Certificati di investimento - Cap. 5 (40 lettori)

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It's time to play the game
STELLANTIS, NON ESCLUSO PRENDA PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ MINERARIE, MA CAMBIAMENTI NELLA CHIMICA BATTERIE RENDONO PIÙ DIFFICILI DECISIONI D'INVESTIMENTO - AD

STELLANTIS, FONDAMENTALE NEGOZIARE ATTENUAZIONE DIVIETO VENDITA VEICOLI CON MOTORE A COMBUSTIBILE IN EUROPA IN 2035 - AD
 

Luca_niubbo

Forumer storico
no?
La Cina ha chiesto agli operatori di gas di proprietà statale di fermare la rivendita ..............

Mi sono espresso male..
Tu hai scritto " hanno accumulato, e rivendono", proprio sotto una news che parla di non rivendite...

Cioè, di base, rivendevano ma ora con l'inverno in arrivo non rivendono più.
Sarà una mossa politica, ma forse non hanno neanche accumulato così tanto...
 

The_Fog

Nuovo forumer
Non capisco però l'intervento di landini.
Se io accettassi di andare in pensione col 30% in meno perché non potrei averne la possibilità?

Magari potessi io! Vado in pensione, d'accordo col 30% in meno, e mi dedico ai certificati!!!

Lui pensasse ai problemi più seri che ce ne sono tanti a cominciare dai morti sul lavoro ... avvenuti anche a 60, 65, 70 anni

Concordo, chi dovesse andare in pensione es. a 58 anni, col metodo contributivo, si ritroverebbe un coeff. di trasformazione del montante pari a 4,289%. Chi va a 67 anni, ha un coeff. di trasf. di 5,575%. Quindi a 58 anni si ha già un taglio di circa il 23% rispetto ai 67 anni. Oltre a 9 anni di contributi versati in meno e 9 anni in meno ri rivalutazione del montante.
Il sistema contributivo è equo, quindi è giusto che se uno raggiunge una pensione che lo soddisfa possa smettere di lavorare. anche a 58 anni.
 

skolem

Listino e panino
Mi sono espresso male..
Tu hai scritto " hanno accumulato, e rivendono", proprio sotto una news che parla di non rivendite...

Cioè, di base, rivendevano ma ora con l'inverno in arrivo non rivendono più.
Sarà una mossa politica, ma forse non hanno neanche accumulato così tanto...
Esatto, probabilmente non stanno neanche ricevendo così tanto.
 

giancarlo22

Forumer storico
Concordo, chi dovesse andare in pensione es. a 58 anni, col metodo contributivo, si ritroverebbe un coeff. di trasformazione del montante pari a 4,289%. Chi va a 67 anni, ha un coeff. di trasf. di 5,575%. Quindi a 58 anni si ha già un taglio di circa il 23% rispetto ai 67 anni. Oltre a 9 anni di contributi versati in meno e 9 anni in meno ri rivalutazione del montante.
Il sistema contributivo è equo, quindi è giusto che se uno raggiunge una pensione che lo soddisfa possa smettere di lavorare. anche a 58 anni.

Tutto giusto, se non ché il sistema si sbilancia a causa di una notevole percentuale di pensionati che incassano molto di più del rispettivo calcolo contributivo beneficiando del criterio sociale dell'integrazione al minimo o addirittura del 100% di contributo sociale (invalidità, reversibilità, ecc.). L'INPS pertanto va in netta perdita e viene reintegrata dalla fiscalità generale.
 

The_Fog

Nuovo forumer
Tutto giusto, se non ché il sistema si sbilancia a causa di una notevole percentuale di pensionati che incassano molto di più del rispettivo calcolo contributivo beneficiando del criterio sociale dell'integrazione al minimo o addirittura del 100% di contributo sociale (invalidità, reversibilità, ecc.). L'INPS pertanto va in netta perdita e viene reintegrata dalla fiscalità generale.

Tutto giusto e corretto. Ma se uno ha 58 anni ed un montante contributivo che gli consente già di avere un assegno pari a 2,8 volte la minima, secondo me, potrebbe già andare in pensione anche con meno di 35 anni di contributi (conta il montante non gli anni). Il costo per inps dovrebbe essere minimo. La reversibilità pagata al soggetto che va in pensione a 58 anni è sempre legata ai contributi, quindi invariante per INPS. L'invalidità poi si paga a prescindere qualunque sia l'età
 
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