Uhm, dubito ... prevedo che tutte le eccezioni sulla costituzionalità o meno verranno respinte ...
La battaglia si giocherà a livello politico.
Se qualche forza politica "aprirà" sul terreno delle "compensazioni", credo che in questo varco ci potremmo infilare ... con la questione della discriminazione tra bondholder dell'Eurozona.
Rimane sempre da capire chi pagherà queste "compensazioni" visto che la Grecia non ha un euro in tasca.
Lo potrebbero fare i singoli paesi tramite gli interessi che la Grecia paga ai vari paesi sui prestiti bilaterali.
Rammento che ogni ipotesi di compensazione è sempre stata respinta dall'Eurogruppo.
Magari potrebbe cambiare idea.
è che qua, volendo, non si tratta di trovare il pelo nell' uovo o di cavillare;
qua tutto è grossolanamente evidente.
Intanto una legge può essere "retroattiva" andando a modificare i termini di un contratto sottoscritto alla pari da ambo i contraenti???
Poi può una legge costringere alla coercizione in virtù di un accordo che è stato accettato "volontariamente" da qualcun altro, fosse anche "maggioranza"??
Può uno stato disconoscere i creditori, spece se questi NON sono cittadini greci? (del tipo: ai greci se vuoi gli espropri anche le case, ma puoi farlo verso investitori non greci???). E ciò a maggior ragione dato che non c'è stato uffcialmente nessun default.
Insomma, le carte in mano sono tutto sommato buone; poi la volontà di potenza può fare ciò che vuole, come in passato ha invaso ad esempio la Polonia.... :-(
Una ulteriore garanzia dovrebbe venire dalla separazione dei poteri, essendo quello giudiziario separato da quello esecutivo (o almeno, così dovrebbe essere)