Certificati di investimento - Cap. 5

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Ma di fatto li ho già abbandonati come strumento d'investimento da cassetto. Tengo quelli che avevo già da prima del Covid e cerco di non aumentare l'esposizione (facendo di fatto solo operazioni volte alla ricerca di rimborsi anticipati), però non va sempre bene e qualche fregatura la si accumula.
Quando ho cominciato con i certificati c'erano condizioni completamente diverse ed era un piacere metterli in portafoglio per cedolare, ora non più. Parlo per me ovviamente...

E' difficile trovare strumenti per il rimborso anticipato che abbiano anche ottime strutture per il mantenimento in portafoglio. Ora in realtà è un momento ottimo per i certificati soprattutto per affrontare equity anche nei prossimi anni per i rendimenti attesi che ci saranno senza stimoli monetari e fiscali come quelli post covid. Paradossalmente escluso le pescate sul massimo del vix di marzo 2020, il 2021 non è stato un anno per i certificati considerato che ci si perdeva tutto il rialzo generalizzato di qualsiasi asset, rialzo a cui non si può partecipare con i certificati. Siamo in un momento di limbo in cui, ora che sono stati ripuliti i prezzi dalle extravalutazioni con il rialzo dei tassi di sconto, la direzione dipenderà dagli utili futuri a loro volta dipendenti dal mercato del lavoro e quindi dalla domanda. A queste condizioni rifornirsi ora di strumenti su titoli di alta qualità con barriere profonde, sfruttando le strutture attuali con elevate cedole, è il modo davvero intelligente per affrontare i prossimi anni. Ovviamente le performance non saranno paragonabili a quelle che si potevano realizzare in 10 anni di QE ma ciò che bisogna guardare è sempre se si è in grado di battere il benchmark. Dipende ovviamente da che tipo di operatori si è ma potrebbe essere un dispiacere perdere l'opportunità di incrementare piano piano che il mercato scende (quindi con l'adeguato money management) strutture interessanti, su titoli quality americani (non le zombie stock quindi), magari con trigger decrescenti.
 
E' difficile trovare strumenti per il rimborso anticipato che abbiano anche ottime strutture per il mantenimento in portafoglio. Ora in realtà è un momento ottimo per i certificati soprattutto per affrontare equity anche nei prossimi anni per i rendimenti attesi che ci saranno senza stimoli monetari e fiscali come quelli post covid. Paradossalmente escluso le pescate sul massimo del vix di marzo 2020, il 2021 non è stato un anno per i certificati considerato che ci si perdeva tutto il rialzo generalizzato di qualsiasi asset, rialzo a cui non si può partecipare con i certificati. Siamo in un momento di limbo in cui, ora che sono stati ripuliti i prezzi dalle extravalutazioni con il rialzo dei tassi di sconto, la direzione dipenderà dagli utili futuri a loro volta dipendenti dal mercato del lavoro e quindi dalla domanda. A queste condizioni rifornirsi ora di strumenti su titoli di alta qualità con barriere profonde, sfruttando le strutture attuali con elevate cedole, è il modo davvero intelligente per affrontare i prossimi anni. Ovviamente le performance non saranno paragonabili a quelle che si potevano realizzare in 10 anni di QE ma ciò che bisogna guardare è sempre se si è in grado di battere il benchmark. Dipende ovviamente da che tipo di operatori si è ma potrebbe essere un dispiacere perdere l'opportunità di incrementare piano piano che il mercato scende (quindi con l'adeguato money management) strutture interessanti, su titoli quality americani (non le zombie stock quindi), magari con trigger decrescenti.

Non offenderti, però è un po' il discorso che si sente fare dai promotori (per i fondi, non per i certificati ovviamente) nei momenti in cui i mercati vanno male...
 
Chissà perchè ma ero certo che ti riferissi a questo ISIN.
Te lo domandi? La risposta è: perché sei competente e preparato.



Imparagonabili, sotto tutti i punti di vista. L'unica cosa che hanno in comune sono i sottostanti. Dopodiché:
scadenze diverse
barriere diverse
autocall da una parte e soft callable dall'altra
memoria su uno e fixed l'altro
airbag su uno e sull'altro no
uno a 1000 e l'altro a 1065 con rimborso "possibile" se non "probabile" a 1070 alla prima data

Se i titoli rimangono alti, il 24% teorico annuo del soft callable non si otterrà mai perchè lo rimborserà molto prima. Se invece scendono, il prezzo non terrà perchè non ha ne airbag ne cedole fisse.

Detto questo se uno pensa che invece tutto salirà, non serve tutta quella corazza del Marex
Tutte considerazioni correttissime.
Personalmente non avevo preso in considerazione la possibilità che l'emittente richiamasse (e di questo faccio ammenda) per cui il Leonteq lo avevo messo nel mirino e stavo aspettando qualche altro periodo di storno per prenderlo in considerazione.
 
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Te lo domandi? La risposta è: perché sei competente e preparato.

Imparagonabili, sotto tutti i punti di vista. L'unica cosa che hanno in comune sono i sottostanti. Dopodiché:


Tutte considerazioni correttissime.
Personalmente non avevo preso in considerazione la possibilità che l'emittente richiamasse (e di questo faccio ammenda) per cui il Leonteq lo avevo messo nel mirino e stavo aspettando qualche altro periodo di storno per prenderlo in considerazione.

è sempre un piacere confrontarsi con te Carmine :)
 
Non offenderti, però è un po' il discorso che si sente fare dai promotori (per i fondi, non per i certificati ovviamente) nei momenti in cui i mercati vanno male...

No macché nessuna offesa. Lo capisco che è stato un anno pesante per chi investe. E' solo che è normale subire perdite ingenti se in fase FOMO si tende a entrare su strumenti su titoli molto volatili e poi, una volta che iniziano a scendere senza fine, ci si trova in una situazione di impossibilità di switch. Ma si può sempre ricominciare piano piano, entrando su strumenti volatili per livelli alti di volatilità e viceversa, sfruttando il vega negativo degli strumenti e le caratteristiche degli strumenti (trigger decrescente, barriere profonde tipo 40% e cedole pesati per contenere i drawdown dello strumento). Alla fine, seguire il mercato e i suoi sviluppi, permetteva di per se di limitare i drawdown. Il mercato però è così, non è sempre rose e fiori, l'importante è mantenere la lucidità e saper ricominciare piano piano ricreando una strategia d'azione. Sennò ci sta, si abbandonano gli investimenti e via, non ci consigliano i medici di investire.
 
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