Io ragiono così (ma sicuramente sbaglio): nel momento in cui ho un downgrade su un titolo (rettifica stime al ribasso), e mi riferisco a Stellantis e Stm, per un qualche tempo (1/3 mesi) seguo unicamente l'andamento del titolo, le comunicazioni ufficiali (dei successivi CDA) e/o info supplementari, senza effettuare alcun intervento su CERTIFICATI con loro sottostanti.
Nel momento in cui vi è una visibilità più chiara (se c'è - ad esempio l'essere sicuri di non subire un ADC) ho due vantaggi:
- l'emissione nel frattempo di NUOVI certificati sui due sottostanti, ma con strike e barriere notevolmente più basse;
- la pox anche di prendere in considerazione i vecchi Isin, a prezzi più contenuti.
Ovviamente il ragionamento (prudente) salta se il calo dei due titoli è contenuto o se le quotazioni effettuano un andamento a V.
Occorre misurare la probabilità degli accadimenti confrontandoli con eventi passati su titoli in similari condizioni (downgrade subìto) e, come sempre, confrontare tali accadimenti con la propria sensibilità...