CHiEDERE AL POTERE DI RIFORMARE IL POTERE... CHE INGENUITA'!!

Li chiamano cigni neri. Sono eventi rarissimi, con un impatto devastante. Sfuggono alle previsioni. Eppure - a metà tra il gioco e lo scenario possibile - qualcuno prova ad anticiparli. I più attenti, ogni anno, sono gli analisti di Saxo Bank, l’istituto danese specializzato negli investimenti e nel multi-asset trading online. «Il 2015 sarà un anno difficile, ma potrebbe, addirittura, essere l’anno da ricordare per averci fatto toccare il fondo. L’inflazione è scesa ai livelli più bassi degli ultimi decenni, i tassi di interesse l’hanno seguita di pari passo e i prezzi dell’energia sono relativamente stabili. La mancanza di volatilità nei dati e nei mercati ha dato agli investitori un falso senso di sicurezza, che potrebbe portare ad un forte scompiglio del 2015. Abbiamo vissuto un’anteprima durante una caotica settimana nel mese di ottobre del 2014. Se il trend rimanesse lo stesso, per il 2015 possiamo già considerarci in coda per un giro sulle montagne russe», dice il capo economista della banca Steen Jakobsen, che mette in fila le dieci congetture choc per il 2015.
 
1-La Russia di nuovo in default
2-Il vulcano fa strage di raccolti
3-L’inflazione giapponese al 5%
4-Draghi abbandona la Bce
5-Il rendimento dei corporate bond raddoppia
6-Gli hacker della rete colpiscono lo shopping online
7-La Cina svaluta lo yuan del 20%
8-I future del cacao toccano USD 5.000/ton
9-Il crollo del settore edile nel Regno Unito
10-Nel 2017 il Regno Unito esce dalla UE
 
A parte Draghi, nulla su di noi ....allora possiamo continuare tranquilli :D
 

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Tre splendidi palazzi romani messi in vendita.
Edifici storici di proprietà del gruppo bancario Unicredit sono stati messi sul mercato per razionalizzare gli assets del gruppo.
L'operazione, ribattezzata “Great Beauty”, dal film di Paolo Sorrentino “La Grande bellezza” riguarda 3 trophy asset nel centro di Roma: il Palazzo del Monte di Pietà, Palazzo Verospi, in Via del Corso e Galleria Sciarra Colonna di Carbognano, tra via del Corso e Fontana di Trevi.
 
Gli immobili unici per storia e bellezza architettonica, sono ubicati nel cuore del centro storico e precedente occupati da uffici della banca sono stati liberati negli scorsi anni grazie al piano di razionalizzazione che ha portato alla riduzione da 28 a 5 delle sedi direzionali.
A seguito della liberazione il Gruppo ha investito nella loro completa ristrutturazione, efficientandone gli spazi ed i consumi energetici, in modo da trasformarli in uffici.

Uncredit li ha quindi affittati a conduttori di elevato livello quali la Presidenza del Consiglio, Il Consiglio di Stato e la Autorità Nazionale Anticorruzione che, attraverso processi di ottimizzazione interni, vi hanno consolidato le loro sedi.

Unicredit ha quindi oggi avviato una procedura competitiva di dismissione dei 3 immobili che vengono venduti a reddito grazie ai contratti di locazione stipulati, a cui si aggiungono anche alcune porzioni dove la banca rimarrà con le proprie filiali con un contratto di affitto.
 
"Ricevere regali, ma non ancora sulla lista di Babbo Natale" così Mediobanca
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Securities intitola un report di oggi sulle mid e small cap italiane per le quali il mercato vede un'espansione degli utili del 35% nel 2015, ma gli analisti della banca d'affari preferiscono restare selettivi.

Da metà ottobre si è assistito a una riduzione dell'11% delle stime di eps 2014 di queste società a cui però non ha fatto seguito una mossa simile per il 2015, implicando quindi una crescita attesa dell'utile più ampia anno su anno, ora appunto al di sopra del 35%. Ma il multiplo a un anno a cui trattano attualmente le mid e small cap italiane è leggermente aumentato a 15,3 volte, allargando il premio rispetto alla media di metà ciclo (ora al 12,5%) e quindi è meglio continuare ad adottare un approccio selettivo.

L'attuale portafoglio mid & small cap di Mediobanca
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, comprendendo i cambiamenti più recenti delle raccomandazioni (Recordati
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è stata promossa a outperform e Sabaf
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declassata a underperform) e l'avvio di copertura di Ima
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(outperform), conta attualmente 40 mid & small cap che offrono condizioni di investimento "decenti".

Per affrontare i più bassi prezzi del petrolio, a detta degli esperti della banca d'affari, è Saras
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il vincitore. La decisione dell'Opec di mantenere la produzione di petrolio invariata a 30 milioni di barili al giorno ha depresso il prezzo del greeggio. "In tale scenario la nostra preferenza va a Saras
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e a Maire Tecnimont
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rispetto a Trevi
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, Fincantieri
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e Landi Renzo
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", consigliano gli esperti per quanto riguarda le azioni correlate al petrolio.
 
“BERLUSCONI E MURDOCH FARANNO L’ACCORDO” “Berlusconi e Murdoch faranno l’accordo” Lo dice Tarak Ben Ammar a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “Intanto si amano e si rispettano. Io farei di tutto, se possibile, che ci sia una piattaforma e non due".
SILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI CORRONO

3. “TELECOM FARA’ UN ACCORDO CON MEDIASET”
“Telecom come tutte le grandi compagnie di telefonia Spagna, America, hanno bisogno del quadruple, devono fornire telefonia fissa, telefonia mobile, Internet e televisione. Dunque i contenuti saranno necessari. Telecom ha già un accordo con Sky, ne farà uno con Mediaset” Lo dice Tarak Ben Ammar che siede nel cda di Telecom, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24
 
(ANSA) - NEW YORK, 10 DIC - Nuovo crollo del prezzo del petrolio a New York, dove in apertura viene scambiato a 62,34 dollari al barile, con un calo dell'2,26 per cento.


.......e la benzina quando cala ??
 
CASTELFRANCO VENETO – Un video in cui l’amica (di 13 anni) pratica sesso orale a tre ragazzi. Un video che fa il giro del paese tramite Whatsapp. “Ma dai, quale scandalo. Qui lo sapevamo in tanti”, dice Giulia, una ragazzina di Castelfranco Veneto. Anzi, Giulia rincara la dose: “Quel video è arrivato anche a me e non è l’unico di quel tipo”.
Le parole della ragazza sono riportate sul Gazzettino da Andrea Zambenedetti e Manuela Collodet:
“Quel video? È un pezzo che gira”. Stupita dal clamore, Giulia ti squadra con occhi sgranati e in un attimo ti denuda di tutte le tue false certezze. Occhi grandi, capelli lunghi, leggings e bomberino, Giulia è una delle tante ragazzine che frequentano la scuola dello scandalo.
Frasi secche, nessuna emozione. Quando parla Giulia sembra quasi voler sfidare il conformismo di un mondo legato ad altri valori, che quelli della sua età non sono più in grado di afferrare. “No, non ho detto niente ai miei genitori. Cosa vuoi che vada a dire? Mamma c’è un mia compagna di scuola ripresa col telefonino mentre fa sesso?”. Che assurdità. Certe cose non si dicono. Non sta bene. “Il video l’ho cancellato. Non vorrai mica che mi tenga certe cose sull’iPhone…”.
 
«Rammento di aver notato la Polo» di Veronica Panarello nei pressi della scuola di Loris il giorno della scomparsa del piccolo.

È quanto ha messo a verbale la vigilessa di Santa Croce Camerina, Giuseppa Schembari, che però, risentita dagli investigatori, ha ritrattato sostenendo che «la donna al volante della Polo era la madre di Loris» ma «non posso dichiarare con assoluta certezza che la circostanza fosse legata a quella mattina».
 

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