CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

10/02/19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

CRISI CMC - Raffica di diffide dalle imprese creditrici siciliane
LE OLTRE 100 imprese siciliane creditrici del gruppo Cmc di Ravenna in crisi, hanno inviato diffide e istanze di pagamento per oltre 50 milioni di euro all' Anas e ai general contractor del gruppo Cmc aggiudicatari degli appalti della Agrigento-Caltanissetta, della Palermo-Agrigento e della metropolitana di Catania. In vista dell' incontro di mercoledì prossimo con i debitori a Roma ribadiscono «che i lavori non potranno riprendere se prima non saranno pagati i crediti pregressi e preannunciano eclatanti azioni di protesta se non avranno risposte e se il governo nazionale continuerà a tenere un atteggiamento distaccato».

«È evidente - spiega il comitato delle imprese creditrici - che il problema è stato provocato dal disinteresse del precedente Governo nazionale, e dall' Anas che non ha vigilato fino in fondo sulla corretta gestione della Cmc. Ma adesso al Governo, a Palermo e a Roma, ci sono altri, che hanno il dovere di agire per evitare il tracollo di mezza Sicilia. Mentre l' esecutivo regionale, avendo a cuore gli interessi delle comunità e delle imprese colpite da questa crisi, responsabilmente ha incalzato Anas e Cmc ed è disposto a fare un sacrificio in compartecipazione con l' avallo del Governo».
 
Sul corriere del 10-02 si parla anche di Astaldi...
Giovedì prossimo sarà il termine...
Poi sarà amministrazione straordinaria...
Sempre alla ricerca di un piano di rafforzamento da due miliardi...
Debiti totali pari a 4,5 billions...
Si spera in Salini...
Ma senza Salini sarà amministrazione straordinaria...
E vendita degli assets....
Mah...
 
Piccolo riassuntino sulla situazione commesse CMC, di quelle poche di cui si sa qualcosa, reperendo info anche in inglese su Internet.
Kuwait, se ne sono scappati lasciando decine di milioni di debiti.
Nepal, se ne sono scappati prima di Natale, promettendo al governo locale che sarebbero tornati, cosa che non hanno fatto. Probabilmente i nepalesi non avevano capito che avevano a che fare con gente con un bizzarro concetto di verità. Anche in questo caso hanno lasciato parecchi debiti.
Kenya, lasciati i lavori a metà, ma gli indigeni locali ancora ci credono che riprenderanno, ma che illusi.
Sudafrica, commesse sospese per indagine su possibile corruzione (ma che novità) e irregolarità nell'aggiudicazione e che sembrerebbero coinvolgere "il bugiardo" in prima persona (ma che sorpresa).
Italia, forse riprenderanno le commesse siciliane se ANAS pagherà direttamente i fornitori, compreso il pregresso (circa 50 milioni). Pare che diversi contratti acquisiti recentemente siano sospesi perchè CMC non è in grado di fornire le garanzie bancarie, figuriamoci iniziare i lavori.
Ora o qui salta fuori una iniezione di liquidità di alcune centinaia di milioni, oppure il rinegoziare il debito servirà ben a poco, ma non mi sembra di vedere aziende interessate o un governo lanciato al salvataggio, considerando che il fondo preposto sembrerebbe a secco.
 
Piccolo riassuntino sulla situazione commesse CMC, di quelle poche di cui si sa qualcosa, reperendo info anche in inglese su Internet.
Kuwait, se ne sono scappati lasciando decine di milioni di debiti.
Nepal, se ne sono scappati prima di Natale, promettendo al governo locale che sarebbero tornati, cosa che non hanno fatto. Probabilmente i nepalesi non avevano capito che avevano a che fare con gente con un bizzarro concetto di verità. Anche in questo caso hanno lasciato parecchi debiti.
Kenya, lasciati i lavori a metà, ma gli indigeni locali ancora ci credono che riprenderanno, ma che illusi.
Sudafrica, commesse sospese per indagine su possibile corruzione (ma che novità) e irregolarità nell'aggiudicazione e che sembrerebbero coinvolgere "il bugiardo" in prima persona (ma che sorpresa).
Italia, forse riprenderanno le commesse siciliane se ANAS pagherà direttamente i fornitori, compreso il pregresso (circa 50 milioni). Pare che diversi contratti acquisiti recentemente siano sospesi perchè CMC non è in grado di fornire le garanzie bancarie, figuriamoci iniziare i lavori.
Ora o qui salta fuori una iniezione di liquidità di alcune centinaia di milioni, oppure il rinegoziare il debito servirà ben a poco, ma non mi sembra di vedere aziende interessate o un governo lanciato al salvataggio, considerando che il fondo preposto sembrerebbe a secco.
Terribile...
Meglio allora andare alla liquidazione...
Coatta...
Sono fiducioso per un 30%...
Illuso ? Forse...
Ma almeno saremo tutti eguali...
Mi dispiace lo ripeto per le maestranze ma non è a noi investitori che devono riferirsi per i reclami...
Porcelli e fioretti...avete sul gobbo tutti...
Indagini per corruzione in sud Africa ??? Terribile...
Saluti
 
Vediamo rango che accadrà per Astaldi....
4,5 billions di debiti....
Decisione da prendere entro giovedì di questa settimana...
Se no.....
Liquidazione...
 
Fonti che sino ad oggi hanno anticipato notizie su Astaldi e poi rivelatesi esatte, hanno previsto un haircut tra il 70 e 75% sul debito del piano Salini
 
Fonti che sino ad oggi hanno anticipato notizie su Astaldi e poi rivelatesi esatte, hanno previsto un haircut tra il 70 e 75% sul debito del piano Salini

Ma certo un salvatore non vuole certo accollarsi i debiti, si prende la parte buona, quindi compra solo dopo l'effetto della purga sui debiti, la quotazione di Astaldi attuale è infatti su quei livelli.
Per CMC l'unica possibilità è una azione di settore del governo, ma sono talmente lenti nell'agire che la vedo molto dura e dopo la batosta ai 5 Stelle in Abruzzo temo si muoveranno con ancora più attenzione, in mancanza CMC potrebbe finire in liquidazione e la quotazione ne rispecchia lo scenario.
 
Ultima modifica:
12/02/19 Corriere di Romagna
Tre società satellite della Cmc chiedono il concordato preventivo
di ANDREA TARRONI
Il tribunale di Ravenna ha accettato le richieste di Empedocle2, Bolognetta e Ged
RAVENNA La crisi Cmc si allarga alle aziende della costellazione del colosso ravennate delle costruzioni. Il tribunale di Ravenna ha infatti accolto la richiesta di concordato preventivo per tre imprese partecipate dalla cooperativa di Via Trieste. Come prassi già in uso nei tribunali italiani in attesa che diventi legge il "concordato di gruppo", in tutti e tre i casi sono stati nominati commissari giudiziali Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri, ovvero i curatori che hanno in carico la gestione commissariale della stessa Cmc.

Nei giorni scorsi il tribunale di Ravenna ha accettato la domanda di concordato preventivo presentata da Empedocle2 e Bolognetta considerando in entrambi i casi che «la eventuale prosecuzione dell' attività è data per certa trattandosi di società di progetto» che sono entrambe volte «alla realizzazione di opera stradale e destinate ad operare invia esclusiva per conto ed in favore di Cmc di Ravenna (anch' essa in situazione di pre -concordato) e di Consorzio Integra società cooperativa».

Sia Empedocle2 che Bolognetta, infatti, sono due imprese che Cmc ha fondato per i cantieri siciliani della Palermo Agrigento e del secondo lotto della Ss 640.

Per entrambe adesso il tribunale ha assegnato 120 giorni per il de posito della proposta di piano finanziario per evitare il fallimento. Il presidente del Collegio ha disposto inoltre «la presentazione mensile di una relazione degli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione sulle operazioni attive o passive eventualmente intervenute».

Giovedì scorso è giunto poi il decreto con cui sempre il tribunale di Ravenna accetta la domanda di concordato fatta da Ged srl, società con sede legale a Cesena ma che negli effetti ha base operativa in via Trieste, essendo infatti compartecipata all' 80 per cento dalla Cmc. Nel caso della società che si occupa di prefabbricati e carpenteria il tribunale ha concesso il termine di 60 giorni per la presentazione del piano economico -finanziario.

Nel frattempo i rappresentanti di oltre cento imprese siciliane creditrici del gruppo Cmc hanno protestato ieri assieme ai loro dipendenti a Catania, davanti al palazzo della Regione. In concomitanza infatti si teneva la riunione della Giunta regionale, presieduta dal governatore Nello Musumeci, a cui gli imprenditori delle aziende coinvolte nei cantieri siciliani avevano inoltrato una richiesta di essere ricevuti «per rappresentare l' urgenza di ottenere dai governi nazionale e regionale l' assegnazione ad Anas delle risorse necessarie a saldare i lavori già eseguiti in Sicilia».
 
Crisi Cmc. I lavoratori proclamano sciopero con presidio di fronte alla sede di Ravenna
Crisi Cmc. I lavoratori proclamano sciopero con presidio di fronte alla sede di Ravenna
RavennaNotizie 12/02/19
Crisi Cmc. I lavoratori proclamano sciopero con presidio di fronte alla sede di Ravenna
La sede della Cmc in Via Trieste
Per i sindacati sarebbe completamente disatteso, da parte della Direzione aziendale, quanto definito in sede ministeriale in merito alla cassa integrazione straordinaria
L'assemblea dei lavoratori di Cmc, unità produttiva della sede di Ravenna, si è riunita ieri 11 febbraio. Nel corso dell’incontro è emerso che attualmente risulta completamente disatteso, da parte della Direzione aziendale, quanto definito in sede ministeriale in merito alla cassa integrazione straordinaria. In particolare i sindacati lamentano il mancato rispetto degli incontri tra Azienda, sindacati e Rsa: "incontri preventivi per l'attuazione e la verifica dell’utilizzo della Cigs con particolare riferimento alle modalità e tempistiche della rotazione e per monitorare l'andamento della situazione aziendale, di norma con cadenza mensile, e comunque su richiesta delle parti" .
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil ritengono inaccettabile l’atteggiamento dell’azienda, in quanto la definizione delle regole di gestione della cassa integrazione è fondamentale per gli sviluppi futuri della gestione della crisi di Cmc, anche in relazione a quanto si considera fondamentale il ruolo dei soci e dei lavoratori. I sindacati chiedono, quindi, un incontro immediato per la definizione dei principi generali di attuazione della Cigs, quali turnazione, maturazione ratei ferie e 13/14mensilità, programmazione e tempi di preavviso per la comunicazione ai dipendenti e il ripristino di una volontà di confronto concreta e reale.
A sostegno delle proprie richieste, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil proclamano 4 ore di sciopero per il pomeriggio di giovedì 14 febbraio con presidio davanti alla sede della Cmc dalle ore 14.
 

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