Per capire lo capiscono benissimo.... il discorso si basa sulla famosa teoria della 'redistribuzione della ricchezza', sponsorizzata storicamente dalla sinistra come un corretto e doveroso livellamento al basso che colpisce prevalentemente il ceto medio (quello che ha investito in formazione e cultura ed ha occupato ruoli medio-alti nel mercato del lavoro) risparmiando qualche soldino e cercando di difenderlo dalla svalutazione).
Non di certo la classe imprenditoriale che reinveste preferenzialmente nella propria attività e che, quando raggiunge certi valori, esporta liquidità nei paradisi fiscali.
Adesso anche lo stesso Governo assapora questa idea di fare cassa in nome della cosiddetta destra sociale, che altro non è che un tentativo di consolidare, distribuendo aiuti a pioggia, la propria base elettorale. Come noto la distribuzione statistica delle finanze italiane è rappresentata da una piramide in cui c'è una ampia base comprendente gli effettivi bisognosi rimpolpati da una folta schiera di finti poveri, in realtà evasori fiscali pluriennali.