Certificati di investimento - Cap. 5

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Gas solo con rubli, Putin ha dato quattro giorni di tempo a Gazprom per nuovo sistema pagamenti

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al colosso del gas Gazprom di accettare pagamenti in rubli per le sue esportazioni verso l'Europa. Al gigante, riporta Reuters, sono stati concessi quattro giorni di tempo per lanciare un sistema di pagamenti che estrometta valute come euro e dollari accettando solo la valuta russa.


Nella giornata di oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha riferito ai giornalisti che "Gazprom ha ricevuto istruzioni dal presidente della Federazione russa per accettare pagamenti in rubli".


Peskov ha annunciato che la società, così potente in Russia da essere considerata "uno stato nello stato" - come riporta un articolo del Guardian - ha quattro giorni di tempo per lanciare un sistema per i pagamenti in rubli. "Questa informazione sarà inoltrata agli acquirenti dei prodotti Gazprom", ha sottolineato ancora il portavoce
German FinMin Lindner Recommends Energy Providers Do Not Pay For Russian Gas With Roubles - Welt TV
 
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La decisione del presidente della Federazione russa, invece, potrebbe rappresentare “un atto dimostrativo” di Putin “per fare emergere in modo ancora più eclatante la dipendenza Ue dalle forniture di gas russo” ma anche “un atto dimostrativo del presidente russo per dimostrare che non ha bisogno di divisa forte: non ho bisogno di esportare per avere i vostri euro o i vostri dollari. Un ragionamento che è vero e non è vero insieme perché se gli importatori europei devono convertire in rubli i loro pagamenti gli euro o i dollari arriverebbero comunque al sistema bancario russo”. Comunque, sottolinea Messori, “da economista questa decisione lascia sgomento anche perché si tratta di una violazione contrattuale. Ogni contratto internazionale, soprattutto per quelli a medio-lungo termine, specifica la divisa internazionale che viene utilizzata per il pagamento. Pertanto questa iniziativa unilaterale di cambiare moneta significa legalmente rigettare il contratto”. E quindi, si interroga l’economista, “perché rischiare un contenzioso del genere? Il rischio è che voglia creare un casus belli. Se gli europei rifiuteranno di pagare in rubli allora il contratto non avrà più validità e si rischia uno stop alle forniture di gas. E questa sarebbe un’escalation veramente pesante dal punto di vista economico. Con l’interruzione totale delle forniture di gas e di petrolio per l’Europa ci sarebbe il rischio di andare in recessione“.
 
La decisione del presidente della Federazione russa, invece, potrebbe rappresentare “un atto dimostrativo” di Putin “per fare emergere in modo ancora più eclatante la dipendenza Ue dalle forniture di gas russo” ma anche “un atto dimostrativo del presidente russo per dimostrare che non ha bisogno di divisa forte: non ho bisogno di esportare per avere i vostri euro o i vostri dollari. Un ragionamento che è vero e non è vero insieme perché se gli importatori europei devono convertire in rubli i loro pagamenti gli euro o i dollari arriverebbero comunque al sistema bancario russo”. Comunque, sottolinea Messori, “da economista questa decisione lascia sgomento anche perché si tratta di una violazione contrattuale. Ogni contratto internazionale, soprattutto per quelli a medio-lungo termine, specifica la divisa internazionale che viene utilizzata per il pagamento. Pertanto questa iniziativa unilaterale di cambiare moneta significa legalmente rigettare il contratto”. E quindi, si interroga l’economista, “perché rischiare un contenzioso del genere? Il rischio è che voglia creare un casus belli. Se gli europei rifiuteranno di pagare in rubli allora il contratto non avrà più validità e si rischia uno stop alle forniture di gas. E questa sarebbe un’escalation veramente pesante dal punto di vista economico. Con l’interruzione totale delle forniture di gas e di petrolio per l’Europa ci sarebbe il rischio di andare in recessione“.

In effetti, più che rimanere basiti per la violazione dei contratti (che per Putin a questo punto varranno meno della carta igienica), la questione va considerata dal suo punto di vista...
 
In effetti, più che rimanere basiti per la violazione dei contratti (che per Putin a questo punto varranno meno della carta igienica), la questione va considerata dal suo punto di vista...
Di cosa parliamo? Putin è un bandito, assassino, tiranno e crede di poter fare quello che vuole. Punto.
Mi chiedo perchè di fronte a questa evenienza (ovvero della paventata recessione in Europa) i mercati se ne stiano fregando alla grande.
Neanche il VIX sale...
 
Veramente sta salendo
Si è vero

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Ma è uscita qualche notizia o semplicemente c'è aria di venerdì pomeriggio e pesa l'andamento negativo dell'America?
 
Il decennale USA si è portato al 2,5% e pare che i resistenti yemeniti siano riusciti a far saltare in aria un terminale petrolifero saudita.
 
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