(Reuters) - Le aspettative di ulteriori laute remunerazioni da parte delle banche della zona euro a fronte della spinta che gli utili stanno ricevendo da tassi in risalita rischiano di essere disattese, poiché le autorità di vigilanza sono concentrate sui rischi di stagflazione e invitano gli istituti alla prudenza, hanno detto fonti a Reuters.
Banche come UniCredit o Societe Generale stanno tenendo fede a promesse di sostanziosi payout che includono riacquisti di azioni, dopo aver registrato utili in crescita quest'anno grazie ai piu' alti tassi di interesse e da un boom del trading dopo oltre un decennio di rendimenti perlopiù magri.
Ma con la zona euro ormai avviata verso la recessione e le autorità di vigilanza che invitano alla cautela, l'anno prossimo sarà probabilmente più difficile per i banchieri ricompensare gli azionisti con la stessa generosità, dato che le riserve di capitale potrebbero essere più ridotte di quanto si aspettino ora, hanno detto tre fonti della vigilanza.
La Banca Centrale Europea (Bce), che vigila sulle banche dell'area dell'euro, ritiene che gli istituti di credito tendano a formulare ipotesi troppo ottimistiche sull'economia, basate su modelli che non sono in grado di cogliere appieno i danni dell'attuale ondata di inflazione, secondo le fonti.
I dati pregressi infatti non includono pressioni inflative dal momento che il fenomeno e' solo recente e questo rende meno efficaci i modelli che le banche usano per calibrare i rischi.
La dialettica e' particolarmente accesa in un momento in cui le banche si sono viste cambiare retroattivamente le condizioni dei prestiti Tltro, privando i margini di interesse di potenziale upside, e l'insofferenza verso lo zelo del regolatore europeo cresce.
Il Cfo di Deutsche Bank, James von Moltke, ha detto oggi che la Bce e le altre istituzioni "dovrebbero passare a sostenere le banche per aiutare l'economia piuttosto che fare l'opposto."
Un portavoce della Bce non ha commentato.
Ohhh, qualcuno che finalmente comincia a disallinearsi...