05/04/19 Corriere di Romagna
Il ministero: «Cmc verso il ritorno all'operatività»
Notizie positive dal l'incontro di ieri al Mise, ora si attende la decisione del tribunale
RAVENNA Cmc prepara il ritorno alla "piena operatività".
Un dato che sembra ora essere qualcosa di più di un auspicio dopo il vertice di ieri al Ministero dello Sviluppo economico. All'incontro, presieduto dal vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, hanno preso parte i rappresentanti dell' azienda, i commissari giudiziari e le sigle sindacali.
La cooperativa ravennate stando a quanto reso noto ieri se rada un comunicato ufficiale apparso sul sito del Mise- nel corso dell' incontro ha illustrato la situazione aziendale a seguito della approvazione da parte dell' assemblea dei soci del piano concordatario in continuità, da presentare entro l' 8 aprile al tribunale di Ravenna. E' inoltre stata data informazione della riunione della scorsa settimana svolta presso il Mit, che aveva invece consentito lo sblocco dei pagamenti dell'Anas relativi ad alcuni cantieri siciliani. Questa decisione ha consentito di girare i versamenti direttamente alle aziende creditrici e di riavviare i cantieri. L' azienda, dopo la decisione del Tribunale di Ravenna relativa al piano concordatario, «potrà tornare alla piena operatività, che consentirà la progressiva riduzione dell' utilizzo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori» Il vicecapo di Gabinetto ha sottolineato l' importanza del «lavoro sinergico portato avanti da Mise, Mit, Ministero del Lavoro, con l'Anas e le parti coinvolte per favorire la continuità operativa dell' azienda, attraverso lo sblocco dei pagamenti di alcune commesse in Sicilia. Il Mise - conclude la nota - continuerà a monitorare gli sviluppi della situazione di crisi della Cmc». A margine del tavolo Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia, ha preso contatti diretti con Sorial e con il presidente della Cmc, Alfredo Fioretti, per approfondire lo stato attuale della cooperativa e in particolare per salvaguardare i lavoratori. Morrone ha garantito il proprio interessamento «a seguire lo sviluppo degli eventi che hanno ricadute importanti sul territorio romagnolo».