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12/03/20 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
Pagina 45
Cmc: svelati i numeri per il concordato - Andrea Colombari.
Per l' approvazione, oltre 1.300 creditori chiamati al voto: si parla di oltre un miliardo di euro
Degli oltre 1.300 creditori, quelli privilegiati (in ballo ci sono 91 milioni di euro) verranno saldati entro un anno a partire dal via libera al concordato. Per tutti gli altri, i cosiddetti chirografari, sono state individuate 6 classi a seconda dell' attribuita priorità. E in questo caso, per la prima classe (più di 34 milioni di euro) il pagamento avverrà entro due anni dall' omologazione.
Mentre dalle classe 2 alla 5, la proposta prevede un «soddisfacimento partecipativo». Il che significa che l' azienda emetterà strumenti finanziari del valore nominale di un euro, fino all' 80% del capitale, a favore dei creditori con una obbligazione che, comunque vada, garantirà la restituzione di almeno il 10% del credito.
Ieri mattina in corte d' assise in quella che è stata la prima adunanza dei creditori, così in buona sostanza il professor Luca Mandrioli, uno dei tre commissari giudiziali, ha sintetizzato le proposte Cmc per il concordato. «Sarà preventivo in continuazione aziendale» ha precisato il commissario: ovvero non verranno ceduti beni. In conclusione secondo l' analisi dei tre commissari (anche Andrea Ferri e Antonio Gaiani), «non si ravvisano ostacoli a ritenere che i flussi di cassa stimati utilizzabili per i debiti, siano sufficienti per soddisfare i creditori» sempre che Cmc «prosegua nel trend di progressivo pagamento dei residui debiti scaduti». Il concordato appare insomma «la soluzione migliore» visto che «l' ipotesi liquidatoria o il fallimento, significherebbero l' interruzione di tante commesse» oltre a «difficoltà d' incasso sui claim«, quei crediti contestati da chi secondo Cmc dovrebbe invece pagarli. Il pm Lucrezia Ciriello, presente in udienza e interpellata dal giudice delegato Alessandro Farolfi in merito al piano concordatario, si è riservata il parere.
Tra i legali intervenuti, l' avvocato Tirapani per conto di Autorità Trasporti Singapore, ha chiesto l' ammissione al passivo di quasi 64 milioni di dollari. Per verificare questa e altre precisazioni di credito, l' avvocato Fabrizio Corsini per conto di Cmc ha chiesto un breve rinvio. L' udienza è stata aggiornata a fine marzo per proseguire con le operazioni di voto. Il giudice ha anticipato che finora ci sono stati 8 voti contro e 15 a favore: numeri ancora troppo bassi per potere esprimere valutazioni matematiche. E poi anche dopo l' ultima udienza, ci saranno altri 20 giorni per esprimere il proprio voto.
La proposta Cmc era stata depositata il 12 giugno del 2019.
Tutto ruota attorno alle sei classi di creditori chirografari. La prima - ha spiegato il commissario - comprende i creditori strategici, quelli cioè essenziali per il proseguimento dell' attività: per questo, i loro 34 milioni di euro verranno pagati entro due anni.
Figurano poi nella seconda classe i creditori effettivi di natura finanziaria, le banche, per un importo totale pari a 931 milioni.
Nella terza classe sono stati raggruppati sempre i creditori effettivi ma di natura non finanziaria.
Troviamo poi i creditori garantiti da Cmc tramite fidejussioni rilasciate a terzi per un importo totale di oltre 154 milioni di euro (per i quali dunque in via teorica l' azienda potrebbe essere chiamata a rispondere). La classe quinta, l' ultima che verrà soddisfatta tramite lo strumento partecipativo, vede ancora fidejussioni ma non solo. La sesta classe infine sono i creditori postergati, cioè quelli che possono essere soddisfatti solo dopo tutti gli altri. Gli strumenti finanziari che Cmc è disposta a mettere in campo, portano naturalmente a diritti amministrativi: ovvero la possibilità di designare fino ai 3 dodicesimi del consiglio di amministrazione e di nominare il presidente del collegio sindacale oltre a quella di potere intervenire nell' assemblea dei soci ma con peso massimo del voto al 30%. Dal punto di vista patrimoniale, i diritti sono legati alla partecipazione agli utili e al riparto finale per gli esercizi dal 2021 al 2030: tutto si estinguerà cioè al bilancio di fine dicembre 2030. Il soddisfacimento minimo garantito sarà del 10% legato a un' obbligazione. Per onorare il concordato, Cmc ha depositato un piano economico-finanziario dove prevede la prosecuzione delle commesse in corso e l' acquisizione di nuove. Nella pagine, è presente anche una analisi di una società di revisione su obbligazioni e scenari peggiorativi legati agli incassi dei claim quantificati in 188 milioni di euro ma che potrebbero ridursi per mancato introito.
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Cmc: svelati i numeri per il concordato - Andrea Colombari.
Per l' approvazione, oltre 1.300 creditori chiamati al voto: si parla di oltre un miliardo di euro
Degli oltre 1.300 creditori, quelli privilegiati (in ballo ci sono 91 milioni di euro) verranno saldati entro un anno a partire dal via libera al concordato. Per tutti gli altri, i cosiddetti chirografari, sono state individuate 6 classi a seconda dell' attribuita priorità. E in questo caso, per la prima classe (più di 34 milioni di euro) il pagamento avverrà entro due anni dall' omologazione.
Mentre dalle classe 2 alla 5, la proposta prevede un «soddisfacimento partecipativo». Il che significa che l' azienda emetterà strumenti finanziari del valore nominale di un euro, fino all' 80% del capitale, a favore dei creditori con una obbligazione che, comunque vada, garantirà la restituzione di almeno il 10% del credito.
Ieri mattina in corte d' assise in quella che è stata la prima adunanza dei creditori, così in buona sostanza il professor Luca Mandrioli, uno dei tre commissari giudiziali, ha sintetizzato le proposte Cmc per il concordato. «Sarà preventivo in continuazione aziendale» ha precisato il commissario: ovvero non verranno ceduti beni. In conclusione secondo l' analisi dei tre commissari (anche Andrea Ferri e Antonio Gaiani), «non si ravvisano ostacoli a ritenere che i flussi di cassa stimati utilizzabili per i debiti, siano sufficienti per soddisfare i creditori» sempre che Cmc «prosegua nel trend di progressivo pagamento dei residui debiti scaduti». Il concordato appare insomma «la soluzione migliore» visto che «l' ipotesi liquidatoria o il fallimento, significherebbero l' interruzione di tante commesse» oltre a «difficoltà d' incasso sui claim«, quei crediti contestati da chi secondo Cmc dovrebbe invece pagarli. Il pm Lucrezia Ciriello, presente in udienza e interpellata dal giudice delegato Alessandro Farolfi in merito al piano concordatario, si è riservata il parere.
Tra i legali intervenuti, l' avvocato Tirapani per conto di Autorità Trasporti Singapore, ha chiesto l' ammissione al passivo di quasi 64 milioni di dollari. Per verificare questa e altre precisazioni di credito, l' avvocato Fabrizio Corsini per conto di Cmc ha chiesto un breve rinvio. L' udienza è stata aggiornata a fine marzo per proseguire con le operazioni di voto. Il giudice ha anticipato che finora ci sono stati 8 voti contro e 15 a favore: numeri ancora troppo bassi per potere esprimere valutazioni matematiche. E poi anche dopo l' ultima udienza, ci saranno altri 20 giorni per esprimere il proprio voto.
La proposta Cmc era stata depositata il 12 giugno del 2019.
Tutto ruota attorno alle sei classi di creditori chirografari. La prima - ha spiegato il commissario - comprende i creditori strategici, quelli cioè essenziali per il proseguimento dell' attività: per questo, i loro 34 milioni di euro verranno pagati entro due anni.
Figurano poi nella seconda classe i creditori effettivi di natura finanziaria, le banche, per un importo totale pari a 931 milioni.
Nella terza classe sono stati raggruppati sempre i creditori effettivi ma di natura non finanziaria.
Troviamo poi i creditori garantiti da Cmc tramite fidejussioni rilasciate a terzi per un importo totale di oltre 154 milioni di euro (per i quali dunque in via teorica l' azienda potrebbe essere chiamata a rispondere). La classe quinta, l' ultima che verrà soddisfatta tramite lo strumento partecipativo, vede ancora fidejussioni ma non solo. La sesta classe infine sono i creditori postergati, cioè quelli che possono essere soddisfatti solo dopo tutti gli altri. Gli strumenti finanziari che Cmc è disposta a mettere in campo, portano naturalmente a diritti amministrativi: ovvero la possibilità di designare fino ai 3 dodicesimi del consiglio di amministrazione e di nominare il presidente del collegio sindacale oltre a quella di potere intervenire nell' assemblea dei soci ma con peso massimo del voto al 30%. Dal punto di vista patrimoniale, i diritti sono legati alla partecipazione agli utili e al riparto finale per gli esercizi dal 2021 al 2030: tutto si estinguerà cioè al bilancio di fine dicembre 2030. Il soddisfacimento minimo garantito sarà del 10% legato a un' obbligazione. Per onorare il concordato, Cmc ha depositato un piano economico-finanziario dove prevede la prosecuzione delle commesse in corso e l' acquisizione di nuove. Nella pagine, è presente anche una analisi di una società di revisione su obbligazioni e scenari peggiorativi legati agli incassi dei claim quantificati in 188 milioni di euro ma che potrebbero ridursi per mancato introito.