembre (Reuters) - I piani europei che prevedono di fissare un tetto alle bollette energetiche dei consumatori e di tassare le società energetiche non sono soluzioni a lungo termine o utili al fine di risolvere la crisi energetica globale, causata in gran parte dalla scarsità di investimenti negli idrocarburi.

Lo ha detto Amin Nasser, Ceo del colosso petrolifero saudita Aramco .

"Il congelamento o il tetto sulle bollette energetiche potrebbero aiutare i consumatori nel breve periodo, ma non intervengono sulle cause reali e non sono una soluzione a lungo termine", ha detto Nasser a un forum in Svizzera.

"E tassare le aziende quando si vuole che aumentino la produzione non è certo utile", ha aggiunto.

I governi di tutta Europa hanno stanziato centinaia di miliardi di euro in tagli fiscali, finanziamenti e sussidi per affrontare una crisi energetica che sta facendo impennare l'inflazione, costringendo le industrie a chiudere la produzione e facendo lievitare le bollette in vista dell'inverno.

Secondo i piani Ue annunciati la scorsa settimana, gli extra profitti delle società energetiche verrebbero ridistribuiti per alleviare l'onere sui consumatori.

Nasser, che dirige il più grande esportatore di petrolio al mondo, sostiene che la causa del problema sia da ricercarsi nella continua mancanza di investimenti negli idrocarburi, in un momento in cui le alternative ai combustibili fossili non sono ancora facilmente disponibili.

"Il conflitto in Ucraina ha certamente intensificato gli effetti della crisi energetica, ma non ne è la causa principale", ha precisato.

"Purtroppo, anche se il conflitto dovesse cessare oggi, come tutti noi desideriamo, la crisi non finirebbe", ha aggiunto.
per me questa è la più grande verità. Ed è il motivo per il quale la crisi energetica era già bella che partita ben prima della guerra in Ucraina che sicuramente, complice le sanzioni (opportune), ha accelerato il fenomeno. Il Mondo non è assolutamente pronto a fare a meno degli idrocarburi essendo tutte le altre fonti di energia molto complicate da realizzare e con tempi ancora lunghi per essere considerate veramente alternative anche continuandoci ad investire tanto. Ma se il Mondo si mette d'accordo a non produrre (estrarre) idrocarburi, casomai sanzionando chi investe per estrarlo e al contempo non si rende conto, spinto dalle mode ecologiste (corrette ma da calare nella realtà), che ci vuole molto più tempo per realizzare una transizione senza shock economici e danni per le fasce deboli, allora la frittata è bella che servita
 

bart2002

Forumer attivo
Non ho potuto seguire ultimamente e vedo che settimana scorsa avete stappato un paio di capitale protetto, c'è qualcosa di interessante da acquistare?
 

skolem

Listino e panino
per me questa è la più grande verità. Ed è il motivo per il quale la crisi energetica era già bella che partita ben prima della guerra in Ucraina che sicuramente, complice le sanzioni (opportune), ha accelerato il fenomeno. Il Mondo non è assolutamente pronto a fare a meno degli idrocarburi essendo tutte le altre fonti di energia molto complicate da realizzare e con tempi ancora lunghi per essere considerate veramente alternative anche continuandoci ad investire tanto. Ma se il Mondo si mette d'accordo a non produrre (estrarre) idrocarburi, casomai sanzionando chi investe per estrarlo e al contempo non si rende conto, spinto dalle mode ecologiste (corrette ma da calare nella realtà), che ci vuole molto più tempo per realizzare una transizione senza shock economici e danni per le fasce deboli, allora la frittata è bella che servita
Però non dimentichiamoci un pezzo della storia: con il petrolio a 80-100 dollari (prezzo direi alto), l'OPEC ha avuto la brillante idea di tagliare la produzione! E poi Aramco viene a farci la lezione... aumentasse la produzione e vedi che alcuni problemi (non tutti) si risolvono in 5 minuti!!
 
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