Tim (
TIT.MI). Sul Corriere della Sera si legge che ieri Kkr ha inviato al gruppo telefonico l’offerta vincolante per l’acquisto dell’infrastruttura della rete. Il fondo è capofila di un consorzio di cui fa parte il ministero dell’Economia, con cui la proposta è stata condivisa. La cifra complessiva di 21 miliardi riconosciuta come valore del perimetro di NetCo — la nuova società a cui Tim conferirà la rete primaria, la secondaria e Sparkle — sarebbe stata migliorata leggermente, con l’ulteriore previsione di possibili aggiustamenti del prezzo. Anche l’earn out di 2 miliardi previsto in caso di integrazione della rete di Tim con Open Fiber è stato confermato, sebbene potrebbe cambiare il perimetro degli asset che entrerebbero nell’aggregazione. Nell’offerta vincolante è stato definito con maggiore precisione quale debito Kkr assumerebbe con l’acquisto della rete, con alcuni effetti migliorativi rispetto all’offerta preliminare, e i criteri del master service agreement che regolerà i rapporti tra NetCo e ServCo, la società dei servizi che nascerà con lo scorporo della rete. È stato anche dettagliato il ruolo del Mef, con l’indicazione di una partecipazione fino al 20% di NetCo e l’acquisto dell’intero capitale di Sparkle, la società della rete internazionale.