Da wikipedia. Scusate ot agostano
La telecronaca Italia-Israele (Mondiali 1970)
[
modifica |
modifica wikitesto]
Niccolò Carosio impegnato in una radiocronaca.
L'11 giugno 1970, durante l'incontro Italia-Israele, valevole per il
Campionato mondiale di calcio che si disputava in
Messico, finito 0-0, fu annullato un gol a
Gigi Riva per
fuorigioco. Il
guardalinee che annullò la rete era l'etiope
Sejum Tarekegn. Carosio espresse così il suo disappunto:
[9]
«Rete! L'arbitro ha convalidato il punto. Però il guardalinee ha alzato la bandiera... L'arbitro aveva convalidato il punto e il guardalinee... no: niente convalida! Ma siamo proprio sfortunati!»
Carosio aveva definito due volte il guardalinee «l'etiope». Questo suscitò la reazione dell'
Etiopia (ex colonia italiana) tramite il suo ambasciatore a Roma, che pretese l'adozione di provvedimenti. Carosio fu immediatamente sostituito e la partita successiva dei quarti di finale contro il
Messico fu commentata da
Nando Martellini.
Nei giorni successivi si diffuse poi la
leggenda metropolitana secondo cui Carosio avrebbe usato un termine spregiativo
[10]. Nel 2009 si occuparono del caso
Massimo De Luca e
Pino Frisoli in un libro sullo sport in televisione. Gli autori scrissero che, oltre alla televisione, l'incontro fu trasmesso anche alla radio. «Cosa sia stato detto nel corso della radiocronaca Rai [al microfono vi era
Enrico Ameri], non è possibile oggi ricostruire, perché, per molti anni, l'archivio di Radio Rai ha latitato». Secondo un ingegnere etiope residente a Roma, Laiketsion Petros, che ascoltò la trasmissione, Carosio avrebbe detto: «Il Negus si è vendicato»
[11].
Il 31 maggio
2009 Massimo De Luca ha chiarito definitivamente il caso con la diffusione in diretta tv durante la
Domenica Sportiva delle esatte parole pronunciate da Carosio durante la partita
[9]. De Luca e Frisoli hanno successivamente recuperato l'audio originale del dopo-gara trasmesso in radio, dove si sente una battuta di
Antonio Ghirelli, allora direttore del
Corriere dello Sport («Possiamo definirla come la vendetta del Negus»), al microfono di
Mario Gismondi[12][13].