Il quotidiano statunitense “New York Times” descrive una Russia “stordita” dalla fulminea controffensiva delle forze armate ucraine, che nei giorni scorsi hanno sferrato un improvviso attacco nella regione di Kharkiv occupata dalle forze russe, spingendole ad una precipitosa ritirata.
Il “New York Times” cita anche fonti della Difesa Usa, che sollecita però alla cautela, esprimendo dubbi in merito alla capacità dell’Ucraina di respingere le forze russe entro i confini precedenti l’inizio del conflitto, il 23 febbraio scorso. “la vittoria dell’Ucraina è ancora tutt’altro che certa”, anche in considerazione dello scenario differente nel sud del Paese, dove una controffensiva di portata ancora maggiore ha conseguito risultati assai più limitati. Attorno alla città portuale di Kherson, infatti, “le forze russe hanno predisposto solide posizioni difensive, costringendo le truppe ucraine a pagare pesantemente ogni metro di territorio riconquistato”.
Il vasto ripiegamento dell’esercito russo nel nord-est dell’Ucraina “ha comunque silenziato i tifosi del Cremlino, e amplificato le voci che nell’Occidente chiedono di aumentare ulteriormente gli invii di armi all’Ucraina, per consentirle di vincere sul campo”. In particolare, il successo militare dell’Ucraina “ha minato gli argomenti, secondo cui fornire più armi e migliori sistemi d’arma all’Ucraina non farebbe che protrarre un sanguinoso stallo contro le forze armate russe, destinate alla vittoria”.