Certificati di investimento - Capitolo 6 (11 lettori)

Stato
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skolem

Listino e panino
Putin era un dittatore anche prima del 21 febbraio, ma si comprava il gas come lo si compra dagli altri dittatori. Poi ha invaso l'Ucraina mettendo in subbuglio l'Europa, e mi sembra un dettaglio molto ma molto significativo. Io non capisco perché questo punto venga del tutto ignorato da Crozza e filoputiniani vari!
Non è che a Putin facciamo le sanzioni perché è un dittatore ma per il fatto che ha deciso di mangiarsi con la forza e la violenza uno stato sovrano in Europa, per motivazioni puramente neo imperialiste, con tutti annessi e connessi!
Chi non capisce questa differenza è perché non ci arriva? Cosa si insegnava a Scienze Politiche?
 
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Firmod

Nuovo forumer
Vista la gran varietà di tipologie di certificati …. Volevo chiedere agli esperti su quale tipologia mi devo focalizzare per iniziare ad investire ? E con quale percentuale portafogli per stare sicuro?
 

Jsvmax79

Forumer storico
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NoWay

It's time to play the game
Vista la gran varietà di tipologie di certificati …. Volevo chiedere agli esperti su quale tipologia mi devo focalizzare per iniziare ad investire ? E con quale percentuale portafogli per stare sicuro?

Nessuno può risponderti. Dipende da te, dall'investitore che sei, dal rischio che ti vuoi assumere, dal rendimento a cui punti, dall'operatività che hai, dalle solite cose insomma...
 

Joe Silver

Forumer storico
Purtroppo sono molti gli indicatori in cui l’Italia finisce agli ultimi posti tra i Paesi dell’Unione Europea, in alcuni casi siamo esattamente ventisettesimi su ventisette, venendo superati anche da tutti gli Stati membri dell’Est, ma forse i più significativi sono quelli che riguardano il mercato del lavoro. Nonostante i miglioramenti degli ultimi anni il tasso di occupazione italiano, del 61,5 per cento, rimane basso rispetto a quello dei nostri vicini. Uno dei pochi dati positivi in questo ambito è sempre stato quello relativo agli immigrati: tra loro la percentuale di quanti hanno un lavoro è sempre stata superiore o molto vicina alla media nazionale, al contrario di quel che accade altrove.
Naturalmente a incidere è anche la necessità di sbarcare il lunario di chi arriva dall’estero e non ha alcun paracadute, nessuna rete familiare, nonché la continua ricerca di un basso costo del lavoro nei settori più poveri, quelli, non a caso, affollati da immigrati senza competenze specifiche. Tuttavia è innegabilmente vantaggioso per tutti che il loro tasso di occupazione sia elevato.
Le cose cambiano, però, nel caso dei figli di tali immigrati. Questo è il dato più negativo di tutti, e sta emergendo solo ora che coloro che sono nati dagli stranieri negli ultimi decenni stanno giungendo in età lavorativa. Il tasso di occupazione di quanti hanno un genitore straniero è solo del 45,3 per cento, il più basso d’Europa dopo quello greco, quello di chi li ha entrambi stranieri, però, scende a un misero 23,7 per cento, il minore in assoluto nella Ue.
A essere particolarmente inquietante è la differenza tra la seconda generazione e la prima. Mediamente nella Ue si passa da un tasso di occupazione del 72,1 per cento per i nativi con genitori nativi a uno del 67,6 per cento per gli stranieri nati all’estero a uno, infine, del 62,6 per cento per i figli di questi ultimi. Non sono differenze enormi, un chiaro esempio è la Germania, dove le persone di seconda generazione, nate da immigrati, hanno un lavoro nel 70,1 per cento dei casi. In Italia cambia tutto, il 70,1 per cento tedesco diventa il 23,7 per cento, un tasso di occupazione 2,7 volte più basso di quello degli altri, che siano italiani di origine o stranieri di prima generazione, che è saldamente superiore al sessanta per cento.

"Siamo solo noi".
Come se la maggioranza degli Italiani avesse qualche competenza, soprattutto tra i giovani
 

Joe Silver

Forumer storico
Sì, ma il discorso è sempre lo stesso. Se diciamo che facciamo scelte etiche e morali, poi dovremmo anche rinunciare alle materie prime perché non si salva nessuno tra i "fornitori". Servirebbe davvero meno ipocrisia...
E l'ipocrisia regnò indisturbata sul mondo (pensiero da anarchico) ;)
 
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fedro10

è la somma che fa il totale...
BBVA, nota anche come Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, è un gruppo bancario basco (quindi spagnolo) diffuso in tutto il mondo. Trova le sue radici più recenti nella fusione, datata 1999, del Banco Banco Bilbao Vizcaya con Argentaria.

Ad oggi è la seconda banca più grande di Spagna dopo il Banco Santander e la quarta banca più importante d’Europa. Nonostante le sue forti radici spagnole, e in particolare basche, la banca si è espansa all’estero, in ben 40 paesi diversi.
Le sue origini però risalgono addirittura a due secoli fa, il 1857, quando la Camera di commercio di Bilbao istituì il Banco de Bilbao, come banco di emissione e sconto.

L’Italia rappresenta un mercato fondamentale per BBVA, essendo stato storicamente il suo primo mercato estero.

All’interno di questa recensione BBVA abbiamo analizzato l’offerta del conto corrente: condizioni, servizi bancari e costi. Nell’ultima sezione della recensione troverai le nostre opinioni su BBVA.

 
Stato
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