CI SONO IN GIRO PERSONE MOLTO INTELLIGENTI... MOLTE PER0' SONO ASINTOMATICHE

Chi non ha mai avuto a che fare con un'aula di tribunale, potrebbe meravigliarsi
ma questo è quello che capita nel corso delle udienze.
Questione di organizzazione e di aver voglia di lavorare.
Un Giudice ha da 6 a 8 udienze al giorno.
La segreteria conosce la data delle udienze da mesi.
Basterebbe controllare 10 giorni prima se tutti i convenuti hanno ricevuto l'avviso di convocazione......
ma è troppo semplice e ......troppo sudore. Eh sì. Dipendenti pubblici con stipendio certo al 28 del mese.

Terminata la fase istruttoria, il Vpo ha chiesto per l’imputato la condanna a 1 anno di reclusione per la guida in stato di ebbrezza
ed a 4 mesi di arresto ed il pagamento di un’ammenda di 500 euro per la falsa attestazione.

Dopo una breve camera di consiglio, il giudice,

premettendo che non emerge dagli atti la prova della conoscenza del processo da parte dell’imputato,

essendo stato indicato irreperibile, ha disposto nuove ricerche dello stesso

ed ha rinviato per il proseguimento all’udienza dell’8 marzo 2021.

se è di consolazione sappiate che, ho assistito a rinvio (sei mesi) di un processo in quanto uno degli imputati (aggressione con lesioni gravi) non ha fatto in tempo ad arrivare perchè........ a detta dell'avvocato sentito il cliente per telefono la causa ritardo era per la caduta di una piattina da un camion sull'autostrada che ha rallentato il traffico......... senza darne nessuna prova.....il processo su querela giugno 2013 si è concluso febbraio 2020 con la condanna degli aggressori ORA IN APPELLO..........questa è la giustizia italiana= UN CIRCO dove è facile scambiare i corridoi per sfilate di alta moda
 
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Tornando ad oggi e alla vita per come purtroppo la vediamo, ci ritroviamo di fronte al nodo di Gordio dell’Occidente,
a quel laccio inestricabile del contadino, che Alessandro Magno recise con la spada cambiando con quel gesto il volto della storia e della sua strada.

Qui non si tratta di fantascienza, ma di una analisi fatta in coscienza di ciò che succede ovunque tranne in Cina,
da quando un anno fa è apparso un virus più misterioso che pericoloso, per via del quale si cerca di cambiare l’intero stile di vita occidentale,
secoli di abitudini, libertà e tradizioni, che rischiano di crollare per sempre a furor di suggestioni e imposizioni.


Perché sia chiaro, è più letale la paura e l’ossessione del Covid-19 che si è creata dei suoi numeri reali,
basterebbe confrontarli con quelli di altri virus molto ma molto più letali,
insomma parliamo di una mortalità intorno o sotto il due percento e di una infinità di asintomatici.

Per non dire che sui tamponi effettuati non c’è certezza assoluta e scientifica dei risultati,
oltre al fatto che l’età media delle vittime è vicina agli 80 anni e che la stragranparte soffriva di gravi patologie pregresse
ed infine che il numero dei guariti è enormemente più grande degli ammalati.


Dunque il problema non è sull’esistenza o meno del virus che c’è ed esiste, ma sul perché sia fuggito dalla Cina
che stranamente è l’unico Paese al mondo uscito subito e indenne, che ha ripreso quasi immediatamente la normalità,
la crescita economica, la produzione, l’accumulazione di riserve finanziarie della nazione.


Come mai?


Come mai la Cina proprio in questi ultimi anni ha stretto e consolidato affari immensi con l’asse franco-tedesco,
ha investito e comprato mezza Africa, da noi sta entrando ovunque compresi i settori più strategici grazie alla compiacenza dei grillini,
come mai ha abolito il figlio unico ed è iniziato un programma gigantesco di ampliamento e svecchiamento della popolazione che è già la più grande del mondo?


Come mai proprio ora nell’impero celeste c’è un censimento puntuale degli abitanti che arriva anche in quei territori fino ad ora trascurati
per non dire sconosciuti perfino a loro; come mai due anni fa il congresso del popolo ha dato poteri assoluti e soprattutto a vita a Xi Jinping
rendendolo più potente di Mao in un regime dittatoriale trasformato apposta in Pluto comunista?


Come mai è stato Clinton, confermato da Barack Obama, a consentire nei fatti l’ingresso della Cina nel Wto
contro ogni logica di mercato perché ogni controllo delle regole era implicito fosse negato,
visto che la Cina dispone come vuole senza che si possa verificare come succede ovunque nel mondo democratico occidentale,
al punto tale da sconvolgere i mercati con l’invasione globale di prodotti realizzati in concorrenza sleale anziché precisa e puntuale?


Come mai al posto di un Papa impegnato a difendere le radici cristiane, la proprietà frutto del lavoro degli uomini e donne di buona volontà,
la tradizione culturale occidentale, si è fatto un blitz per sostituirlo con uno opposto che si è accordato con la Cina per il tipo d’attività pastorale
ed i nomi dei cardinali in quella terra per non dire dell’attacco ai patrimoni privati da trasformare in collettivi? ...........partisse dal Vaticano.


Infine come mai solo il mondo della destra liberale ,conservatrice e repubblicana, che non ama la sinistra statalista assistenzialista e collettivista
e quella più pericolosa comunista e monopolista della Cina, sta subendo, Donald Trump in testa, attacchi sfrenati continui e smisurati
da parte dei governi di centrosinistra del pianeta, dei mezzi d’informazione, dei radical chic, nel tentativo di delegittimarla e soppiantarla
a favore di governi e amministrazioni compiacenti a partire dai democratici di Joe Biden in America?


Perché la politica mondiale si scaglia su Trump, anziché attaccare la Cina, metterla nell’angolo,
farsi spiegare come sia fuggito il virus, il perché del silenzio iniziale, come abbia fatto ad uscirne indenne meglio di prima,
perché sia l’unica pronta a comprare tutto a partire dall’Italia dove dopo il 5g e tanto altro,
sta piazzando monopattini, banchi di scuola, mascherine, ed è passata alla richiesta delle infrastrutture porti in testa?


Ecco perché scriviamo da prima che uscisse il Gran reset, che è in corso il definitivo attacco alla cultura della destra liberale occidentale,

con una guerra non militare ma virale, Covid insomma, per, sottomettere, cambiare la società e le persone, attraverso la paura,

la suggestione, l’imposizione strumentale per un virus creato magari in laboratorio e trasformato ad hoc dal quarto potere in micidiale,

contro ogni logica reale riconosciuta da una grande quantità di esperti e di scienziati trascurati e sottaciuti a vantaggio di quelli che incutono morte e terrore.



In Italia poi non ne parliamo, non solo perché i giallorossi sono sdraiati sulla Cina, piegati all’asse franco-tedesco che vorrebbe ridurci alla fame,
costringerci al Mes, perché il trattato prevede la Troika, leggere per credere, ma stiamo subendo provvedimenti incoscienti e da follia senza riscontri,
senza strategia, stiamo uccidendo sia l’economia e sia la democrazia, nel silenzio generale.


Del resto vi pare normale :

parlare di polizia in casa,

di abolizione delle dimostrazioni d’affetto,

di nuove regole sessuali,

di numeri obbligati degli amici in casa,

di coprifuoco,

di settantenni reclusi vivi,

vi pare normale insistere sull’utilizzo dei patrimoni individuali sudati e accumulati a suon di tasse e di lavoro,

oppure la limitazione a ripetizione della libertà costituzionale,

ridurre consapevolmente sul lastrico centinaia di migliaia di aziende

e milioni di lavoratori dandogli in cambio un piatto di lenticchie,

vi pare normale parlare addirittura di conseguenze fisiche a vita degli effetti del virus sui contagiati?



Cari amici, siamo stati lunghi ma valeva la pena perché siamo ancora in tempo per aprire gli occhi sulla realtà,
che non vuol dire negare il virus e le cautele, ma nemmeno farci lobotomizzare da un piano,
da una trappola cinese con la compiacenza del governo del Paese, ecco perché urliamo Trump vinci e salvaci,
taglia il nodo di gordio Pluto comunista, liberarci da questo incubo mortale e restituisci al mondo la libertà reale e originale.
 
Ultima modifica:
Qualche riflessione in ordine sparso sui singoli stati.

I Democratici si stanno spendendo molto in Florida, Texas, Arizona e Georgia.

Ma potrebbero essere vittima un miraggio simile a quello intravisto in molti cicli elettorali, a parti invertite,
dai Repubblicani in New Jersey o Pennsylvania (con la straordinaria eccezione di quest’ultimo stato nel 2016).

A mio avviso in Florida le comunità di esuli cubani e venezuelani voteranno in massa per Trump,
annullando il vantaggio democratico con i portoricani.
Lo stato resta un “toss-up” naturale per la sua composizione demografica, ma il GOP è in leggerissimo vantaggio.

E i primi numeri sull’early voting – seppure da prendere con le pinze – sono meno favorevoli ai Dem
di quanto abbia previsto la stragrande maggioranza degli analisti.

Per quanto riguarda la North Carolina, la media RCP vede Biden in vantaggio di 2 punti.
Il 31 ottobre del 2016 la stessa media vedeva avanti la Clinton di 3 punti abbondanti.
Alla fine vinse Trump con 3 punti e mezzo di margine.
The Donald potrebbe farcela anche questa volta, magari con un distacco inferiore.
Se invece in North Carolina prevalesse Biden, la partita sarebbe virtualmente chiusa.

In Arizona, Texas e Georgia, infine, si giocherà tutto a Suburbia.
Si fa un gran parlare delle “suburban moms” che si sarebbero ribellate a Trump,
ma la mia sensazione è che le scorazzate di BLM e Antifa in giro per il paese,
con la copertura implicita del Partito democratico, abbiano livellato il terreno dello scontro.
E in questo caso il vantaggio – strutturale – sarebbe tutto del GOP.
In ogni caso, come per la North Carolina, una vittoria qualsiasi di Biden nella Bible Belt
sarebbe un segnale esplicito di una vittoria a valanga dei Democratici.


Due stati che potrebbero rappresentare una sorpresa positiva per Trump sono Nevada e Minnesota.
In Nevada, la pandemia potrebbe paradossalmente portare acqua al mulino del GOP,
vista la dipendenza dal turismo dell’economia del Silver State.

In Minnesota dipende tutto dalla reazione della popolazione alle devastazioni BLM e Antifa.
In entrambi i casi, continuo a vedere Biden leggermente favorito, ma non mi sorprenderei troppo in caso di ribaltoni elettorali.


Non mi sorprenderei troppo neanche se Trump riuscisse a confermare il risultato del 2016 in Wisconsin e Michigan.
Ma parto dal presupposto che i Democratici abbiano imparato qualcosa dai grossolani errori del 2016
e quest’anno abbiano preso contromisure efficaci. Anche in questo caso: vantaggio Biden.


Come è facile intuire, resta soltanto la Pennsylvania, che in questo scenario (estremamente favorevole a Trump, lo ripetiamo),
sarebbe un “must win” per entrambe le campagne.
Biden, in teoria, potrebbe vincere anche senza il Keystone State, trovando grandi elettori – per esempio – in Arizona o Georgia
(ci sono grandi aspettative Dem anche per l’Iowa, ma questo sondaggio potrebbe aver messo fine a ogni speranza).
Per Trump, invece, a meno di risultati anomali nel Midwest che ad oggi sono difficili da ipotizzare,
la Pennsylvania è uno stato da vincere ad ogni costo.
Nella media RCP, Biden è davanti di 4 punti.
Nel 2016, il 31 ottobre, la Clinton era in vantaggio di 6 (ridotti poi a 2 il giorno prima del voto).
Per ora (e non solo in Pennsylvania) non ci sono state oscillazioni nei sondaggi paragonabili a quelle del 2016.
Ma lo stato resta, a mio avviso, estremamente competitivo.
E non è un caso che Trump, soltanto ieri, sia stato presente in 4 rally con una grande partecipazione di pubblico.
Il vantaggio resta, razionalmente, dalla parte di Biden.

Ma potrebbe essere una sfida molto più incerta di quella che i mainstream media ci hanno descritto finora.


Adesso, la parola spetta al popolo americano.


A noi resta soltanto la speranza.
 
Siamo nelle mani di povera gente che non sa prendere una decisione concreta.
Dei parvenu della politica, ma anche della vita.


Il professor Alberto Zangrillo intervenendo al Tg4 ha fatto una fotografia della situazione che stiamo vivendo in questo momento in Italia.




Prima di tutto ha voluto sottolineare un errore da parte di tutta la stampa che descriverebbe a suo dire un clima non realistico.

"Quando si parla di migliaia di contagi si presuppone che queste persone siano malate, in realtà sono persone venute a contatto con il virus"


La scena che si trova davanti lui stesso tutti i giorni in ospedale non è completamente aderente alla realtà descritta dalla stampa.



Se così fosse, alla popolazione non resterebbe che fare testamento e aspettare la morte cercando di soffrire il meno possibile.

Ma, come ha evidenziato Zangrillo:

“Non è così. In questo momento noi abbiamo una situazione che è completamente diversa da quella che state, stanno, tutti narrando”.


La differenza si troverebbe proprio tra la situazione che sta vivendo l’Italia e quella invece vissuta dagli altri Paesi europei.
Il primario ha infatti spiegato che nelle altre Nazioni sta avvenendo qualcosa che è più grave rispetto a noi dal punto di vista dei numeri,
ma lo si sta affrontando con senso di responsabilità e con i nervi saldi.

Ha poi fatto l’esempio specifico del suo ospedale dove sta accadendo proprio questo:
la struttura ospedaliera è attrezzata per intensità di cura e sta prendendo in carico “pazienti che non sono pazienti”.


In almeno il 60% dei casi si tratta di persone in cerca di un alloggio, di una patente di positività o meno.

Questi soggetti potrebbero tranquillamente restare nelle proprie abitazioni e non andare a intasare i pronto soccorso,

che ha tenuto a sottolineare che il 70% delle persone che arriva in ospedale sono codici verdi

che dovrebbero rimanere a casa e non avere rapporti con altre persone, restando isolati.



Fortunatamente, i "malati", solo una parte minore dei pazienti che giungono in un grande ospedale metropolitano,
in Lombardia si ha un incremento di 17 persone in terapia intensiva, che mostra un quadro più impegnativo.

Non è assolutamente una situazione paragonabile a quella dello scorso marzo,


“chi la paragona a marzo vuol dire che non ha vissuto la situazione a marzo”.


Le cose vanno affrontate con metodo, nervi saldi e razionalità.

Un lockdown generalizzato, senza tenere conto delle differenze epidemiologiche, degli accessi al pronto soccorso, e dei pazienti dimessi,
è paragonabile, come affermato dall’esperto, alla situazione di una nave, in cui ci sono grida d’allarme da diversi punti
e il comandante decide di abbandonare l’imbarcazione.

Si devono adottare misure proporzionate a una situazione che sta evolvendo ma che non è drammatica.

Se la giudichiamo drammatica “possiamo piantarla lì. Abbiamo perso prima di iniziare” .


Il messaggio che sta passando porta le persone erroneamente in pronto soccorso, anche se non ne hanno un bisogno effettivo.
 
I casi denunciati ieri di "positivi" sono 18.383.

Perchè 3.637 sono i dichiarati guariti.

I tamponi 135.000 circa.

Se dai 18.383 togliamo almeno il 15% di positivi al secondo tampone
- che però andranno sempre più aumentando con il passare del tempo -
arriviamo a circa 15.000 nuovi positivi.

Il rapporto tamponi/positivi scende ....e di tanto.
 
Gli americani non votano solo per eleggere il presidente degli Stati Uniti,

ma anche per difendere la democrazia dalle tenebre ed il mondo intero.

Nel 1984 Reagan diceva che era «di nuovo mattina».
 
Tornando ad oggi e alla vita per come purtroppo la vediamo, ci ritroviamo di fronte al nodo di Gordio dell’Occidente,
a quel laccio inestricabile del contadino, che Alessandro Magno recise con la spada cambiando con quel gesto il volto della storia e della sua strada.

Qui non si tratta di fantascienza, ma di una analisi fatta in coscienza di ciò che succede ovunque tranne in Cina,
da quando un anno fa è apparso un virus più misterioso che pericoloso, per via del quale si cerca di cambiare l’intero stile di vita occidentale,
secoli di abitudini, libertà e tradizioni, che rischiano di crollare per sempre a furor di suggestioni e imposizioni.


Perché sia chiaro, è più letale la paura e l’ossessione del Covid-19 che si è creata dei suoi numeri reali,
basterebbe confrontarli con quelli di altri virus molto ma molto più letali,
insomma parliamo di una mortalità intorno o sotto il due percento e di una infinità di asintomatici.

Per non dire che sui tamponi effettuati non c’è certezza assoluta e scientifica dei risultati,
oltre al fatto che l’età media delle vittime è vicina agli 80 anni e che la stragranparte soffriva di gravi patologie pregresse
ed infine che il numero dei guariti è enormemente più grande degli ammalati.


Dunque il problema non è sull’esistenza o meno del virus che c’è ed esiste, ma sul perché sia fuggito dalla Cina
che stranamente è l’unico Paese al mondo uscito subito e indenne, che ha ripreso quasi immediatamente la normalità,
la crescita economica, la produzione, l’accumulazione di riserve finanziarie della nazione.


Come mai?


Come mai la Cina proprio in questi ultimi anni ha stretto e consolidato affari immensi con l’asse franco-tedesco,
ha investito e comprato mezza Africa, da noi sta entrando ovunque compresi i settori più strategici grazie alla compiacenza dei grillini,
come mai ha abolito il figlio unico ed è iniziato un programma gigantesco di ampliamento e svecchiamento della popolazione che è già la più grande del mondo?


Come mai proprio ora nell’impero celeste c’è un censimento puntuale degli abitanti che arriva anche in quei territori fino ad ora trascurati
per non dire sconosciuti perfino a loro; come mai due anni fa il congresso del popolo ha dato poteri assoluti e soprattutto a vita a Xi Jinping
rendendolo più potente di Mao in un regime dittatoriale trasformato apposta in Pluto comunista?


Come mai è stato Clinton, confermato da Barack Obama, a consentire nei fatti l’ingresso della Cina nel Wto c
ontro ogni logica di mercato perché ogni controllo delle regole era implicito fosse negato,
visto che la Cina dispone come vuole senza che si possa verificare come succede ovunque nel mondo democratico occidentale,
al punto tale da sconvolgere i mercati con l’invasione globale di prodotti realizzati in concorrenza sleale anziché precisa e puntuale?


Come mai al posto di un Papa impegnato a difendere le radici cristiane, la proprietà frutto del lavoro degli uomini e donne di buona volontà,
la tradizione culturale occidentale, si è fatto un blitz per sostituirlo con uno opposto che si è accordato con la Cina per il tipo d’attività pastorale
ed i nomi dei cardinali in quella terra per non dire dell’attacco ai patrimoni privati da trasformare in collettivi? ...........partisse dal Vaticano.


Infine come mai solo il mondo della destra liberale ,conservatrice e repubblicana, che non ama la sinistra statalista assistenzialista e collettivista
e quella più pericolosa comunista e monopolista della Cina, sta subendo, Donald Trump in testa, attacchi sfrenati continui e smisurati
da parte dei governi di centrosinistra del pianeta, dei mezzi d’informazione, dei radical chic, nel tentativo di delegittimarla e soppiantarla
a favore di governi e amministrazioni compiacenti a partire dai democratici di Joe Biden in America?


Perché la politica mondiale si scaglia su Trump, anziché attaccare la Cina, metterla nell’angolo,
farsi spiegare come sia fuggito il virus, il perché del silenzio iniziale, come abbia fatto ad uscirne indenne meglio di prima,
perché sia l’unica pronta a comprare tutto a partire dall’Italia dove dopo il 5g e tanto altro,
sta piazzando monopattini, banchi di scuola, mascherine, ed è passata alla richiesta delle infrastrutture porti in testa?


Ecco perché scriviamo da prima che uscisse il Gran reset, che è in corso il definitivo attacco alla cultura della destra liberale occidentale,

con un guerra non militare ma virale, Covid insomma, per, sottomettere, cambiare, la società e le persone, attraverso la paura,

la suggestione, l’imposizione strumentale per un virus creato magari in laboratorio e trasformato ad hoc dal quarto potere in micidiale,

contro ogni logica reale riconosciuta da una grande quantità di esperti e di scienziati trascurati e sottaciuti a vantaggio di quelli che incutono morte e terrore.



In Italia poi non ne parliamo, non solo perché i giallorossi sono sdraiati sulla Cina, piegati all’asse franco-tedesco che vorrebbe ridurci alla fame,
costringerci al Mes, perché il trattato prevede la Troika, leggere per credere, ma stiamo subendo provvedimenti incoscienti e da follia senza riscontri,
senza strategia, stiamo uccidendo sia l’economia e sia la democrazia, nel silenzio generale.


Del resto vi pare normale :

parlare di polizia in casa,

di abolizione delle dimostrazioni d’affetto,

di nuove regole sessuali,

di numeri obbligati degli amici in casa,

di coprifuoco,

di settantenni reclusi vivi,

vi pare normale insistere sull’utilizzo dei patrimoni individuali sudati e accumulati a suon di tasse e di lavoro,

oppure la limitazione a ripetizione della libertà costituzionale,

ridurre consapevolmente sul lastrico centinaia di migliaia di aziende

e milioni di lavoratori dandogli in cambio un piatto di lenticchie,

vi pare normale parlare addirittura di conseguenze fisiche a vita degli effetti del virus sui contagiati?



Cari amici, siamo stati lunghi ma valeva la pena perché siamo ancora in tempo per aprire gli occhi sulla realtà,
che non vuol dire negare il virus e le cautele, ma nemmeno farci lobotomizzare da un piano,
da una trappola cinese con la compiacenza del governo del Paese, ecco perché urliamo Trump vinci e salvaci,
taglia il nodo di gordio Pluto comunista, liberarci da questo incubo mortale e restituisci al mondo la libertà reale e originale.


:eek::eek::eek::eek::eek::eek::eek::cry::cry::cry::cry::cry:
 
E spieghiamo al povero lettore che in Germania - i morti per covid -
SONO "morti per covid". E con come avviene da noi "con concausa covid".


Da lunedì sono attive anche in Germania le restrizioni alle attività ed agli spostamenti.

Queste misure hanno fatto parlare a molti, anche tra i media, di lockdown soft,
alimentando l’idea che in Germania come altrove l’epidemia sia fuori controllo,
e che anzi la Germania stia seguendo l’esempio di altri paesi Europei,
come la Francia (ormai in lockdown) o l’Italia, dove aumentano chiusure e restrizioni.


Attualmente in Germania sono chiusi musei, palestre, ristoranti, bar, pub, sale da gioco, teatri, centri bellezza e altri esercizi,

mentre rimangono aperti i luoghi di culto, le scuole e gli asili.

Garantire un normale funzionamento dei luoghi d’istruzione, infatti, è sempre stata una priorità sia del governo nazionale che dei Länder.

Un recente studio pubblicato da IZA, Istituto per l’Economia del Lavoro, ha inoltre rinforzato l’idea
che in Germania non ci sia stata correlazione tra riapertura delle scuole dopo la pausa estiva e l’aumento dei contagi.

Gli sport dilettantistici sono sospesi,
mentre i negozi rimangono aperti a patto di ospitare un solo cliente ogni dieci metri quadrati.
I viaggi sono consentiti solo per motivi d’affari (gli hotel dovranno rifiutarsi di far pernottare i turisti),
mentre all’aperto si possono incontrare persone di massimo due nuclei abitativi, e in numero non superiore a dieci.

Le misure rimarranno attive almeno fino alla fine di novembre, ma il loro impatto sarà oggetto di una prima valutazione già a metà mese.


È utile però guardare ai dati tedeschi per capire meglio la specificità della situazione, diversa da quella di altri paesi europei.

Prima di tutto, bisogna considerare il numero di contagi.
Dal 28 al 31 ottobre in Germania si è superato quotidianamente il record di nuovi casi registrati,
partendo dai 14.964 del 28 fino ai 19.059 del 31 (il primo novembre i nuovi casi sono scesi a 14177).

Si tratta di numeri in aumento, ma distanti da quelli visti altrove:
basti pensare che il Belgio, poco più grande della Lombardia, è stabilmente sopra la media dei 15 mila nuovi casi al giorno,
mentre la Francia il primo novembre ne ha registrati più di 46 mila
e in Italia l’ISS fa sapere che il 2 novembre abbiamo superato i 22 mila. (MA REALI SONO 18.000)

I numeri tedeschi non sono certo da sottovalutare, ma sono ben al di sotto di quelli osservabili in altri Paesi europei.
Il numero di casi totali ha superato da poco il mezzo milione (552.172 al 2 novembre, con 10.673 morti in totale),
mentre la Francia, con 17 milioni di abitanti in meno, sta raggiungendo un milione e mezzo di casi (1.413.915 al 2 novembre, con oltre 37 mila morti).

Secondo i dati del Robert-Koch-Institut, il tasso di incidenza in Germania,
cioè il valore medio di contagi ogni 100mila abitanti, è di 120,1 – un dato inferiore a quello dei maggiori Paesi europei.


Anche sul fronte tamponi la Germania costituisce un unicum virtuoso.
Dal 17 agosto infatti i tedeschi superano il milione di test a settimana
(in quella appena conclusa ne hanno fatti 1.358.706, superando ogni numero precedente) e sono attualmente a 21.882.967.

Si tratta di numeri che permettono di monitorare l’evolvere dell’epidemia in una maniera che non era possibile durante la prima ondata
– e che in molti Paesi europei appare ancora un miraggio.

La frase di Angela Merkel per cui non si conosce l’origine del 75% dei contagi è girata molto, i
n Italia, sui social e sui media, alimentando l’idea di una pandemia fuori controllo;
è chiaro che quella frase rende chiara l’impossibilità di ricostruire le catene di contagio,
ma grazie all’alto numero di tamponi effettuati giornalmente le autorità tedesche
riescono a mappare l’epidemia in una maniera che per altri Stati è inarrivabile, allo stato attuale.

C’è poi da considerare la mortalità: in Germania si ferma oggi al 1,93%, anche qui al di sotto degli altri Paesi europei,
mentre sono 2443 i pazienti attualmente in terapia intensiva, a fronte di 7893 letti di terapia intensiva ancora disponibili a livello nazionale
(l’alto numero di posti liberi è del resto una delle cause della bassa mortalità tedesca).


Nonostante quindi gli strumenti usati in Germania per limitare il contagio siano – chiaramente –
gli stessi degli altri paesi (chiusure di luoghi di aggregazione e limiti ai contatti sociali), il lockdown light deciso dal governo tedesco
avviene in un contesto migliore rispetto ad altre realtà europee.
 

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