Certificati di investimento - Cap. 5

Stato
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Questa è una caxxata bella e buona di cui ti assumi tutta la responsabilità. Visto che non vuoi sentire, chiudo e non ti replicherò più.
Joe figurati, so bene che stiamo tutti dalla stessa parte e siamo tutti alla stessa maniera sconvolti da questa storia. Io stasera sono stato toccato un po più da vicino da una notizia. Speriamo finisca tutto il prima possibile.
 
Che differenza c'è tra quei profughi ricordati da Joe e quelli ucraini? Forse perché non sono europei? Forse perché non vogliono entrare nella NATO?
La differenza sta nei numeri, purtroppo. L'Ucraina, che è un paese comunque confinante con la Polonia (come se da noi scappassero per difficoltà i francesi), ha una popolazione di 40 milioni di persone. Male che vada (ma proprio caso peggiore) potranno arrivare in Polonia 20 milioni di profughi ucraini, tutti desiderosi di tornare appena possibile a casa (o ricostruirsela nel proprio paese), la maggiorparte comunque già istruita e capace di lavorare subito, e certamente desiderosa non di stabilirsi per sempre in Polonia.

Se tu accogli 10k africani, si muoveranno per venire in europa altri 100k, e poi altri 100k e così via. Ce ne sono 100 milioni pronti immediatamente a venire se si aprissero le porte e altri 500 milioni potenziali (sono oltre 1.5 miliardi in totale di cui oltre la metà in povertà e senza prospettive economiche), tutti con scolarizzazzione bassissima, senza cultura, senza capacità pratiche, che finirebbero nel 99% dei casi nelle mani della delinquenza organizzata o a chiedere soldi a destra o manca.
E questi africani che vogliono venire sarebbero stanziali per sempre, in quanto NON hanno alcuna intenzione di ritornare a casa, quindi sfrutteranno tutto il welfare a scapito degli abitanti polacchi (o italiani per quel che conta) che l'hanno costruito con decenni e decenni di fatiche e sacrifici.

Non è assolutamente una differenza di razza, come qualche falso pacifista direbbe, ma di numeri di realmente integrabili.
Il problema è che molti non si rendono conto dei grandi numeri che si hanno di fronte e della facilità di mandare in tilt sanità, assistenza, case popolari, tutto il welfare insomma (come già avviene oggi con i numeri piccoli di quelli che sono già arrivati; ormai questi immigrati sono i primi in tutte le graduatorie di assegnazione di qualunque risorsa pubblica; ho dei conoscenti che non riescono ad avere proprio nulla di nulla perchè è impossibile competere con questi con i criteri classici che ancora di adottano).
 
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La differenza sta nei numeri, purtroppo. L'Ucraina, che è un paese comunque confinante con la Polonia (come se da noi scappassero per difficoltà i francesi), ha una popolazione di 40 milioni di persone. Male che vada (ma proprio caso peggiore) potranno arrivare in Polonia 20 milioni di profughi ucraini, tutti desiderosi di tornare appena possibile a casa (o ricostruirsela nel proprio paese), la maggiorparte comunque già istruita e capace di lavorare subito, e certamente desiderosa non di stabilirsi per sempre in Polonia.

Se tu accogli 10k africani, si muoveranno per venire in europa altri 100k, e poi altri 100k e così via. Ce ne sono 100 milioni pronti immediatamente a venire se si aprissero le porte e altri 500 milioni potenziali (sono oltre 1.5 miliardi in totale di cui oltre la metà in povertà e senza prospettive economiche), tutti con scolarizzazzione bassissima, senza cultura, senza capacità pratiche, che finirebbero nel 99% dei casi nelle mani della delinquenza organizzata o a chiedere soldi a destra o manca.
E questi africani che vogliono venire sarebbero stanziali per sempre, in quanto NON hanno alcuna intenzione di ritornare a casa, quindi sfrutteranno tutto il welfare a scapito degli abitanti polacchi (o italiani per quel che conta) che l'hanno costruito con decenni e decenni di fatiche e sacrifici.

Non è assolutamente una differenza di razza, come qualche falso pacifista direbbe, ma di numeri di realmente integrabili.
Il problema è che molti non si rendono conto dei grandi numeri che si hanno di fronte e della facilità di mandare in tilt sanità, assistenza, case popolari, tutto il welfare insomma (come già avviene oggi con i numeri piccoli di quelli che sono già arrivati; ormai questi immigrati sono i primi in tutte le graduatorie di assegnazione di qualunque risorsa pubblica; ho dei conoscenti che non riescono ad avere proprio nulla di nulla perchè è impossibile competere con questi con i criteri classici che ancora di adottano).

L'Africa è una cassaforte da cui tutti i paesi europei e anche Inghilterra prendono a piene mani da centinaia di anni, è notizia a livello elementare, basta fare una ricerca su google. Si corrompono governi per avere concessioni (gas, petrolio, materie prime) e nel frattempo si armano i ribelli così ci si guadagna due volte. Il Mali è il crocevia di tutti i traffici internazionali. Quindi ogni stato europeo si dovrebbe far carico di un tot migranti in proporzione al business che ricava dallo spoglio che, aumentando povertà e guerra, crea il flusso di migranti. Ci sono stabilimenti di petrolio a es. Total in mezzo a lande desolate e gente che muore di fame, protette da guardie armate e muri di 10m con filo spinato elettrificato e dentro mercenari a difesa (legione straniera) e chi ci lavora, quando suona la sirena, deve raggiungere il proprio alloggio chiudere la porta e sdraiarsi a terra.

La Cina in questo si sta dimostrando molto più lungimirante della vecchia Europa, aiutando queste popolazioni con progetti che producono ricchezza per loro e per i locali, progetti inutilmente osteggiati dalla vecchia guardia.

Purtroppo ciò che tu scrivi, impropri e direi inattesi quanto improbabili paragoni tra popolazione Ucraina e rischio fiumi africani - paragoni in cui si mescolano dicerie e luoghi comuni - , trovano unicamente quartiere in tanti inutili dibattiti politici nostrani funzionali al rincoglionimento dell'elettorato per farsi rieleggere e che niente attengono alla realtà.

Strano a dirsi, ma la verità è (in parte)qui:

 
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L'Africa è una cassaforte da cui tutti i paesi europei e anche Inghilterra prendono a piene mani da centinaia di anni, è notizia a livello elementare, basta fare una ricerca su google. Si corrompono governi per avere concessioni (gas, petrolio, materie prime) e nel frattempo si armano i ribelli così ci si guadagna due volte. Il Mali è il crocevia di tutti i traffici internazionali. Quindi ogni stato europeo si dovrebbe far carico di un tot migranti in proporzione al business che ricava dallo spoglio che, aumentando povertà e guerra, crea il flusso di migranti. Ci sono stabilimenti di petrolio a es. Total in mezzo a lande desolate e gente che muore di fame, protette da guardie armate e muri di 10m con filo spinato elettrificato e dentro mercenari a difesa (legione straniera) e chi ci lavora, quando suona la sirena, deve raggiungere il proprio alloggio chiudere la porta e sdraiarsi a terra.

La Cina in questo si sta dimostrando molto più lungimirante della vecchia Europa, aiutando queste popolazioni con progetti che producono ricchezza per loro e per i locali, progetti inutilmente osteggiati dalla vecchia guardia.

Purtroppo ciò che tu scrivi, impropri e direi inattesi quanto improbabili paragoni tra popolazione Ucraina e rischio fiumi africani - paragoni in cui si mescolano dicerie e luoghi comuni - , trovano unicamente quartiere in tanti inutili dibattiti politici nostrani funzionali al rincoglionimento dell'elettorato per farsi rieleggere e che niente attengono alla realtà.

Io ho semplicemente risposto a chi si chiedeva perchè la Polonia accoglie con porte aperte gli ucraini, mentre non vuole gli africani....
E' una spiegazione logica e secondo me ineccepibile per chi deve stabilire politiche di accoglienza.

Che poi in Africa ci siano ruberie (di privati), corruzione e sfruttamento delle risorse pubbliche, non ha nulla a che vedere e NON deve avere nulla a che vedere con l'accoglienza in Europa. Si deve accogliere solo quelli che si possono integrare realmente, dando una casa e un lavoro reale. Non tanto per pulirsi (come i farisei) la coscienza e fare entrare un pò di gente e lasciarla a spacciare vicino le stazioni.

La Cina è lungimirante e sta investendo bene anche secondo me. Ma non fa accoglienza... Loro sono intelligenti a sapere gestire i tanti capitali che hanno.
L'Italia non ha mai avuto persone lungimiranti. Ma anche per questo deve fare doppia attenzione a chi fa entrare. Perchè non ha risorse sufficienti per i propri cittadini (e nessuno sembra in grado di invertire in trend di decadenza totale), figurarsi per mantenere 500 milioni di africani...
 
UKRAINE INTELLIGENCE CLAIMS MERCENARIES CONNECTED TO RUSSIA'S WAGNER GROUP HAVE ARRIVED IN UKRAINE TO ASSASSINATE ZELENSKY -JPOST
 
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La differenza sta nei numeri, purtroppo. L'Ucraina, che è un paese comunque confinante con la Polonia (come se da noi scappassero per difficoltà i francesi), ha una popolazione di 40 milioni di persone. Male che vada (ma proprio caso peggiore) potranno arrivare in Polonia 20 milioni di profughi ucraini, tutti desiderosi di tornare appena possibile a casa (o ricostruirsela nel proprio paese), la maggiorparte comunque già istruita e capace di lavorare subito, e certamente desiderosa non di stabilirsi per sempre in Polonia.

Se tu accogli 10k africani, si muoveranno per venire in europa altri 100k, e poi altri 100k e così via. Ce ne sono 100 milioni pronti immediatamente a venire se si aprissero le porte e altri 500 milioni potenziali (sono oltre 1.5 miliardi in totale di cui oltre la metà in povertà e senza prospettive economiche), tutti con scolarizzazzione bassissima, senza cultura, senza capacità pratiche, che finirebbero nel 99% dei casi nelle mani della delinquenza organizzata o a chiedere soldi a destra o manca.
E questi africani che vogliono venire sarebbero stanziali per sempre, in quanto NON hanno alcuna intenzione di ritornare a casa, quindi sfrutteranno tutto il welfare a scapito degli abitanti polacchi (o italiani per quel che conta) che l'hanno costruito con decenni e decenni di fatiche e sacrifici.

Non è assolutamente una differenza di razza, come qualche falso pacifista direbbe, ma di numeri di realmente integrabili.
Il problema è che molti non si rendono conto dei grandi numeri che si hanno di fronte e della facilità di mandare in tilt sanità, assistenza, case popolari, tutto il welfare insomma (come già avviene oggi con i numeri piccoli di quelli che sono già arrivati; ormai questi immigrati sono i primi in tutte le graduatorie di assegnazione di qualunque risorsa pubblica; ho dei conoscenti che non riescono ad avere proprio nulla di nulla perchè è impossibile competere con questi con i criteri classici che ancora di adottano).

Ok, allora per una questione di numeri per la buona Europa va bene che quella gente sia stata ignorata. Solo che se lo fanno altri, apriti cielo...
 
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