CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Allora non solo noi bondisti la abbiamo presa nel k.
Anche i dipendenti stanno iniziando a capire chi sono fioretti e porcelli...
Purtroppo, in questo caso non vale il mal comune mezzo gaudio...
Qui nessuno gode...
Vediamo giovedì come terminerà Astaldi...(sono molto negativo visto indebitamento di 4,5 bns)
Saluti
 
13/02/19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
«Accordi disattesi», scatta lo sciopero

Domani quattro ore di presidio davanti ai cancelli. I sindacati: «Evitano il confronto»
SCIOPERO di quattro ore dei dipendenti della Cmc, con presidio domani davanti alla sede dalle 14.
La protesta è stata indetta dai sindacati Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil di Ravenna alla luce di quanto emerso dall'assemblea dei lavoratori della società di costruzioni di via Trieste: secondo i sindacati i vertici della Cmc avrebbero disatteso quanto definito in sede ministeriale in merito alla cassa integrazione straordinaria in particolare per quanto riguarda gli incontri preventivi per l' attuazione e la verifica dell' utilizzo dell' ammortizzatore sociale. Le organizzazioni sindacali, nel contestare l' atteggiamento dell' azienda, ritenuto «inaccettabile» chiedono «un incontro immediato per la definizione dei principi generali di attuazione della Cigs, quali turnazione, maturazione ratei ferie e 13/14 mensilità, programmazione e tempi di preavviso per la comunicazione ai dipendenti e il ripristino di una volontà di confronto concreta e reale», la definizione delle regole di gestione della cassa integrazione «è fondamentale per gli sviluppi futuri della gestione della crisi di Cmc, anche in relazione a quanto si considera fondamentale il suolo dei soci e dei lavoratori». A sostegno delle proprie richieste, la proclamazione delle 4 ore di sciopero, con presidio, per il pomeriggio di domani. «Vorremmo capire come i vertici vogliono gestire il prosieguo della vertenza» commenta Davide Conti della Cgil. «Colpisce che proprio una cooperativa eviti il confronto con i lavoratori, peraltro su una norma contenuta nell'accordo sottoscritto in sede ministeriale all'atto dell' autorizzazione al ricorso alla cassa integrazione straordinaria». «Noi abbiamo calendarizzato per dopodomani un' assemblea dei lavoratori - aggiunge Maurizio Bisignani della Cisl - per spiegare modalità e tempistica della cassa integrazione. Fino ad allora ribadiamo che siamo pronti ad incontrare l' azienda per avere le informazioni necessarie. In tal caso potremmo anche ritirare lo sciopero».
LA CASSA integrazione - sulla base delle intese tra i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e la Regione, azienda e sindacato - prenderà il via lunedì 18 e coinvolgerà in Italia 746 lavoratori diretti, dei quali 381 riferiti alla sede ravennate. A questi vanno aggiunti altri 184 dipendenti al lavoro nei cantieri in Sicilia.
Più complessa la situazione di oltre 6mila dipendenti sparsi nel mondo. Scadrà invece ai primi di aprile l' ulteriore proroga chiesta da Cmc al tribunale per presentare il piano concordatario.
 
13/02/19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
LA VERTENZA LA REGIONE SICILIA VUOLE INCONTRARE TONINELLI

Le imprese creditrici all' assalto del governo
INTANTO si apre uno spiraglio nella vertenza delle cento imprese siciliane creditrici della Cmc e dei 2.500 dipendenti senza stipendio, dopo la manifestazione di protesta a Catania, davanti alla sede di rappresentanza della Regione siciliana.
L' assessore alla Salute, Ruggero Razza, ricevendo una delegazione, ha annunciato che il governatore Nello Musumeci si recherà a Roma al ministero delle Infrastrutture, dove spera di essere ricevuto anche dal ministro Danilo Toninelli, mentre a Palermo l' assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, riceverà le imprese che presentano un conto di circa 50 milioni. «Il governo regionale - riferisce il Comitato creditori Cmc - conferma di avere individuato delle risorse con cui pagare crediti delle imprese affidatarie della Cmc, ma per utilizzarle occorre una norma nazionale che ne autorizzi la variazione d' uso. Il governo regionale sostiene che, così come accade a noi imprenditori, già da un mese chiede di essere ricevuto dall' Esecutivo nazionale per affrontare questa emergenza, senza avere però ricevuto ancora una risposta. Bisogna chiarire una volta per tutte al governo nazionale che una cosa sono i 185 dipendenti diretti della Cmc, ai quali l' intervento statale ha garantito tutto, dagli stipendi alla cassa integrazione fino a tutte le altre tutele; altra cosa invece sono i 2.500 dipendenti delle imprese creditrici che hanno realizzato i lavori senza ricevere soldi per 20 mesi e dei quali nessuno finora si è occupato».
 
13/02/19 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
LA CRISI DEL COLOSSO

Cmc, 4 ore di sciopero e presidio dei lavoratori
Scontro fra i sindacati e i vertici dell' azienda sulla gestione della Cassa Integrazione
RAVENNA I sindacati si schierano contro Cmc e la gestione della cassa integrazione, proclamando per domani quattro ore di sciopero e un presidio davanti alla sede della cooperativa. La decisione è stata presa nell'assemblea di lunedì, dove i lavoratori della Cooperativa muratori e cementisti si sono ritrovati per fare il punto. «Nel corso dell' incontro - scrivono le sigle sindacali - è emerso che attualmente risulta completamente disatteso, da parte della direzione aziendale, quanto definito in sede ministeriale in merito alla cassa integrazione straordinaria, in particolare al punto 10: Azienda, sindacati e Rsa effettueranno, presso ciascun sito, incontri preventivi per l' attuazione e la verifica dell' utilizzo della Cigs con particolare riferimento alle modalità e tempistiche della rotazione e per monitorare l' andamento della situazione aziendale, di norma con cadenza mensile, e comunque su richiesta delle parti».
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea C gil descrivono come «inaccettabile» l' atteggiamento dell' azienda, «in quanto la definizione delle regole di gestione della cassa integrazione - spiegano - è fondamentale per gli sviluppi futuri della gestione della crisi di Cmc, anche in relazione a quanto si considera fondamentale il ruolo dei soci e dei lavoratori». I sindacati chiedono, quindi, un incontro immediato per la definizione dei principi generali di attuazione della cassa integrazione straordinaria, quali turnazione, maturazione ratei ferie e 13-14 mensilità, programmazione «e tempi di preavviso per la comunicazione ai dipendenti e il ripristino di una volontà di confronto concreta e reale».
Una presa di posizione forte, che arriva all'indomani della richiesta di concordato preventivo presentata anche da altre tre società satellite del gruppo Cmc.
Si tratta di Bolognetta ed Empedocle 2, costituite per le grandi opere nella regione Sicilia, a cui si aggiunge quella della cesenate Ged prefabbricati (partecipata all'80% da Cmc).
 
14/02/19 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
LA CRISI DEL COLOSSO DELLE COSTRUZIONI
Cmc: stop allo sciopero Trovato l' accordo in serata - di ANDREA TARRONI
Firmata l' intesa sulla gestione della cassa integrazione straordinaria I sindacati: «Incontro positivo su aspetti la cui condivisione è imprescindibile»
RAVENNA Doveva essere sciopero, oggi, per quattro ore proclamato dai sindacati con tanto di presidio davanti alla sede di via Trieste. Ma nella serata di ieri l' accordo è stato trovato e la mobilitazione indetta dai sindacati nei confronti di Cmc è stata annullata.

Non più tardi di lunedì, dopo un' assemblea con i lavoratori dal clima difficile, era stato deciso da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil l' atto di contestazione, e martedì ne era stata data comunicazione pubblica.

I nodi In particolare le sigle di rappresentanza dei lavoratori lamentavano la mancata applicazione di un punto dei termini dell' accordo chiuso di fronte al ministero del Lavoro secondo cui «azienda, sindacati e Rsa effettueranno presso ciascun sito incontri preventivi per l' attuazione e la verifica dell' utilizzo della Cassa integrazione straordinaria». Un aspetto importante per stabilire «modalità e tempistiche della rotazione e per monitorare l' andamento della situazione aziendale».

Ed infatti nell'incontro che era stato richiesto dai sindacati - e che ieri si è tenuto invia Trieste alla presenza di Davide Conti, segretario provinciale della Fillea, Maurizio Bisignani, segretario della Filca Romagna, delle Rsu aziendali, e con Cmc rappresentata dal direttore generale Paolo Porcelli, dal direttore delle Risorse umane Diego Liuzzo e dal vicepresidente della cooperativa Valerio Giuliani - si è chiuso l' accordo proprio in base all'adesione a questi principi.

La gestione della Cigs «L'azienda ha accettato di condividere con i sindacati gli aspetti di massima per la gestione della cassa integrazione-riferisce Conti-.

È positivo che nel rispetto e nel riconoscimento dei diversi ruoli sarà ora garantita una comunicazione e una condivisione di fasi fondamentali nella conduzione di questa crisi. Ci sono aspetti di riservatezza che la legge garantisce a un' azienda in regime concordatario, ma ci sono questioni per le quali è imprescindibile il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Aspetti che vediamo garantiti ora, alla luce della firma del verbale d' incontro di oggi (ieri, per chi legge, ndr)».

La definizione della turnazione della Cigs, la maturazione dei ratei ferie, la 13-14 mensilità saranno quindi oggetto di un raffronto costante fra Cmc e i sindacati.

Per i lavoratori di Cmc è stato sventato pertanto lo sciopero, in una settimana che si era aperta con le proteste dei lavoratori delle aziende creditrici del colosso delle costruzioni a Catania, di fronte alla sede della Regione, perla partita riguardante i cantieri siciliani. E proprio la settimana scorsa era stata ufficializzata dal Tribunale di Ravenna l' accettazione del concordato preventivo per Bolognetta ed Empedocle2, due società di scopo del Gruppo Cmc nate proprio per la costruzione delle infrastrutture che impegnano la cooperativa in Sicilia.

Giovedì scorso, inoltre, il giudice aveva accettato l' avvio del medesimo iter per Ged srl, società con sede a Cesena, specializzata in prefabbricati e carpenterie, per l' 80 per cento partecipata dalla coop di via Trieste.
 
Salini avrebbe fatto una proposta di acquisto per salvare Astaldi.
Meglio che niente suppongo io...
Oggi era infatti l’ultimo giorno...
Vediamo che piega prenderà ...
Saluti
Ps : ho visto che facendo la voce grossa i sindacati dei dipendenti hanno ottenuto concessioni da porcelli.
Noi quando la faremo ???
 

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