Ci aspetta un periodo di deflazione? e gli immobili?

bello lo spunto di Guzzo

L' Italia o meglio l' Europa ormai deve decidere se continuare una politica "conservativa " alla Chirac oppure aprirsi ai mercati con scelte liberiste, non solo limitate ad alcuni settori ma a tutti compresi i servizi.
Se prevarra' un scelta conservativa L' europa dovrà accontentarsi di quei piccoli punti % annui di crescita del Pil e naturalmente ad un reddito pro.capite che diverra' sempre di più inferiore rispetto Usa e Paesi emergenti.
Guzzo ha ragione il costo del lavoro e' eccessivo, pensiamo che negli Usa una unita' lavorativa costa circa 2/3 in meno di quella Italiana ed in genere europea; al suo discorso xo' vorrei aggiungere un altro elemento che differenzia l' area europea rispetto agli Usa ed ai paesi emergenti cioe' le ore lavorate, qui siamo circaun 30-40%in meno su base annua
X quanto riguarda la visione macro, non aleggia solo lo spettro di un rialzo dei tassi e spinte inflazionistiche ma anche' la perdita di valore degli immobili
Questo comporterebbe con un contestuale aumento inflazionistico ad una riduzione della ricchezza delle famiglie che a sua volta provocherebbe uno shock del consumo, sarebbe devastante x i paesi industrializzati
Cumunque una lezione che ci viene dal passato dice che i tassi nominali delle case calano se in presenza di tassi di sconto alti con presenza di disoccupazione elevata, anche se in australia sta accadendo cio' senza la presenza dei 2 fattori
Alcuni spiegano la situazione australiana x la presenza di investitori "buy to let", cioe' che comprano x poi affittare, ed e' probabile che questi vendano anche in un mercato debole riprendendo l' investimento iniziale attraverso gli affitti
Questa bolla, secondo me, e' alimentata da bassisimi tassi interesse, anche se ci sono segnali, di aumento da parte della Fed, banca centrale australiana, regno unito, banca norvegese
Quindi riassumendo il mio pensierino della notte :lol: vedo inflazione in aumento e diminuzione del valore nominale degli immobili come spia d' allarme di una eventuale crisi dei mercato globali, questa sara' tanto piu' forte quanto forte sara' la discesa dell' immobiliare, minando naturalmente il PIL delle nazioni, ovvio 8)
Cito il pensiero di Greenspan che considera l' inflazione sotto controllo xmettera' un rialzo graduale dei tassi con conseguenze poco drammatiche x l' immobiliare, alternativamente un brusco amento dei tassi con inflazione sostenuta provocherebbe panico nell' immobiliare ed un contrazione dello stesso

addio :-o
 
Fernando'S ha scritto:
Se il valore dell'immobile crolla del 70% cosa fanno le banche??

Dipende tanto dalla violenza del crollo direi, oltrechè dal'andamento dell'economia in generale e dei tassi d'interesse del momento.
Se il crollo è diluito nel tempo, considerato che in qualsiasi momento inizi, solo un mutuo su 200 è alla prima rata, che oltre a rivalersi sull'immobile potranno rivalersi anche sul 20% del reddito delle persone fisiche, generalmente 2 stipendi, potrebbero benissimo cadere in piedi. Se il crollo iniziasse una discesa violenta, le banche si troverebbero in poco tempo proprietarie di molti immobili a prezzi stracciati e facendo cartello sia nel mercato degli immobili che in quello degli affitti potrebbero ripilotare i prezzi o governare l'atteraggio morbido... anche se una logica stretta ai mutui con quote di finanziamento inferiori alle attuali ed un naturale aumento di interessi a copertura del maggior rischio, andrebbe a portare acqua alla diminuzione di domanda e di prezzo.
Inoltre potrebbero privilegiare i successivi mutui alla vendita dei loro immobili.
Credo che anche un economista farebbe fatica a fare dei calcoli vicini alla realtà.
Comunque penso proprio che questo scenario non sia auspicato dalle banche. Magari qualcuna cambierà missione: diventerà una Real Estate!
 

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