Certificati di investimento - Capitolo 8

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Dicevo che per andare su altri più protettivi avrai dovuto pagare di più o ridurre il nominale...

in alcuni casi si riesce a passare su altro titolo di pari valore di mercato di quello dismesso (ovviamente avrà scadenza più lunga o cedola più bassa o altro) per cui la 'perdita' è sopportabile.
 
oggi hanno venduto al mm il CH1308688642
se fossi atato sul book lo avrei preso io, non penso faccia da ora un -50
idem il CH1308688295 anche questo lo avrei preso volentieri
io sto distante da Renault, mi sbaglierò ma ancora ha da dare

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oggi hanno venduto al mm il CH1308688642
se fossi atato sul book lo avrei preso io, non penso faccia da ora un -50
idem il CH1308688295 anche questo lo avrei preso volentieri
io sto distante da Renault, mi sbaglierò ma ancora ha da dare

Vedi l'allegato 743399
Io ragiono così (ma sicuramente sbaglio): nel momento in cui ho un downgrade su un titolo (rettifica stime al ribasso), e mi riferisco a Stellantis e Stm, per un qualche tempo (1/3 mesi) seguo unicamente l'andamento del titolo, le comunicazioni ufficiali (dei successivi CDA) e/o info supplementari, senza effettuare alcun intervento su CERTIFICATI con loro sottostanti.
Nel momento in cui vi è una visibilità più chiara (se c'è - ad esempio l'essere sicuri di non subire un ADC) ho due vantaggi:
- l'emissione nel frattempo di NUOVI certificati sui due sottostanti, ma con strike e barriere notevolmente più basse;
- la pox anche di prendere in considerazione i vecchi Isin, a prezzi più contenuti.
Ovviamente il ragionamento (prudente) salta se il calo dei due titoli è contenuto o se le quotazioni effettuano un andamento a V.
Occorre misurare la probabilità degli accadimenti confrontandoli con eventi passati su titoli in similari condizioni (downgrade subìto) e, come sempre, confrontare tali accadimenti con la propria sensibilità...
 
Questa mi sembra anche peggio del paragone acciaio-bitcoin (visto anche il precedente dell'assalto al Campidoglio americano!!):

“Se vinco non dovrete più votare”. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha parlato davanti a un gruppo di elettori cristiani di estrema destra, alludendo al fatto che dopo il suo prossimo mandato per loro non ci sarà più bisogno di votare.

chiù pilu per tutti
 
dal CJ 851







Stellantis, i profitti in calo penalizzano il titolo

Stellantis ha riportato un calo del 48% nei pro- fitti netti, scendendo a 5,6 miliardi di euro nel primo semestre del 2024 e mancando l'aspetta-

tiva media degli analisti di 7 miliardi di euro. Le consegne in Nord America sono diminuite del 18%, influenzando significativamente i margini di profitto. In risposta, Stellantis reintrodurrà alcuni modelli ritirati dal mercato USA e prevede di ri- durre i costi logistici del 25% nella seconda metà dell'anno. Inoltre, sono stati annunciati piani per tagliare ulteriormente i costi del lavoro. Il mercato attende di vedere come queste misure influen- zeranno le prestazioni future della società, con particolare attenzione ai nuovi lanci di prodotto.

Renault ed il rallentamento Rdegli EV

Renault ha registrato una performance solida

nella prima metà del 2024, con un margine operativo del 7,92% e ricavi di 26,9 miliardi di euro, nonostante un rallentamento della domanda di veicoli elettrici (EV). Gli analisti di Barclays e Sti- fel hanno evidenziato la resilienza della società, attribuendo il successo alla forte domanda per modelli come Clio e Austral. Renault continua a gestire con attenzione i prezzi e le scorte, aspet- tandosi un vento contrario a causa delle registra- zioni piatte e delle sfide logistiche. Nonostante i numeri non così negativi, le azioni Renault sono scese del 10% nella giornata di giovedì in scia al resto del settore automotive.




Prospettive riviste al ribasso per STM

STM ha visto le sue azioni scendere fino al 15% giovedì dopo aver ridotto le previsioni annuali per il secondo trimestre consecutivo, a causa di

una persistente debolezza nella domanda di chip per auto. Gli analisti di Stifel prevedono un taglio del 15% nelle stime degli utili per azione (EPS) del 2024, a causa dell'eccesso di inventario nel setto- re automotive e industriale. La società ha riporta- to un margine lordo del 40,1% nel secondo trime- stre, contro un'aspettativa del 40%. Nonostante le difficoltà, gli analisti ritengono che la fine del ciclo sia vicina, offrendo una potenziale ripresa per la seconda metà dell'anno.

Ford: utili deludenti e previsioni Cincerte

Chiude il quadro Ford, giù di quasi il 20% dopo

aver mancato le stime sugli utili per azione del secondo trimestre, registrando un EPS adju- sted di 47 centesimi contro un'attesa di 67 cen- tesimi. Il totale dei ricavi è stato di 47,8 miliar- di di dollari, in crescita del 6,2% anno su anno, ma il margine operativo è sceso al 5,8% rispetto all'8,4% stimato.
Le divisioni Ford Blue e Pro hanno registrato ri- sultati contrastanti, mentre la divisione Model e ha continuato a perdere terreno. Le previsioni an- nuali rimangono sfidanti, con un EBIT rettificato previsto tra 10 e 12 miliardi di dollari.
 
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