Certificati di investimento - Cap. 5

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La provocazione era un'altra. I grandi marchi del lusso hanno riportato buoni numeri, la moda economica pessimi. A me pare l'ennesimo segnale che la forbice benestanti - persone che devono far quadrare i conti si sta allargando, ma da mesi mi è chiaro che per certi (che di sicuro non fanno parte della seconda categoria) questi non sono segnali preoccupanti.
Sul certificato... l'avevo in WL fino all'apertura. Vista la pessima giornata di H&M, l'ho subito battezzato come "nessuna possibilità di rimborso" e depennato perché al momento non mi interessano prodotti da cassettare...

a proposito di moda economica, Inditex pubblicherà i numeri del suo anno fiscale il 15/03 e non mi sembra che i primis 9 mesi siano stati pessimi.

questi i numeri :

Inditex, la multinazionale spagnola che possiede Zara, Bershka, Massimo Dutti e molti altri, presenta i risultati dell’esercizio dall’1 febbraio al 31 ottobre 2022 registrando +20% sui ricavi e +24% sull’utile.
Le vendite hanno raggiunto un fatturato di oltre 23 miliardi di euro con un incremento raggiunto in tutte le aree geografiche che la catena presidia. Inditex conferma la solidità del proprio modello di business che si basa sempre più sull’integrazione tra negozio fisico ed eCommerce, con l’online che continua a crescere superando anche i record raggiunti nel 2021.
L’Ebitda è cresciuta del 20% raggiungendo quota 6,5 miliardi di euro. Anticipazione flash: Inditex comunica che le vendite del periodo 1 novembre-8 dicembre 2022 sono cresciute del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021.

dipende molto dall'organizzazione di ogni singola realtà, dal management e da come si reagisce alle perturbazioni esterne.
 
a proposito di moda economica, Inditex pubblicherà i numeri del suo anno fiscale il 15/03 e non mi sembra che i primis 9 mesi siano stati pessimi.

questi i numeri :

Inditex, la multinazionale spagnola che possiede Zara, Bershka, Massimo Dutti e molti altri, presenta i risultati dell’esercizio dall’1 febbraio al 31 ottobre 2022 registrando +20% sui ricavi e +24% sull’utile.
Le vendite hanno raggiunto un fatturato di oltre 23 miliardi di euro con un incremento raggiunto in tutte le aree geografiche che la catena presidia. Inditex conferma la solidità del proprio modello di business che si basa sempre più sull’integrazione tra negozio fisico ed eCommerce, con l’online che continua a crescere superando anche i record raggiunti nel 2021.
L’Ebitda è cresciuta del 20% raggiungendo quota 6,5 miliardi di euro. Anticipazione flash: Inditex comunica che le vendite del periodo 1 novembre-8 dicembre 2022 sono cresciute del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021.

dipende molto dall'organizzazione di ogni singola realtà, dal management e da come si reagisce alle perturbazioni esterne.

Infatti Reuters diceva "il gruppo svedese ha faticato a tenere il passo con la rivale Inditex, il cui marchio di punta Zara ha aumentato aggressivamente i prezzi lo scorso anno senza mettere in fuga i clienti.
Zara ha sovraperformato rispetto alle rivali dopo aver venduto capi di abbigliamento a prezzi più alti e aver attirato acquirenti che altrimenti avrebbero potuto spendere nei negozi di lusso".
In pratica sembra come se prezzi più alti incentivino le spese di chi può...
 

e dai!!! Si svolta!! Forse non tutti in Europa hanno lavorato male o ci hanno lanciati a 200 all’ora contro un muro!! L’apocalisse del 2023!! Tutto quello che andava fatto, contrastare senza se e senza ma Putino, è stato fatto e le inevitabili conseguenze energetiche (anche Mattarella ha sempre detto che proteggere dei principi costa sacrifici) non sono state affrontate senza senno ma, nelle indubbie difficoltà e inciampi, con sufficiente avvedutezza e senso prospettico, come a me è sempre sembrato.
 
Ultima modifica:
valgri

Quindi se ho ben capito il certificato si deprezza sempre per quell'ammontare predeterminato, giusto?
Le strutture "decrement" stabiliscono già l ammontare dei dividendi attesi per i vari sottostanti e il relativo valore si muove a prescindere se tali dividendi siano o meno staccati dalle aziende (di fatto se i dividendi staccati corrispondono a quelli attesi non cambia niente per l investitore). È bene sapere che ci si accolla il rischio dei dividendi a fronte di un sensibile incremento del valore delle cedole periodiche elargite
 
Infatti Reuters diceva "il gruppo svedese ha faticato a tenere il passo con la rivale Inditex, il cui marchio di punta Zara ha aumentato aggressivamente i prezzi lo scorso anno senza mettere in fuga i clienti.
Zara ha sovraperformato rispetto alle rivali dopo aver venduto capi di abbigliamento a prezzi più alti e aver attirato acquirenti che altrimenti avrebbero potuto spendere nei negozi di lusso".
In pratica sembra come se prezzi più alti incentivino le spese di chi può...

Non c’e solo la questione prezzi, ma anche prodotti/vissuto del brand.

Zara ha un prezzo un po’ più alto con una qualità diversa in termini di prodotto e design (“moda”) ed è quindi comunque avvicinabile per chi ha una limitata capacità di spesa ma è anche una buona soluzione per chi ce l’ha alta.

In più Zara è vissuta come moda low cost ma con bel design per il quotidiano quindi anche chi ci va ma potrebbe entrare anche da Luis Vuitton non si vergogna a dire che ha una camicetta Zara.
I prodotti di H&M hanno una qualità in tutto più bassa, ci vai per un capo super basic (un leggings nero da tenere in casa) ma non è facile trovare molto altro.

insomma, non credo sia solo una questione di prezzo ma di marketing mix
 
Io ho una visione su come ottenere dei miglioramenti un po diversa, questo si. Prima di tutto per me è fondamentale alimentare la FIDUCIA, che chiaramente spinge chi PUÓ a essere piu propenso alla spesa e ai consumi, che se vanno bene significa che le aziende crescono e possono assumere, e migliorare le condizioni dei lavoratori, se aumentano i lavoratori aumentano ancora di più i consumi e si alimenta sempre di più il sistema favorendo chiaramente anche e soprattutto le fasce meno protette. Per me è solo lo sviluppo economico che puó migliorare le condizioni di tutti. Per me quindi ben vengano tutte le leggi che agevolano il commercio, che lo rendono snello e libero da paletti e complicazioni, che facilitano lo sviluppo imprenditoriale senza un mare di regole capestri e retrograde, oltre che bigotte. Le fasce deboli non si aiutano compiacendole ma favorendo le condizioni perchè l’economia possa liberamente esprimersi.
Sono pienamente d'accordo che serve fiducia per alimentare una sana economia.
Ma tale fiducia è assolutamente assente in giro e non è minimamente fotografata da nessun indice statistico. E non si tratta solo del prezzo del gas. E' un fenomeno pluridecennale che cresce di continuo lentamente. Larghe parti d'Italia continuano a svuotarsi di giovani (che vanno all'estero o migrano in altre regioni), e se anche arriva qualche povero migrante da un contributo nullo o al massimo marginale a sostenere l'economia pesante (compravendite immobili, investimenti industriali, macchinari). Ci sono enormi difficoltà ormai a vendere immobili, nessuno ne compra o vuole (se non in grandi centri turistici). Il mattone, un tempo bene rifugio, è oggi una pietra al collo per tantissime persone che conosco (non riescono a vendere neppure a metà del valore di 2-3 anni fa). Se tu hai ereditato 5 appartamenti di famiglia e non riesci a venderli, non ci sono affitti sicuri, non hai soldi per ristrutturarli e anche se lo facessi a debito non avresti alcuna garanzia di rientrare neppure di quello che ci hai messo. Per lo stato sei un ricco e ci paghi tasse enormi. In realtà sei uno che non ha prospettive... Un mio amico, disperato per i costi insostenibili, è andato da un vicino per convincerlo a PRENDERSI IN REGALO (prezzo di vendita ZERO EURO) un terreno agricolo inutilizzato da tempo, pur di diminuire il carico di tasse e balzelli di ogni genere. Se non ci sono giovani non c'è futuro.
E non basta l'ottimismo del pensionato o del notaio o del medico o del commercialista, categorie in qualche modo tutte protette....
 
tornando ai dividend e ai decrement che erano usciti un anno fa di questo periodo
sembravano che se le aziende non avessero pagato i dividendi sarebbe stata una strage di certificati e difatti da marzo a settembre hanno sofferto anche più degli altri
poi alla fine della fiera i dividendi li hanno pagati, centesimo più, centesimo meno, forse sempre centesimo più e alla fine si sono rivelati un affare
io ero pieno e li ho switchati tutti..:wall:
altra lezione ma va bene cosi

p.s. ogni certificato decrement o dividend ha nei final terms il valore del dividendo stimato futuro fino alla data di scadenza del certificato, che se mi ricordo per i cirdan e i citigroup erano un pò più alti dei goldman...a memoria eh...
 
Non c’e solo la questione prezzi, ma anche prodotti/vissuto del brand.

Zara ha un prezzo un po’ più alto con una qualità diversa in termini di prodotto e design (“moda”) ed è quindi comunque avvicinabile per chi ha una limitata capacità di spesa ma è anche una buona soluzione per chi ce l’ha alta.

In più Zara è vissuta come moda low cost ma con bel design per il quotidiano quindi anche chi ci va ma potrebbe entrare anche da Luis Vuitton non si vergogna a dire che ha una camicetta Zara.
I prodotti di H&M hanno una qualità in tutto più bassa, ci vai per un capo super basic (un leggings nero da tenere in casa) ma non è facile trovare molto altro.

insomma, non credo sia solo una questione di prezzo ma di marketing mix

Non so, per me è più una questione che chi fatica magari rinvia l'acquisto di un leggins nero per casa e fa andare bene ancora quelli che ha già...
 
Alcuni certificati a capitale protetto in scadenza entro Ottobre 2023 ..

Cert Protetto.jpg
 
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