Certificati di investimento - Capitolo 6

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La "splendida" settimana borsistica ci fa fare un altro giro del JE00BJRSJV32 (a meno di miracoli). Questo da una parte mi dispiace ma dall altra penso che, soprattutto in questa fase d incertezza, avere determinati prodotti in Ptf sia un bene..
 
XS2544209724 potrebbe essere una via di mezzo (purtroppo BO)
Si, ma anche questo non è molto attinente se vedi i valori di scambio. Io preferisco il IT0006755661 perchè "sfrutta" discretamente la salita della volatilità essendo solo Marzo 24 la potenziale autocall. Attualmente tutti i sottostanti sopra strike (Stellantis wo), paga una cedola ridicola mensile, è un "dividend" con, attualmente, un piccolo vantaggio per l investitore (vedasi il dividendo del wo previsto dalla struttura e quello effettivamente pagato), nonchè ex maxi cedola step down (che non fa mai male)
 
Si, ma anche questo non è molto attinente se vedi i valori di scambio. Io preferisco il IT0006755661 perchè "sfrutta" discretamente la salita della volatilità essendo solo Marzo 24 la potenziale autocall. Attualmente tutti i sottostanti sopra strike (Stellantis wo), paga una cedola ridicola mensile, è un "dividend" con, attualmente, un piccolo vantaggio per l investitore (vedasi il dividendo del wo previsto dalla struttura e quello effettivamente pagato), nonchè ex maxi cedola step down (che non fa mai male)
Dipende sempre dal prezzo comunque
 
Banche: corsa agli sconti sui pos (MF)
Ora: 18/08/2023 08:33
Testo:
ROMA (MF-NW)--Mentre in Parlamento sta per entrare nel vivo la partita
sugli extraprofitti, le banche italiane fanno un passo a favore della
clientela. Dopo il protocollo d'intesa siglato a luglio da Abi e dalle
associazioni di categoria presso il Mef, diverse banche sono gia' pronte a
ridurre l'impatto delle commissioni sui micro-pagamenti elettronici, cioe'
quelli di importo non superiore a 30 euro.

Proprio ieri si e' mossa Banco Bpm. L'istituto guidato da Giuseppe
Castagna, scrive MF-Milano Finanza, ha annunciato che per ogni transazione
effettuata d'importo inferiore o uguale a 10 euro sul circuito
PagoBancomat, rimborsera' agli esercenti le commissioni da loro pagate.
L'obiettivo e' quello "di contenere le commissioni a carico delle aziende"
e allo stesso tempo incentivare l'uso della moneta elettronica da parte
dei consumatore. L'iniziativa non richiedera' adesione ma "sara'
automaticamente attiva per tutti i punti vendita" siano essi gia' clienti
o nel caso lo diventino durante il periodo promozionale (dal 1 ottobre al
30 giugno 2024). In questa materia Bancomat e' interlocutore obbligato per
le banche, visto che la societa' guidata da Alessandro Zollo e partecipata
da Fsi con oltre il 31% e' l'unico circuito di pagamento italiano. Gia'
nel 2020 peraltro l'operatore aveva azzerato le commissioni alle banche
per transazioni fino a 5 euro. Per il momento non si parla ancora di
accordi con i circuiti internazionali (Visa, Mastercard e American
Express), anche se nel suo comunicato Banco Bpm svela che "sono in fase di
valutazione possibili ulteriori agevolazioni a favore dei clienti per i
pagamenti con carte a valere su circuiti internazionali, che si
affiancherannoa nuove iniziative per lo sviluppo dei volumi di transato,
sia dell'attuale customer base sia di nuove relazioni, che la banca ha
pianificato di lanciare nell'ultimo trimestre dell'anno", spiega la nota.

Le due banche maggiori, Intesa Sanpaolo e Unicredit, si erano mosse
prima del protocollo Abi. Gia' alla fine di novembre 2022 Ca' de Sass
aveva annunciato l'azzeramento per un anno delle commissioni sui
micropagamenti tramite Pos fino a 15 euro nell'ambito del progetto
CresciBusiness realizzato con le associazioni di categoria dei settori
artigianato, commercio, servizi e turismo. Anche Unicredit ha gia' varato
misure a riguardo come, ad esempio, l'azzeramento fino al 30 giugno 2024
delle commissioni sui micropagamenti elettronici inferiori o uguali a
dieci euro per le aziende con fatturato fino a un milione di euro. Le
altre banche dovrebbero muoversi entro l'estate, anche perche' nel
frattempo il fenomeno dei micropagamenti elettronici e'sempre piu'
diffuso in Italia. A maggio scorso le transazioni tra 0 e 5 euro avevano
raggiunto il 6% sul totale pagamenti rispetto al 4,3% del maggio 2022.

Oltre le commissioni sui pagamenti elettronici le Banche dovrebbero alzare i tassi sui depositi della clientela, che sono assurdamente rimasti al palo a fronte del passaggio del tasso mutui che ha raggiunto il 5%. Questo extraprofitto è quello a mio avviso che dimostra scarsa correttezza da parte delle Banche e da luogo ad un extraprofitto puramente speculativo. Occorrerebbe una legge che determinasse per le Banche un rapporto automatico tra tassi attivi e passivi, rapporto da mantenere stabilmente valido sia in caso di rialzo che di ribasso.
 
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